Fit Cisl Basilicata: “I lavoratori del servizio di raccolta rifiuti non possono essere utilizzai dalle aziende come un bancomat”. Di seguito la nota integrale.
Ci dispiace dover nuovamente ritornare sui problemi costanti nei servizi di raccolta rifiuti, ma i lavoratori devono essere retribuiti,
Per giustificare il mancato pagamento dei lavoratori la Cooperativa ProgettAmbiente, ha inoltrato ai sindacati delle fatture non corrisposte dai Comuni di Salandra, Accettura, San Mauro Forte, Garaguso, Calciano e Oliveto Lucano, fatto questo che sicuramente crea disagi, ma non giustifica il mancato pagamento degli operatori.
È diventata ormai una cattiva abitudine quella di addebitare il mancato pagamento agli enti, che sicuramente ne sono corresponsabili, ma non attori principali.
Il pagamento dei lavoratori è un dovere totalmente a carico delle Società, che dovrebbero avere la forza economica di sostenere i propri dipendenti a prescindere dai pagamenti, che onestamente poco importano alla FIT-CISL di Basilicata.
I lavoratori non sono soci, non partecipano alla spartizione dei guadagni societari, e la mattina si alzano per portare a casa lo stipendio, stipendio che molte volte in questo settore non raggiunge neanche le 1000€.
La Cooperativa ProgettAmbiente, ha l’obbligo di pagare i lavoratori, e soprattutto ha l’obbligo morale di non utilizzarli da Bancomat o ancora peggio da leva nei confronti dei Comuni.
Siamo stufi di Società che partecipano alle gare e poi non pagano i lavoratori, o non li retribuiscono per la giusta mansione, e invitiamo i Comuni a rescindere i contratti alle Aziende inadempienti, cosi da tutelare i propri concittadini.
La FIT-CISL di Basilicata è pronta a qualsiasi lotta per vedere finalmente un mondo dei rifiuti che tutela il lavoro e non le casse delle, chiamiamole, Aziende.