Lo spettacolo di teatro contemporaneo “Il canto del pane” tratto da “La favola del pane” di Dario Carmentano ha concluso questa sera nella degli specchi di Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera la rassegna VivaVerdi Multikulti giunta alla 26^ edizione.
Protagonisti Nando irene, Giovanna Staffieri, Annarosa Matera, musiche di Loredana Paolicelli e Nucleo Theatron Ensemble, costumi di Marilena Girardi, luci di Carlo iuorno, audio di Angelo Cannarile, direzione di produzione di Grazia Lascaro, regia di Angela De Gaetano.
Atmosfere rarefatte, visionarie, grottesche, drammatiche, poetiche regalate dai 3 attori, da una regia raffinatissima e dalla composizione musicale intensa. La storia scritta dall’artista Carmentano fa rivivere attraverso l’amore di Bellina ed il Gitano, l’invidia delle comari e dei fornai, la seduzione del vento fra le spighe di grano, l’acqua e le atmosfere di una infanzia antica, il significato ultimo e sotteso di questo lavoro d’arte dove il pane diventa scultura antropologica.
Uno spettacolo di teatro contemporaneo organizzato da ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura di Matera nell’ambito del Festival dei Paesaggi del Grano 2016/2017.
Note dell’autore Dario Carmentano
“Secoli or sono, s’ebbe una storia bella e pura che per la particolarità ancor’oggi se ne sente dire. Fu una fanciulla orfana di padre e di nome Bella, che di voce in voce portò a nostra conoscenza l’avventura sua. Per l’affanno di sua madre, rimasta v dova e di ricchezze priva, Bellina, ancora infante, dové prendere cura della dimora sua. L’impegno e la pulizia per Bellina erano cose sante, ed in fretta imparò ogni faccenda così che si ingraziò le lodi delle vicine sue. Ella amava assai, più di ogni altra cosa trombare (impastare) il Pane, sì ch’ella otteneva un pane assai migliore anche di quelle donne che per tal motivo erano assai stimate. Chi diceva che era per l’antico lievito che da generazioni nella sua famiglia non era stato spento… Altri pensarono ad un intervento dell’anima di suo padre o a qualche altro affare. Sta di fatto che la curiosità rimase viva…”
Note di regia di Angela De Gaetano
“ho scelto di affidare il testo della favola a tre attori e di rendere corale questa narrazione per far emergere con chiarezza la voce potente di una comunità intera, che sente la necessità di raccontare se stessa attraverso un’antica tradizione. Dopo il prologo, gli attori accompagnano lo spettatore nelle delicate atmosfere di una favola suggestiva, legata alla bontà del pane di Matera. ho progettato la costruzione dello spettacolo attraverso una matrice fisica ed emotiva. Sono partita dai corpi degli attori in scena, mettendoli nelle condizioni di danzare tra i personaggi e di lasciarsi attraversare dal fluire delle parole, come in un canto polifonico ebbro di infinito, che esplode nel legame carnale con la terra. ho voluto creare una visione in cui sensualità e spiritualità si fondono in un abbraccio. Un inno alla vita, all’autenticità. Un omaggio a Matera e alla sua gente.”
La fotogallery dello spettacolo “Il canto del pane” (foto www.SassiLive.it)