Il progetto “Le cicale” dell’Associazione Tolbà conclude il suo anno di sperimentazione di didattica interculturale relativa alla cultura rom nella comunità locale con il convegno “I centri interculturali” in programma venerdì 27 novembre alle ore 16 presso l’Università della Basilicata nella sede materana di via San Rocco. In questa sede saranno esposti i testi, i disegni e le cartoline che sono stati prodotti durante un anno di laboratori e di incontri presso la scuola secondaria di primo grado “Torraca” di Matera. Il progetto riguardava cinema, teatro, laboratori e musica sul popolo rom segnato da stereotipi e forti processi di esclusione”. Sarà l’occasione –sottolinea l’Asociazione Tolbà- per conoscere le criticità di un percorso di collaborazione fra scuola e mondo dell’associazionismo che non è sempre praticato. Una collaborazione efficace che può tracciare una strada concreta per una pedagogia interculturale adeguata ai tempi. Nell’occasione sarà presentato il libro “Anche i miei fiori hanno bisogno di acqua”. Al convegno saranno presenti gli alunni e gli insegnanti della scuola media “Torraca”, i volontari e gli operatori di Tolbà, l’Associazione Cedam di Bari, il Dirigente scolastico della Scuola Media “Torraca” Leonardo Iannuzzi, Bruna Iacovone, Antonio Baldassarre dell’Università di Bari, Rita Montinaro Vittoria Facchini e Doroty Zinn dell’Università di Basilicata. “Le Cicale” è stato un progetto sperimentale di volontariato ed ha avuto lo scopo di far conoscere la cultura Rom presso la comunità locale e di promuovere e approfondire l’intercultura e la didattica sperimentale. I destinatari sono stati un gruppo di adolescenti stranieri, Rom e Italiani, che hanno preso parte a diversi laboratori. Sono stati sperimentati i linguaggi della musica, dell’arte, del cinema e della scrittura come strumenti di conoscenza reciproca e auto-rappresentazione e come codici possibili nella relazione e nella costruzione della cittadinanza, per imparare a superare pregiudizi e i luoghi comuni, per dotarsi di una griglia di lettura critica e consapevole della realtà. Il progetto ha voluto mettere l’educazione al centro dei mutamenti in atto nella nostra società per costruire modelli di convivenza e rispetto reciproco e ha avuto fra le sue finalità la promozione dell’intercultura come strumento culturale per una società che si fa sempre più multiculturale. Il progetto entra nelle direttive sperimentali di volontariato (L.266/1991) dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato del Ministero del Lavoro della salute e delle politiche sociali.
Nov 25