Aree industriali, Fim e Uilm: “Reintegrati i lavoratori di Futura Ambiente”. Di seguito la nota integrale.
Aree industriali: Una buona notizia! Anzi due.
Finalmente questa ma-na i lavoratori di Futura Ambiente, dopo mesi e se-mane molto complicate, torneranno a lavoro all’interno delle Aree Industriali della provincia di Potenza. Anzi, ritorneranno tu<e le unità, comprese le tre licenziate agli inizi di novembre a seguito della procedura di mobilità avviata per la dismissione del servizio da parte dell’ASI nell’agosto scorso.
Una lunga sofferenza, dunque, già macchiata dal licenziamento delle prime unità che si sarebbe aggravata ulteriormente con le restanC 9 nel periodo di Natale.
Una Vertenza, questa, che per tu- gli evenC occorsi è irraccontabile ed è difficile da narrare anche per noi, FIM e UILM che la seguiamo da anni.
Chi gesCsce il bene comune lo può fare in due modi, da mero e semplice amministratore o da amministratore della propria terra. Due modi che differiscono per la capacità di riconoscere e rispe<are il valore delle persone.
È grazie al lavoro incessante degli ulCmi mesi che oggi scongiuriamo i “licenziamenC natalizi” ma anche, e sopra<u<o, o<eniamo il reintegro sul proprio posto di lavoro, con le stesse condizioni contra<uali salariali e conservando l’anzianità aziendale, della Signora Mariassunta e dei Signori Crescenzo, Giuseppe licenziaC all’inizio di novembre dopo ben oltre trent’anni di servizio, con un’età media di 55 anni.
Ma manca ancora la risoluzione dell’enigma: il passaggio della gesCone delle aree industriali da ASI ad APIBAS così come previsto dalla legge Regionale.
Nonostante ciò, per qualche secondo di questa giornata, ci senCamo orgogliosi di essere riusciC in un’impresa non facile da realizzare, per la quale la coscienza e l’anima della gesCone del bene comune “si è mossa” al fine di trovare una soluzione, anche se temporanea, che consenCsse di evitare i licenziamenC e il reintegro delle unità licenziate in precedenza.
L’intero diparCmento Regionale delle a-vità produ-ve, a cui va il nostro ringraziamento, a parCre dall’assessore Galella, al dire<ore Generale Canio Sabia, ha mostrato tu<a la propria disponibilità nell’ascoltarci e, sopra<u<o, nel porre in essere azioni concrete. Il nostro ringraziamento non può non essere indirizzato, poi, al Do<. Massimo Core-, dirigente Regionale, che ha lavorato incessantemente affinché si arrivasse al risultato odierno. Un ringraziamento all’Impresa Futura Ambiente che ha contribuito con ogni elemento a cesCnare gli ulteriori licenziamenC e il reintegro delle tre unità. Dunque, un grandissimo lavoro, sinergico, di tu<e le parC in causa compreso l’acquedo<o lucano rappresentato dal Do<. Andre<a e dall’instancabile Avv. Marsico a cui vanno altresì i nostri ringraziamenC.
E’ doveroso da parte nostra “ringraziare” perché il sindacato non solo deve rilevare le criCcità ma anche i piccoli successi che si raggiungono solo muovendosi tu- nella stessa direzione. E questa volta si è fa<o proprio questo!
Aver risolto i problemi del licenziamento dei Lavoratori di Futura Ambiente si collega alla seconda buona noCzia, il riprisCno delle a-vità di sorveglianza e di operaCvità all’interno delle aree industriali della provincia di Potenza che erano cessate a seguito della decisione scellerata di ASI di dimissioni delle stesse a parCre dal 01/08/2022.Siamo in un momento decisivo del passaggio tanto a<eso tra ASI e APIBAS nella gesCone delle aree industriali; abbiamo tre mesi di tempo, che coincidono con la durata del nuovo contra<o
assegnato alla Futura Ambiente, affinché si realizzi in maniera concreta e completa la legge Regionale tanto discussa nel febbraio 2022 approvata dalla Giunta Regionale, al fine di una migliore ed efficiente gesCone delle sudde<e aree.
Il passaggio da ASI ad APIBAS è fondamentale non solo per salvaguardare le 12 unità delle Futura Ambiente, a cui sono state saldate anche le competenze arretrate di gennaio e febbraio 2021, ma sopra<u<o per il rilancio del cuore industriale della nostra Regione.
Oggi gran parte delle aree industriali vivono in “sofferenza”: mancano i fa<ori elementari ma essenziali tanto in termini di sicurezza, si veda la scarsa illuminazione, quanto per l’a<ra-vità, so<o ogni punto di vista, per nuovi invesCmenC.
Le aree di Melfi e di Tito, ad esempio, sono l’immagine tangibile di tali carenze.
Abbiamo un dovere, TUTTI, di salvaguardare la vita delle lavoratrici e dei lavoratori che quoCdianamente si recano sui posC di lavoro. A queste persone dobbiamo dare le giuste risposte perché è inacce<abile la morte della nostra collega Rossella, invesCta un anno fa da un pullman, nell’area industriale di Melfi a causa della scarsa illuminazione.
Abbiamo, dunque, messo una “toppa”, seppur di immenso valore, ma il traguardo è ancora lontano e non dobbiamo assolutamente fermarci: tante sono le problemaCche che a<anagliano questo passaggio di consegna.
Ci rivolgiamo quindi alle IsCtuzioni Regionali, all’ASI nella persona del Do<. Fiengo e ad Apibas nella persona del Do<. Vergari di uClizzare questa “toppa” delle 12 se-mane affinché si risolva una volta per tu<e questa drammaCca situazione.
Ci vuole buon senso, ma anche coraggio nell’assunzione delle proprie responsabilità: Coraggio e Responsabilità! Noi dal canto nostro non ci fermeremo e in queste 12 se-mane, così come fa<o da anni, faremo ogni cosa affinché si possa arrivare al traguardo, perché al contrario, senza un’ulteriore nuova proroga del servizio a favore di Futura Ambiente, verrebbero licenziate tu<e le 12 unità e contestualmente le aree industriali ripiomberebbero nell’assoluto abbandono.
Bisogna muoversi senza perdere altro tempo ed Apibas necessariamente deve, come previsto dalla legge regionale, assumersi l’onere delle aree industriali dato tra l’altro il contributo assegnatogli per far par9re questa nuova “start up sub Regionale”.
Lo ripe(amo, me,eremo in campo ogni azione per smuovere le coscienze di ciascuno!
FIM UILM
RSU Fim e Uilm