Marcella Conese per Filcams Cgil Matera ed Emanuela Sardone per Fisascat Cisl Basilicata hanno inviato una lettera al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all’Assessore alla Salute della della Regione Basilicata, Francesco Fanelli e al direttore generale Asm, Sabrina Pulvirenti per discutere sulla condizione degli operatori Cup Asm dopo l’aggressione registrata nell’ospedale di Matera. Di seguito la nota integrale. un incontro urgente dopo l’aggressione registrata al Cup Asm di Matera che ha interessato
Oggetto: richiesta di incontro urgente – condizione operatori Cup Asm
Egregio Presidente Bardi,
in conseguenza dei fatti accaduti il 14 dicembre scorso, sui quali Lei stesso è intervenuto per porgere solidarietà nei confronti della operatrice che ha subito l’aggressione da parte di un utente, le scriventi OO.SS. chiedono la convocazione di un incontro urgente per rappresentare le condizioni nelle quali svolgono quotidianamente il proprio lavoro le lavoratrici ed i lavoratori del Cup Asm
In particolare, non è completa la circostanza riportata a mezzo stampa dalla Direttrice Generale Asm, secondo la quale testualmente “il personale del Cup lavora in ambiente protetto, inaccessibile all’utente, che non permette il contatto fisico”, perché oltre alle postazioni presenti presso il presidio ospedaliero, dove effettivamente vi sono maggiori condizioni di sicurezza, vi sono altre postazioni (piazza Matteotti) in cui non vi sono altrettante garanzie e il front office è costituito semplicemente da un desk senza alcuna protezione.
Ciò che peraltro allarma è il tentativo di qualificare l’accaduto come un episodio di rabbia da parte di un cittadino un po’ spostato, senza che vi sia un accertamento da parte dell’Asm delle reali ragioni che inducono all’esasperazione gli utenti che hanno bisogno di cure e che si trovano davanti un sistema sanitario che non funziona.
Per rappresentare questa ed altre criticità, le scriventi organizzazioni in nome e per conto dei lavoratori e delle lavoratrici impiegate nell’appalto, Le chiedono di convocare le parti in indirizzo.
In attesa di riscontro, porgono distinti saluti.