Tempo di bilanci per la Mediterraneo Cinematografica, società indipendente Italiana di produzioni audiovisive, che ha fatto dell’asse Milano-Basilicata la strada per investire sui nuovi talenti del settore. Il 2022 è stato l’anno della raccolta: la strategia impostata durante l’esplosione pandemica, infatti, ha cominciato a dare i suoi frutti; una strategia fatta di riprese centellinate, sviluppi incentivati e di una programmazione a lungo termine della distribuzione quasi contestuale di tutti i prodotti in cantiere.
Il corto di animazione 3D “Caramelle” di Matteo Panebarco, realizzato in produzione associata con la Panebarco srl e distribuito da Premiere Film: si tratta della prima WeShort Originals in assoluto – WeShort è una piattaforma italiana riconosciuta internazionalmente e dedicata al corto, che dal 2022 ha iniziato a produrre i suoi “Originals” –, che è stata presentata in anteprima mondiale ad “Alice nella città”, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, aggiudicandosi il premio del pubblico per il miglior cortometraggio.
Il film di finzione “Rinoceronte” del venezuelano Arturo Castro Godoy, coprodotto con la società Alto Cine, e distribuito da Illimatic Film Group, invece, ha avuto la sua anteprima mondiale allo Schlingel International Film Festival, vincendo ben quattro premi: Il Premio della città di Chemnitz, Il Premio del Club dei Festival, Il Premio FIPRESCI e la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica. Il film verrà distribuito in Italia nel corso del 2023.
Importanti traguardi arrivano con il documentario “Noi ce la siamo cavata” per la regia di Giuseppe Marco Albano. È il docu-film che, in occasione del trentennale del cult movie “Io speriamo che me la cavo” e dell’Oscar alla carriera della compianta regista Lina Wertmüller, ripercorre con Adriano Pantaleo le vite dei suoi ex-compagni, ossia i piccoli attori di allora; il racconto delle loro vite diventa un pretesto per guardare a Napoli e al Sud e per capire se anche loro ‘se la sono cavata’.
Il documentario è prodotto in associazione con Terranera, in collaborazione con Lo Scrittoio e grazie al sostegno di Film Commission Regione Campania. La pellicola è stata ufficialmente presentata durante la quarantesima edizione del Torino Film Festival nella sezione Ritratti e Paesaggi, e sarà disponibile nelle sale per proiezioni-evento a partire da gennaio 2023, per poi avere un’ampia accessibilità su diverse piattaforme on-line e in televisione.
Attualmente la Mediterraneo Cinematografica è impegnata nella conclusione delle riprese del documentario internazionale “Breath” di Ilaria Congiu, nella post-produzione del documentario “Ultimo Film” di Gabriele Cipolla e Yuki Bagnardi, e a breve parteciperà all’Apulia Film Forum per portare avanti lo sviluppo del documentario “Test Flight”.
Fondata nel 2014, Mediterraneo Cinematografica è una società di produzione indipendente guidata dai tre soci lucani Angelo Troiano, Francesco Lattarulo e Giuseppe Marco Albano. Si occupa dello sviluppo di nuovi talenti e si concentra sull’internazionalizzazione dei propri contenuti.