“Nonostante i dati rilevati dall’Inail per i primi 11 mesi del 2022 registrino un incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 delle denunce di infortunio sul lavoro, a livello nazionale del +32,5%, più consistente nel Sud (+41,8%), la Legge di Bilancio approvata nei giorni scorsi non contiene nemmeno un euro investito sulla sicurezza”. Ad affermarlo è il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli sottolineando che “la situazione in Basilicata è in linea con quella generale delle regioni del Sud con l’unico dato positivo del calo delle morti a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere e una crescita delle malattie professionali”. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi 11 mesi del 2022 sono in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, in particolare nei comparti Industria e servizi (+9,9%) e Agricoltura (+8,9%). A livello territoriale, l’incremento delle patologie denunciate è stato più consistente nelle Isole (+23,3%), seguite da Sud (+10,2%), Nord-Ovest (+9,6%), Centro (+9,1%) e Nord-Est (+4,0%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 11 mesi del 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.
“Numeri in continua crescita che – aggiunge il segretario della Uil – mostrano un quadro peggiore di quello pre-pandemico. Per citare solo qualche numero, continua l’incremento degli infortuni nei settori come il trasporto e magazzinaggio (quasi il doppio nei primi 11 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) o in quello delle costruzioni (+21,3%) e del commercio (+11,5%). E non può non saltare all’occhio l’incremento delle denunce di infortunio che ha riguardato le donne, ormai costante e di gran lunga maggiore rispetto a quello registrato per gli uomini: quasi il 50% in più le denunce di infortunio tra le lavoratrici, nei primi 11 mesi di quest’anno, rispetto al +19% tra gli uomini. Allarmano non poco, poi, la crescita di infortuni e decessi tra i lavoratori e le lavoratrici più giovani e l’incremento di quelli in itinere o con mezzo di trasporto. Siamo fortemente preoccupati. Ci auguriamo che nel nuovo anno, come promesso, il tema della tutela della salute e della sicurezza sia finalmente messo al centro degli impegni di questo Governo. Occorre dare avvio immediato a un programma di azioni e investimenti in grado di frenare questo trend allarmante, indegno di un Paese civile. La Uil che ha promosso la campagna “Zero morti sul lavoro” – conclude Tortorelli – continuerà nel nuovo anno di intesa con Cgil e Cisl a realizzare iniziative su tutti i posti di lavoro rilanciando l’azione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza”.