Scade il prossimo 17 dicembre il termine per presentare una candidatura al comune di Garaguso per l’assegnazione del premio “Il Tempietto d’Argento”.
In esecuzione della deliberazione di Consiglio Comunale n.17/2014, il Comune di Garaguso assegna annualmente un riconoscimento onorifico, avente a oggetto il reperto archeologico del Tempietto di Garaguso, a personalità, enti, associazioni o organizzazioni che si siano distinte per meriti sociali, solidaristici, civili, culturali, in campo locale, comprensoriale, nazionale, internazionale. “ Abbiamo ripristinato quest’anno la manifestazione di assegnazione di riconoscimento del Tempietto dopo alcuni anni di fermo”. Ha così spiegato il primo cittadino Francesco Auletta che ha poi continuato: “ gli anni precedenti i fondi regionali per questa manifestazione furono azzerati, ciò nonostante noi come amministrazione crediamo nel valore culturale che questo premio rappresenta perché tiene viva e accesa la storia della nostra comunità, per questo la decisione di voler quest’anno far ripartire tale manifestazione che va nella direzione di un messaggio di speranza e serenità all’insegna dell’unione. Il bando semplice, ma allo stesso tempo determinato, da la possibilità a tutti di partecipare per ricevere il premio, ma anche evidenziare il proprio operato speso amorevolmente verso la propria professione, la propria attività anche di volontario per il bene comune. Per queste ragioni riteniamo valide le motivazioni che ci hanno spinto a non indugiare e ripartire con l’edizione di quest’anno che volgerà al termine il prossimo 29 dicembre giornata prevista per la premiazione che sarà per la comunità di Garaguso non solo il momento della cerimonia ma il confronto sulle prospettive future del territorio”. La scelta di questo premio per ricordare l’antichità del paese, le cui origini risalgono al VI secolo a.C., difatti è testimoniata dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici ellenistici tra cui il Tempietto in Marmo, unico al mondo oggi custodito al museo di Potenza e la dea Persefone seduta.