Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dallo studente materano Roberto Colucci sulla decisione di abbassare i prezzi dei carburanti nel fine settimana.
E’ apparso in TV da pochissimo eppure ha da subito causato dibattiti, i più dei quali, polemici. Stiamo parlando dello spot dell’ENI, che, con una mossa di marketing piuttoso subdola, ha acquistato la tacita approvazione dei lucani, in ambito di trivellazioni e pozzi petroliferi, facendo figurare nella propria campagna un lucano doc quale Rocco Papaleo.
Già in precedenza sono intervenuto per dire la mia, da giovane studente, ma innanzitutto da giovane materano, riguardo la questione “petrolio”. Criticai, qualche tempo fa, una sarcastica rappresentazione che un quotidiano di rilevanza nazionale aveva pitturato a proposito della Basilicata, definita, in quell’occasione, “Lucania Saudita”.
Passa qualche mese e siamo punto e a capo. Ormai lo sappiamo, il mondo dei Mass Media e della pubblicità è particolare e talvolta laido; tuttavia, rasentare il suolo in questo modo, scendere a picchiare duro nell’orgoglio di una popolazione già abbastanza bistrattata, è davvero troppo. Perchè, tralasciando qualsivoglia giustificazione per questo tipo di strategia di marketing, l’ENI ha davvero tirato troppo la corda. I petrolieri sfruttano la nostra terra grazie a chissà quali assurdi accordi stipulati con i nostri politicanti, i quali si arricchiscono facendo leva sulla loro popolarità, oltre che sull’accidia che affligge i lucani, troppo spesso riluttanti e poco propensi alla ribellione, ma anzi avvezzi ad una sorta di sottaciuta accondiscenza che poco fà bene alla nostra regione. Perchè è questo ciò che accade in Basilicata: i mercenari dell’oro nero acquistano i nostri governanti e di conseguenza la nostra terra mentre noi lucani stiamo impalati a guardare la nostra meravigliosa terra, ricca di paesaggi meravigliosi, mercificarsi e distruggersi. Così, mentre almeno i nostri politici guadagnano dalla vendita della NOSTRA terra, noi ci andiamo a rimettere di tutto; diventiamo schiavi dei potenti e al contempo viviamo un ambiente che s’imputridisce e ci ammaliamo. Eppure, ancora una volta, TUTTO TACE.
Però, se oltre a dover vivere una situazione così poco gradevole, se oltre a dover sottostare a questo tipo di condizioni, dobbiamo permettere ad aziende così importanti, quale può essere l’ENI, di adoperare giustificati maltrattamenti sui lucani per poi addirittura deriderli, allora dobbiamo cominciare a svegliarci. Perchè l’ENI, dopo aver acquistato chi ci governa, pare voler fare lo stesso anche con gli esponenti più in vista della nostra regione, come è stato fatto con Papaleo, consacrato come regista grazie al successo cinematrografico “Basilicata coast to coast” ed autore della canzone “Basilicata on my mind”. Questo pare essere davvero il loro obiettivo e noi lucani non dobbiamo nè possiamo permetterci lo stesso lusso che il signor Papaleo, invece, pare essersi concesso. Noi lucani non possiamo svenderci per un misero contentino che ci viene concesso, come abbiamo fatto quando ci è stata consegnata la tessera idrocarburi. Essendo strabiliati da tale iniziativa, avremo fatto il gioco dell’ENI e dei petrolieri, che altro non aspettano se non farci sottoscrivere un contratto in cui ognuno di noi venderà il proprio pezzo di Basilicata, oltre che la propria salute e quella dei propri figli; ed è d’obbligo sapere che la tessera idrocarburi è proprio il primo sinonimo di questo “contratto”.
Quelli relativi al petrolio, oltre ad essere progetti costosi (e che noi stessi finanziamo e finanzieremo), non sono eco-sostenibili, nè salutari. Dovremmo investire in fonti rinnovabili, diventare il “faro” nella lotta all’inquinamento. Invece, se resteremo ancora a guardare e ad approvare tutto ciò che i potenti decidono, andremo incontro ad un destino poco felice, che comincia già a delinearsi. Papaleo chiedeva per la Basilicata, ironicamente, “una fetta di mafia”. Personalmente guardo a questa fetta di mafia con ripugnanza e se vedo esponenti di spicco della cultura artistica lucana farne parte, allora la ripugnanza aumenta.
Roberto Colucci, studente materano.
Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Faib-Confesercenti Matera sulla decisione di abbassare i prezzi dei carburanti nel fine settimana.
Avevamo ragione! Sconti Eni estesi a tutti gli impianti, i prezzi dei carburanti si possono abbassare.
Le compagnie petrolifere hanno il dovere di abbassare i prezzi dei carburanti ovunque, tutti i giorni e per tutte le modalità di vendita”. E’ questo il primo commento dei Presidenti di Faib Confesercenti e Fegica Cisl, Martino Landi e Roberto Di Vincenzo a cui si associa quello della Faib/Confesercenti di Matera.
Gli sconti per l’utenza e quindi per i cittadini effettuati solo per alcune ore alla settimana e solo su determinati impianti della stessa compagnia nascondono le reali intenzioni dei petrolieri, sempre a danno dei cittadini e dei gestori, questi ultimi considerati sempre più alla stregua di meri esecutori di ordini e non di titolari di attività commerciali!
Tutto ciò produrrà, in questa difficile situazione economica, l’aumento consistente della disoccupazione ed il fallimento delle imprese; infatti, così come sta facendo Eni e come si accingono a fare anche Q8 ed ESSO, si interromperà il processo di liberalizzazione avviato con il decreto “Cresci Italia” con il quale Governo e Parlamento avevano individuato proprio in una maggiore autonomia dei gestori dalle compagnie petrolifere, l’elemento grazie al quale aprire finalmente il mercato, aumentare la concorrenza e abbassare i prezzi dei carburanti.
Così facendo vengono annullati trent’anni di conquiste sindacali; infatti si ripristina il turno unico di lavoro h24 a carico dei gestori, senza più riposo settimanale né domenicale né chiusura per la pausa pranzo: perché chi vuole aderire all’”allettante proposta” deve garantire l’apertura dei servizi collaterali e il presidio degli impianti il sabato e la domenica sino alle 24.00.
L’opera poi si completa imponendo i prezzi e persino sostituendosi ai gestori negli ordini di carburanti, lasciando loro solo l’incombenza di pagare. Pertanto la Faib di Matera aderisce allo stato di agitazione della categoria proclamato dalle Federazioni nazionali di settore.
Riparti con Eni. E’ questo il claim con il quale Rocco Papaleo, l’attore lucano scelto protagonista dello spot radio-televisivo annuncia agli italiani la promozione che permetterà agli automobilisti italiani di risparmiare sul prezzo del carburante nel fine settimana: in particolare ogni sabato e domenica, dal 16 giugno al 2 settembre 2012, il prezzo del gasolio scende a Euro 1,50 al litro e quello della benzina a Euro 1,60 al litro. Nella città di Matera è la stazione di servizio Eni di via Lucana ad aderire all’iniziativa e siamo certi che sarà quella preferita dagli automobilisti in tutti i week-end del periodo promozionale. Naturalmente la promozione vale solo per coloro che faranno rifornimento in modalità iperself, dalle ore 16 di sabato alle ore 24 della domenica. La promozione per il momento è un’esclusiva dell’Eni ma potrebbe essere imitata anche da altri gestori.
Gli automobilisti in cerca del carburante a prezzo scontato possono ritrovare l’elenco completo dei distributori che hanno aderito all’iniziativa cliccando qui. L’elenco è suddiviso per regioni e di facile consultazione. In Basilicata il dato curioso è sicuramente il numero limitato di gestori che hanno aderito all’iniziativa: appena sei nel potentino e solo tre nel materano, di cui uno a Matera città e gli altri due in provincia, uno sulla 106 in territorio di Bernalda al km 449+450 e l’altro sulla 407 nei pressi di Pisticci al km 137+29. “Se non ripartiamo così, quando ripartiamo?” Si chiede Papaleo nello spot. E i lucani, in attesa della seconda tranche del bonus carburanti, che molti considerano un’elemosina elargita dalla compagnia petrolifera che estrae greggio in territorio lucano, adesso dovranno fare i salti mortali per raggiungere una delle stazioni di servizi che hanno aderito all’iniziativa di Eni se vogliono acquistare il carburante a prezzo scontato…
Michele Capolupo
A Matera ci sono 2 gestori che hanno aderito, via lucana e via dante.
Inoltre anche la Q8 di villa longo fa gli stessi prezzi
già confermo Q8 in via nazionale….papaleo venduto !! fa spot televisivi senza preoccuparsi dei danni causati dalle estrazioni petrolifere, le prese in giro delle compagnie e l’elemosina che ci danno come contentino x farci credere che fanno qls x noi…vogliono comprare il nostro silenzio e consenso.
ehmmm … si Francesco … ma con il qualunquismo non andremo da nessuna parte.
Il petrolio c’e’ e secondo me va estratto, altrimenti iniziamo a rinunciare alle auto, al computer (perche’ funziona con l’energia elettrica … cioe’ petrolio) e a tutte quelle cose ormai irrinunciabili che utilizziamo oggi.
Anche per andare al mare a fare i figoni utilizziamo tutti l’auto e inquiniamo a piu’ non posso la nostra bella regione … E NON CI PREOCCUPIAMO DI NIENTE E DI NESSUNO pur di mettere a bagno i nostri sederi !
qualunquismo?? ma quale qualunquismo…qui ci sono i fatti caro sunday…ho detto x caso che non và sfruttato il petrolio?? ho detto che non devono sfruttare noi!! e poi avevo fatto un appunto a questo papaleo che dovrebbe avere + rispetto x la sua terra, la sua gente…altro che qualunquismo..
si ma chiariscici cosa intendi per “non devono sfruttare noi!!!”
non devono estrarre il petrolio?
devono dare royalty più alte?
devono regalare soldi ai lucani?
altro?
altrimenti ha ragione sunday…è qualunquismo e ipocrisia (aggiungo io)
poi su papaleo hai ragione ma sai com’è…al denaro è difficile dir di no…
Papaleo si fa i meglio fatti suoi… altro che lucano, con questo approfitta di essere il nostro ambasciatore ed in questo caso lo mette in quel posto a tutti noi…