Alessandra Campione di Bari ha vinto la terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Melina Doti”, intitolato alla scrittrice lucana di Sasso di Castalda che con le sue opere ha divulgato i valori della gente di Basilicata.
L’autrice pugliese si è aggiudicata il primo premio con il racconto “Domani è un altro giorno”. Il “Melina Doti” è riservato a scrittori over 50 (l’età alla quale Doti avviò la sua attività), chiamati a scrivere un racconto breve sul tema “Il rapporto con le radici al tempo dei social e del Coronavirus”.
La Giuria presieduta da Carmen Lasorella e composta da Angela Blasi, Rocco Perrone, Mimmo Sammartino e Dora De Palma ha assegnato il secondo posto a Paolo Borsoni di Ancona con “Le mie radici”, il terzo posto ex aequo a Giovanni Ancona di Bari con “La foto di gruppo” ed a Paola Colarossi di Trinitapoli (BAT), con “Il mio posto nel mondo”.
Nel corso della cerimonia di premiazione, condotta dal volto e voce Rai Savino Zaba nell’accogliente Sala Cortile del Museo Archeologico Nazionale di Potenza. in collaborazione con MiC – Direzione Regione Musei Basilicata, è stato lanciato un appello per salvare la casa di Mariele Ventre, la mitica fondatrice e direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano, originaria di Sasso di Castalda, come Melina Doti. I lavori di ristrutturazione di Palazzo Ventre, donato dalla famiglia al Comune di Sasso, sono fermi da mesi, come ha ricordato la sorella di Mariele, il notaio Maria Antonietta Ventre, intervenuta in collegamento video da Bologna. “Questo ritardo – è stato evidenziato – impedisce la realizzazione di un Centro di formazione al canto e un Museo del suono, previsti appunto nella struttura”. Durante la serata è stato proiettato il cortometraggio “Scene da un cassonetto” che la giornalista Anna Langone, figlia di Melina Doti, ha realizzato e diretto sceneggiando l’omonimo racconto del giornalista e scrittore pugliese Onofrio Pagone, vincitore della prima edizione del Premio.