L’Associazione Maria Santissima della Bruna ha presentato questa mattina nella Cattedrale di Matera i bozzetti che hanno concorso al bando per la realizzazione del Carro Trionfale dell’edizione 2023. All’incontro hanno partecipato tra gli altri il presidente dell’associazione Maria Santissima della Bruna, Bruno Caiella, i componenti del direttivo dell’associazione, il delegato arcivescovile, Don Francesco Di Marzio, l’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina Monsignor Caiazzo, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, l’assessore comunale Tiziana D’Oppido, il comandante dei Carabinieri di Matera, Nicola Lerario, il consigliere comunale Nicola Stifano.
Nell’occasione sono stati presentati e premiati tutti i partecipanti delle categorie “professionale” e “non professionale”.
Nella categoria professione saranno quattro donne per la prima volta nella storia della Festa, a realizzare il manufatto di cartapesta del 2 luglio materano.
Il Carro trionfale 2023 in onore di Maria Santissima della Bruna sarà realizzato da Elena Mirimao, classe ’84, Annalisa Di Gioia, classe ’79, Luigina Bonamassa, classe ’78 e Laura D’Ercole, classe ’83, realizzeranno il Carro Trionfale del 2023.
Il bozzetto ha rispettato il tema religioso scelto dalla Diocesi di Matera-Irsina per il nuovo manufatto in cartapesta: “Donna, ecco tuo figlio (Gv, 19, 26), Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv, 2, 5) – Dal mistero dell’Eucaristia ai ministeri della Chiesa”.
L’altro bozzetto della categoria professionale è stato presentato da Francesca Cascione, che non ha partecipato all’evento in Cattedrale.
Nella categoria non professionale tra i cinque in gara, si è classificato al primo posto il bozzetto di Giovanni Bruno. Secondo posto per il bozzetto di Katia Mancusi, terzo per quello di Maria Paolicelli, quarto per quello di Angela Cotugno e Cristina Sissi e quinto per quello di Dalila Verrascina.
L’evento è stato allietato dalle musiche popolari eseguite dal trio Larato composto da Alberico alla zampogna e dai figli Giuseppe Mattia all’organetto e Guglielmo al tamburello.
Michele Capolupo
Di seguito la relazione presentata da Luigina Bonamassa, Laura D’Ercole, Annalisa Di Gioia ed Elena Mirimao, le artiste che hanno realizzato il bozzetto vincitore per il Carro trionfale di Maria Santissima della Bruna edizione 2023.
Il si di Maria sotto la croce la fa diventare madre di tutti i viventi; Ella accoglie Giovanni e accoglie tutta la chiesa universale diventandone la Madre.
E’ in quest’ottica che il carro prende le sembianze della nostra chiesa locale, infatti, la facciata anteriore (tavola 1) e i laterali del carro rappresentano la nostra Cattedrale arricchiti da bifore, rosone e elementi architettonici e decorativi che la caratterizzano.
Sopra la seduta dell’auriga si sporge in avanti il rostro che è rivestito del sudario di Gesù Cristo, color bianco e oro, colori che esprimono purezza e candore, preannuncia la Resurrezione ed è sormontato da angeli seduti, che teneramente si abbracciano. Dal rosone si sprigiona un movimento di puttini e nuvole mossi dall’azione dello Spirito Santo; alle spalle della seduta dell’auriga un dipinto, che riprende l’interno della Basilica Cattedrale, ci invita ad entrare nel Mistero Eucaristico.
Si eleva dalla torre anteriore e occupa lo spazio della cupola il Campanile circondato da colombi.
Un filo conduttore ci conduce nella torre posteriore dove la porta della Madonna (tavola 2) prende le sembianze della porta del Santo Sepolcro di Gerusalemme, luogo che ha visto trasformare la morte in vita.
Il trono della Madonna è abbellito da girasoli, questa pianta infatti tende a girare sempre il bocciolo verso il sole e il fiore maturo verso est: il nostro punto cardinale è Gesù portato in braccio dalla sua dolce Mamma Celeste.
La spalliera, nella parte rivolta verso il centro del carro (tavola 3) è decorata con un arabesco floreale dorato ed è sormontato in cima da due angioletti che stringono tra le mani una coroncina del Santo Rosario. Nella parte posteriore (tavola 4) invece è dipinta la SS. Trinità che incorona la statua della Vergine Odigitria che tiene in braccio Gesù (questo è l’omaggio e il ricordo per i 180 anni dell’incoronazione della nostra Madonna della Bruna e del Bambino che il 2 luglio 1843 furono cinti di corone d’oro concesse dal Vaticano).
Nella parte centrale del carro prende forma plastica la scena tratta dal vangelo dell’evangelista Giovanni (GV 19,25-27):” Donna, ecco tuo figlio” (tavola 5). Gesù vivo e già nelle sembianze della Resurrezione è inchiodato con i piedi ad un albero a forma di croce (tavola 6) formato da tre tipi di alberi differenti: ulivo, simbolo di pace; vite, perché Gesù è linfa vitale per le nostre vite; alloro, simbolo di potenza, vittoria e immortalità. Gesù con le mani si protende verso la madre li presente
e le affida il discepolo da lui amato che rappresenta l’umanità intera. Prendono parte a questa scena ricca di amore e carica di speranza altre due donne: Maria di Clèopa e un’altra che l’evangelista nomina come ‘la sorella di sua madre” e cioè “ciascuno di noi”, poiché sappiamo bene che Maria era l’unica figlia di Gioacchino ed Anna. Quest’ultima si presenta in ginocchio e con le mani unite in segno di richiesta verso Gesù e ci ricorda la citazione, sempre dell’evangelista Giovanni (GV 6,30-35) “Signore dacci sempre questo pane”. Tutto è incorniciato da uno sfondo di
Gerusalemme (tavola 7).
Sui fianchi del carro sono poste sei anfore (tre per lato), che rappresentano i giorni della creazione e che contengono il vino nuovo, il vino che dà gioia, il vino trasformato da Gesù alle nozze di Cana.
Con questo miracolo Gesù annuncia quella che sarà la sua morte che, dopo tre giorni, si trasformerà in vita nuova.
I quadri presenti nella parte del prospetto principale del carro rappresentano: nella torre anteriore un’immagine di Maria Nuova Eva (tavola 8) e quindi Maria nella sua necessaria partecipazione alla redenzione dell’umanità intera e al di sotto lo stemma arcivescovile di Mons. Caiazzo; nella torre posteriore due immagini delle nozze di Cana: nel primo (tavola 9), posto nella parte superiore della torre, Maria intercede presso il Figlio chiedendogli di intervenire affinché non venga a mancare la gioia durante il matrimonio, nel secondo (tavola 10) posto nella parte più in basso, Gesù esaudisce la richiesta della madre e così da inizio ai suoi miracoli.
Sono intervallati, tra le bifore e le anfore sopra citate, altri quattro dipinti più attuali che ci ricordano quanto, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, anche per noi è venuta meno la gioia del “Pane e del Vino” e dunque il comunicarci alla Mensa Eucaristica. Il primo dipinto rappresenta Papa Francesco che attraversa la piazza vuota di San Pietro in Roma (tavola 11) e sottolinea lo smarrimento che abbiamo vissuto in quel periodo, ma allo stesso tempo esprime la speranza di avere un punto fermo: la fede, ricordandoci che Gesù è sempre con noi, a capo della barca in cui ci siamo tutti.
Dice Papa Francesco, dalla cappella di Casa Santa Marta, che una preghiera che si eleva dalle nostre case può diventare respiro del mondo, un’unica voce che unisce e fortifica la comunità; tutto questo è pienamente espresso nel secondo dipinto (tavola 12) dov’è raffigurata una famiglia che partecipa alla Celebrazione Eucaristica trasmessa in televisione, un periodo storico che ci ha visto prendere parte a momenti di intensa preghiera vissuti tra le mura domestiche.
In tempo di covid ci è venuta a mancare anche la gioia di celebrare i sacramenti, tra questi il matrimonio. La condivisione, la festa, il vino d’amore tra lo sposo e la sposa, tra Gesù e la chiesa; per fare memoria di quanto questo sia importante nelle nostre vite si è pensato di esprimere graficamente nel terzo dipinto la scena di un matrimonio, ma non un matrimonio qualunque bensì quello della serva di Dio Chiara Corbella Petrillo (tavola 13) che ha testimoniato con la sua vita il servizio a Dio e alla famiglia. Questo amore è poeticamente raffigurato anche nel quarto dipinto con il Cantico dei Cantici (tavola 14).
Speculare, nel lato opposto del carro sono rappresentati: nella parte alta della torre posteriore Gesù risorto circondato da rami di ulivo e frutti di melograno che rappresentano l’abbondanza della
nuova chiesa nascente (tavola 15) e nella parte inferiore la Pentecoste(tavola 16).
Nella torre anteriore è raffigurata una scena dell’Assunzione di Maria al cielo (tavola 17) e nella parte sottostante lo stemma della città di Matera.
Le stesse anfore, cornici e bifore presenti nel prospetto principale le ritroviamo in quest’altro prospetto e racchiudono altrettanti quadri dove sono rappresentati i due ministeri della chiesa: il ministero ordinato dell’episcopato e il ministero istituito del catechista.
La prima immagine raffigura un incontro di catechismo (tavola 18). La dimensione vocazionale del servizio alla chiesa è sia per i consacrati che per i laici, chiamati a mantenere le comunità radicate nella fede insegnando, confortando e aiutando il prossimo.
Nel secondo dipinto (tavola 19) ritroviamo i segni tangibili dei doni di Dio, i Sacramenti, che diventano nutrimento per il corpo e per l’anima, alimentano la Fede e contribuiscono alla nostra santificazione.
Il beato Carlo Acutis, con la sua devozione a Gesù, all’Eucaristia e alla Vergine, è stato esempio di pura Fede per tanti giovani. Lui diceva: “una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa, il prossimo come noi stessi”. Tutto ciò è sintetizzato attraverso il terzo dipinto che raffigura il giovane Acutis in cammino verso la Santità (tavola 20).
Infine, il ministero dell’episcopato è rappresentato con un’immagine del recente Congresso Eucaristico svoltosi nella nostra città dal titolo “Torniamo al gusto del Pane”; un momento solenne che ha radunato componenti laici ed ecclesiastici, provenienti da tutta Italia, con lo scopo di
approfondire la devozione, il culto e la conoscenza dell’Eucaristia. In quest’ultimo quadro è riconoscibile il pastore della nostra diocesi che stringe tra le mani il Santissimo Sacramento e porta al seguito il popolo di Dio in cammino (tavola 21)
La fotogallery della presentazione dei bozzetti che hanno concorso al bando per la realizzazione del Carro Trionfale dell’edizione 2023 (foto www.SassiLive.it)