Apprendiamo recentemente un ulteriore disagio dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, questa volta causato da utenti senza scrupoli, o furbetti che pensano così di eludere la loro lunga attesa alle casse, a scapito naturalmente di chi ha effettivo bisogno di precedenza.
Questa la protesta di una paziente oncologica che ha potuto constatare personalmente il disagio:
“Oggi, come di consueto, mi reco in ospedale per la mia routine di terapia oncologica e in attesa del pagamento ticket, scopro che, alle casse, il monitor rileva tutte prenotazioni con il simbolo G, riservato a disabili e gestanti.
A quel punto mi giro verso gli astanti, e con un tono tra il sarcastico e la curiosità, chiedo se sono tutti disabili o gestanti. (Tra l’altro c’era un’alta percentuale di uomini, che fossero stati in gestazione, li avrebbero premiati!) come studenti all’interrogazione, piegano la testa ed eludono la domanda.
Ora mi chiedo, è giusto fare i furbi a discapito di chi ha realmente bisogno di priorità e non può vedersi scavalcare da chi non ha gravi problemi?!?Non che non ne abbiano, ma di sicuro non urgenti.
E la montagna di prenotazioni G vicino gli sportelli, non va per niente bene. Perché significa che chi è al pubblico non si impegna più di tanto a verificare la veridicità dell’esenzione che dà diritto di precedenza.
Quando allo sportello faccio notare il disagio, mi sento rispondere:… Eh vabbè, signora, purtroppo la gente è maleducata!
E voi? Cosa fate per questa situazione? Mutismo totale…
Allora cari i miei furbetti, se volete la mia priorità? Bene, spero possiate prendervi anche la mia disabilità!”
Come se non bastassero tutti i problemi di questo nosocomio, ora anche l’indifferenza della dirigenza sanitaria, basterebbe veramente poco per risolvere il problema, ad esempio, spostare di qualche metro l’agente vigilante all’ingresso, che ormai non ha più ragione di esserci, al distributore di numeri per lo smaltimento della gente in attesa, per il controllo dei furbetti che pretendono di ovviare con una precedenza abusiva, riservata a chi ne ha veramente il diritto, d’altronde, se i dirigenti non sono sensibili a certe priorità, come possono essere sensibili a problemi meno gravi?