L’Azienda sanitaria di Potenza ha pubblicato nella giornata di ieri, sul portale dipendenti, i cedolini aggiuntivi relativi agli arretrati contrattuali. Un’amara sorpresa per i lavoratori Asp, che hanno visto l’accredito solamente delle somme relative agli adeguamenti dello stipendio tabellare e delle fasce retributive, non essendovi traccia delle indennità di specificità infermieristica, di tutela del malato e promozione della salute, indennità fortemente volute al tavolo negoziale e che valorizzano la specificità e la diversità dei profili sanitari e sociosanitari all’interno del comparto sanità, rappresentando una parte cospicua degli arretrati per quel personale in prima linea nella lotta al Covid, tra servizi di emergenza urgenza, campagna vaccinale, cura dei pazienti nei presidi ospedalieri distrettuali, nei consultori, nei distretti e nei vari dipartimenti.
Indennità che, tra l’altro, l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza ha già retribuito ai propri dipendenti una decina di giorni fa. Non va dimenticato, per di più, che parte di queste risorse erano state già stanziate dalla legge di Bilancio 2021, subordinandone la distribuzione alla conclusione della contrattazione, cosicché da più parti si era cercato di anticiparne anche la distribuzione ai lavoratori, individuando modalità alternative e transitorie per erogarle prima della firma definitiva del contratto. La scelta di differire queste somme è pertanto incomprensibile e inaccettabile, a maggior ragione se consideriamo che i fondi necessari alla liquidazione di questi arretrati sono da tempo disponibili.
Ci troviamo di fronte a una penalizzazione intollerabile nei confronti del personale sanitario che opera nell’Asp di Potenza, che continua ad essere bistrattato. Ci risulta, tra l’altro, che le buste paga del mese di novembre riportino degli importi con tariffe errate, ad esempio nella voce straordinario, che vede diminuzione della tariffa oraria quando il contratto collettivo nazionale 2019 – 2021 all’articolo 47 stabilisce maggiorazioni.
Abbiamo pertanto invitato e diffidato l’Azienda sanitaria ad ottemperare immediatamente, liquidando ai lavoratori interessati le indennità non ancora corrisposte, verificando altresì l’esattezza delle tariffe applicate sulle varie indennità, al fine di predisporre entro il mese di dicembre i relativi conguagli.