“Per accelerare la spesa del Pnrr, che rappresenta oggi la priorità da affrontare per il nostro Paese, la cooperazione internazionale e l’export estero sono gli strumenti più efficaci come dimostra il bilancio di interventi del Fondo 394/81 rifinanziato con una dotazione di 1,2 miliardi di euro, di cui 800 milioni per crediti agevolati e 400 milioni di contributi a fondo perduto”. A sostenerlo è il presidente della Camera ItalAfrica Alfredo Carmine Cestari. “I risultati degli interventi finanziati in questa missione del Pnrr sono positivi: quattromila le imprese che beneficeranno di questa nuova iniziativa, che presterà un’attenzione speciale sia alle progettualità che perverranno da aziende del Mezzogiorno, sia a quelle che avranno come protagonisti l’imprenditorialità femminile e quella giovanile. Molto positiva la risposta delle imprese del Sud che hanno inviato domande di finanziamento pari a circa 500 milioni di euro, superiori quindi alla “riserva” di 480 milioni loro dedicata. E’ solo la riprova che – dice Cestari – dal Sud c’è una forte volontà imprenditoriale di arrivare ai mercati esteri. La Camera ItalAfrica sta svolgendo un’azione di informazione e assistenza tecnica alle imprese per cogliere questa opportunità.Le risorse sono destinate a favorire i processi di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità, la partecipazione a fiere internazionali e l’e-commerce delle PMI italiane, per rafforzarne la competitività e la presenza sui mercati internazionali. Le condizioni di utilizzo del Fondo sono particolarmente favorevoli alle aziende con sede nel Mezzogiorno d’Italia, le quali hanno la possibilità di richiedere una quota a fondo perduto fino al 40% – rispetto al 25% che invece può essere richiesto da imprese con sede in altre regioni – e dispongono di una riserva del 40% delle risorse totali della misura (la cosiddetta “Riserva Sud”). Il nostro progetto “Sud Polo Magnetico” – sottolinea il presidente ItalAfrica – è un aiuto al Governo per spendere risorse del Pnrr che altrimenti rischiano di non essere utilizzate. Diventa perciò indispensabile un’azione di raccordo e nell’attività del Governo di rimodulare le risorse assegnate ad ogni singola missione incrementare fondi per l’internazionalizzazione spostandole da altre missioni che risultano, per cause oggettive e soggettive, impossibilitate a spendere”.
Dic 13