“L’attività dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune prosegue nella programmazione di interventi concreti messi in campo per sostenere le persone più in difficoltà” sottolinea l’assessore Fernando Picerno.
“Dopo la realizzazione della prima fase dei tirocini di inclusione che ha raggiunto eccellenti risultati, l’Amministrazione comunale ha adottato le procedure che consentono il compimento del periodo di 11 mesi per i 20 tirocini in scadenza al 31 dicembre 2022, nonché l’avvio di ulteriori tirocini della durata di mesi 6 che sono prossimi all’attivazione.
I tirocini di inclusione sociale, finanziati dal Fondo Pon Inclusione e dalle risorse Fondo Povertà, si sono dimostrati una grande risorsa per i beneficiari perché rispondono ad una logica di integrazione e di rafforzamento delle competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro. Non costituiscono un rapporto di lavoro, bensì un valido strumento destinato ai soggetti svantaggiati e a rischio di esclusione sociale, titolari della misura Reddito di Cittadinanza (RdC), abili al lavoro, residenti nel comune di Potenza e che sottoscrivono il progetto personalizzato, condiviso con un’equipe multidisciplinare. Si tratta di un impegno importante in cui l’Amministrazione comunale investe, dal canto suo, risorse e impegno per dotare il territorio di un’ulteriore misura di sostegno finalizzata al superamento della condizione di povertà.
A ulteriore segnale di vicinanza alla tematica dell’inclusione – prosegue l’assessore Picerno – sono state messe in campo anche attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il beneficio del Reddito di Cittadinanza. Infatti, attraverso i Progetti Utili alla Collettività (PUC), si configurano nuove occasioni di inclusione e di crescita per i beneficiari e per l’intera collettività. In particolare, per i beneficiari, i progetti saranno strutturati in coerenza con le loro competenze professionali, con quelle acquisite anche in anche in ambito formale, non formale e informale, e in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio sociale del Comune. Per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.
Sia i tirocini di inclusione sociale, sia i PUC – conclude l’assessore – rappresentano azioni incisive in risposta ai soggetti che versano in situazioni di difficoltà. Pertanto continuerà il lavoro che si sta svolgendo per rendere concrete dette azioni che dimostrano come la collaborazione istituzionale possa essere vincente”.
Dic 22