“Non stupisce la reazione violenta del consigliere Cifarelli, che forse avrà presto spunto dal suo compagno Angelo Summa, ma evidentemente abbiamo colto un nervo scoperto. Qui non si tratta di punire Tizio o Caio in base all’appartenenza politica, specialità della sinistra in 30 anni di governo della regione, quando senza tessera del partito-regione non potevi nemmeno entrare nel palazzo. Qui è in gioco un principio e soprattutto il rispetto delle norme: i lucani meritano di sapere se la Regione Basilicata – per il tramite del Dirigente generale – ha mai verificato la sussistenza di profili di incompatibilità tra chi gestisce procedure per centinaia di milioni di euro e al contempo riveste ruoli politici in altri enti. Tutto qui. Parliamo di principi, non di persone. Un concetto di difficile comprensione per uno come Cifarelli, comprendo. Di cosa ha da temere il compagno Cifarelli? Noi vogliamo solo vederci chiaro. Operazione trasparenza”. Lo scrive in una nota il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Pasquale Cariello.
“Quanto alle vergognose offese personali, al bodyshaming sul mio aspetto fisico, fa sorridere che provengano proprio dall’esponente di un partito che ha fatto del politicamente corretto la propria religione. La solita doppia morale della sinistra. Chissà cosa ne pensano i colleghi di partito di Cifarelli, dai quali mi aspetto una presa di distanze. Questi insulti personali confermano solo il livello culturale e il nervosismo politico di chi le proferisce”, conclude Cariello.
Bardi: “Solidarietà al consigliere Cariello per gli insulti ricevuti”
“Leggo parole ingiuriose all’indirizzo del consigliere Cariello, al quale va tutta la mia solidarietà per gli insulti ricevuti. Confido in una solidarietà bipartisan, perché non è accettabile scendere a un livello tanto infimo. Al consigliere Cifarelli, che del libro “Alice nel paese delle meraviglie” forse ha letto solo il titolo, comunico che ho immediatamente richiesto gli approfondimenti sulla vicenda evidenziata dal capogruppo Cariello, perché la legalità e la trasparenza non sono favole, ma principi che evidentemente a Cifarelli provocano reazioni scomposte”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Coviello (Fratelli d’Italia): “Solidarietà al collega Cariello per le ingiurie”
“Resto basito dalle parole del consigliere Cifarelli, che sorprendono per la violenza dei toni e dei contenuti nei confronti del collega Cariello, al quale va tutta la mia solidarietà. Nessun atto politico, tantomeno uno legittimo nella forma e nella sostanza, può giustificare la violenza verbale utilizzata dal consigliere Cifarelli nel suo comunicato stampa.
Ognuno di noi deve essere giudicato per la capacità legislativa e amministrativa e non certo per altro. Mi auguro che tutti possano prendere le distanze da questo linguaggio, in primis il consigliere Cifarelli”.
Lo afferma in una nota il Capogruppo di FDI in consiglio regionale, Tommaso Coviello.
Intervento gruppo politico “Scanzano rinasce” su offese subite dal consigliere Cariello da parte di Cifarelli
“Il gruppo politico Scanzano Rinasce, a nome dei tanti sostenitori protagonisti nella scorsa campagna elettorale, esprime massima solidarietà al consigliere regionale Pasquale Cariello, vittima di scherno e insulti da parte di Cifarelli. Dispiace constatare che, quando finiscono gli argomenti, qualcuno preferisce arricchire il dibattito politico usando becere offese. Con la speranza che anche le altre forze civiche e politiche della città prendano le distanze dalle questi vili attacchi personali, auguriamo al nostro Pasquale di andare avanti per la sua strada e di non farsi intimorire”.
Pepe (Commissario regionale Lega): “Reazione Cifarelli è di una violenza inaudita”
La reazione del Consigliere regionale del PD Roberto Cifarelli, a fronte dell’attività ispettiva messa in atto dal Capogruppo della Lega Pasquale Cariello, è di una violenza inaudita. È incredibile come si possano scrivere simili sortite, cattive, offensive e minatorie, nei confronti di chi, come sempre, si è adoperato unicamente e con elevato senso di responsabilità nell’esercizio del suo ruolo istituzionale. Il modo di fare del Consigliere regionale Roberto Cifarelli, questo si arrogante ed irrispettoso, ha una sola spiegazione: senza dubbio è stato toccato un nervo scoperto da parte di Pasquale Cariello. A lui, quindi, oltre ad esprimere tutta la mia solidarietà, dico: “Bravo, vai avanti. Vai fino in fondo, senza farti intimidire”. Lo afferma in una nota il Commissario regionale Lega, Pasquale Pepe
La vera essenza del centrodestra lucano, Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Smanioso solo di occupare il potere con proprie pedine”.
La vera essenza del centrodestra lucano, Consigliere regionale Cifarelli (PD): smanioso solo di occupare il potere con proprie pedine. Di seguito la nota integrale.
“Se l’esponente della Lega Pasquale Cariello ha elementi che fanno dubitare dell’imparzialità del personale regionale, ed ha contezza di fatti e circostanze nelle quali il suddetto personale avrebbe agito in modo scorretto, non deve limitarsi ad una interrogazione consiliare ma ha il dovere di denunciarlo alle autorità competenti.” E’ quanto dichiara il capogruppo PD, Roberto Cifarelli.
“Le dichiarazioni di Cariello tradiscono la vera essenza di questo centrodestra lucano, smanioso solo di occupare il potere con proprie pedine, senza farsi scrupolo del destino della Basilicata e senza preoccuparsi di assumere atteggiamenti al limite dell’intimidazione come ad esempio accaduto anche nei confronti del Segretario regionale della CGIL, Angelo Summa.
“Probabilmente il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Pasquale Cariello, ha una concezione distorta del ruolo e della funzione della politica e, non avendo argomenti validi per sostenere le ragioni dei loro fallimenti al governo della Regione, ha necessità di trasformarsi in “celodurista” pur avendo le sembianze di un docile orsacchiotto di peluche di quelli che si vincono alle giostre. Sono affermazioni gravissime quelle di Cariello sulle quali preferiamo scherzarci sopra perché altrimenti sarebbero davvero preoccupanti. Mettere in dubbio la serietà, professionalità e la fedeltà al ruolo del personale regionale significa mettere in discussione i principi di libertà e di democrazia. Ma d’altronde l’atteggiamento da fascistello da strapazzo di Cariello non mi meraviglia affatto. E’ lo stesso Cariello che all’indomani delle elezioni politiche voleva “la testa sul tavolo” di dirigenti di importanti e teoricamente imparziali enti regionali, rei di non essersi impegnati abbastanza a favore del centrodestra in campagna elettorale. Sono dichiarazioni, le sue, che mirano ad intimidire dirigenti e funzionari regionali”.
Il punto è che quando si screditano o si fanno pesanti allusioni, si mina la credibilità dell’intera Regione e questo non può essere consentito a nessuno sia di maggioranza o minoranza, oltre al fatto che non può essere tollerato il clima di “caccia alle streghe” tipico di atteggiamenti di ultradestra che alcuni Consiglieri di maggioranza non si vergognano di praticare.
Di fronte a questo modo di fare un Presidente di Regione meno attaccato alla poltrona avrebbe dovuto immediatamente redarguire i “fascistelli” che lo sostengono. Invece al Presidente Bardi non importa che la Regione scivoli in questo modo becero.
Dopotutto in questi anni ha dimostrato di essere assente in tutto, salvo poi svegliarsi comportandosi come “Alice nel paese delle meraviglie” .