“La Lixeira – la dignità degli invisibili”, il breve documentario realizzato da Guido Galante e Antonio Notarangelo e prodotto dall’ Associazione “Lino Perrone” in collaborazione con l’Associazione “Basilicata-Mozambico”, ha vinto il prestigioso Festival Internazionale Cinematografico “Grand OFF” di Varsavia. Giunto nella cinquina finale per la categoria dei documentari assiema a Stati Uniti, Iran, Spagna e India, nella serata finale, tenutasi nella capitale polacca, alla presenza di tutte le autorità nazionali e locali, è stato nominato vincitore della 16° edizione.
Alla manifestazione del 2022hanno partecipato 3723 film provenienti da 120 paesi. Più di 200 sono stati selezionati, di cui 50hanno raggiunto le nomination per le 10 categorie. Tutti questi lavori sono stati visionati e valutati da una giuria internazionale composta da oltre 80 esperti di cinema. Dopo aver riassunto i punteggi, provenienti da tutto il mondo,sono statinominati i vincitori. Ospite d’onore della serata è stata l’attrice Magdalena Zawadzka, che ha anche ricevuto un premio alla carriera.
Ricordiamo che il testo e le immagini del cortometraggio sono di Roberto Galante, ideatore e responsabile della scuola/laboratorio di fotografia, grafica, scrittura e comunicazione “A Mundzuku Ka Hina”, un percorso di formazione professionale finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro destinato ai giovani della discarica di Maputo, agli orfani e ai numerosi bambini di strada che sono anche protagonisti del documentario.
“E’sempre una grande emozione ed un grande onore ricevere un riconoscimento per questo documentario – afferma Guido Galante – poiché ribadisce sempre la sua valenza socio-culturale, mostrando il crudo e reale racconto del quartiere della discarica mozambicana dove si gratta la sopravvivenza quotidiana con le unghie e con una serena e lenta forza della disperazione. Ogni premio è dedicato sia a mio fratello Roberto, che ai ragazzi del suo laboratorio, nella speranza che possa essere per loro da stimolo a continuare adesprimere le proprie potenzialità ed i propri talenti in un contesto molto precario, mantenendo sempre viva la fiamma della passione educativa e formativa del loro maestro”.