Si è tenuto oggi il quarto Tavolo di contaminazione attiva di Next Generation – Costruttori di futuro. Si è parlato di Transizione ecologica e green economy. I giovani, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Consiglio regionale della Basilicata, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, si sono confrontati con rappresentanti della Confindustria, delle cooperative, delle associazioni ambientaliste.
Quello che è emerso è che i giovani si dimostrano sempre più sensibili ai temi che riguardano la sostenibilità, intesa maggiormente come rispetto e difesa ambientale ma anche presa in considerazione dal punto di vista sociale e alimentare. Rendere la società in cui viviamo più sostenibile è considerato un obiettivo importante.
I giovani si dicono pronti rispetto alla protezione, alla valorizzazione e a tutto quello che, relativamente all’ambiente, può venire fuori rispetto al futuro, ma, dicono, occorre educare e abituare fin da piccoli alle buone pratiche cominciando già nelle scuole, educando così gli adulti di domani a un diverso approccio alle risorse che li porti a maturare una ‘coscienza sostenibile’ come loro naturale patrimonio culturale. Una maggiore sensibilità non può poi non passare da campagne di sensibilizzazione e di comunicazione che possano amplificare il messaggio riguardante l’importanza della sostenibilità dal punto di vista ambientale, alimentare, sociale ed economico ed infine, i giovani, auspicano che arrivino da parte delle istituzioni sempre più interventi e politiche che mirino a far aumentare le pratiche sostenibili da parte di cittadini ed a sviluppare una coscienza sempre più green e rispettosa della natura, così da mettere in atto la trasformazione verso un futuro migliore.
Nel corso del dibattito è venuta fuori di nuovo l’idea di mettere all’interno dell’ex alternanza scuola lavoro il tema dell’ambiente per fare assumere più consapevolezza ai ragazzi.
In che modo allora la scuola dovrebbe guidare gli studenti, in ottica di orientamento alle professioni del futuro? Secondo i giovani, gli istituti hanno una importante responsabilità nell’aiutarli a individuare i ruoli più richiesti dal mercato del lavoro, nel metterli in contatto con le aziende del territorio e nell’orientamento specifico ai lavori della sostenibilità. È venuto fuori insomma il tema di una informazione più capillare di cui hanno bisogno per capire quali sono le opportunità che si sviluppano per esempio in tema green economy ma anche la necessità di voler ascoltare le testimonianze di chi già opera in questo settore e può rappresentare sia le difficoltà che ha incontrato e come ha fatto a superarle e come sta facendo impresa, come sta costruendo il futuro in Basilicata.
E nel corso dell’incontro tre ragazze hanno raccontato di essere tornate in Basilicata per fare impresa dopo aver studiato fuori, dimostrando che si può fare, in agricoltura come in altri settori legati al green. I giovani dunque hanno bisogno molto di esempi ma anche di riacquistare fiducia nelle istituzioni dal punto di vista dei temi ambientali.
I giovani oscillano tra la voglia di un futuro migliore e lo scetticismo verso un presente che rischia di deluderli. Per loro la sostenibilità è una priorità e sono certi del fatto che il futuro sarà migliore del presente, soprattutto grazie alle loro scelte individuali. Ma credono anche che per riuscire a salvare il Pianeta il loro impegno non basti: serve che le istituzioni affianchino i comportamenti dei singoli e guidino il cambiamento.
Diverse e interessanti le proposte emerse, proposte che saranno votate da oltre 500 studenti delle scuole superiori lucane il prossimo 15 dicembre, nella Giornata conclusiva del percorso.