Buone notizie sul fronte delle startup in Basilicata. La rilevazione al terzo trimestre del 2022 sulle imprese innovative, in forma di società di capitali, costituite da non più di 5 anni, con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro e in stato attivo specializzate nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico, pone Potenza al quarto posto in Italia per “densità territoriale” dopo Trento, Milano e Terni, con il 6,03% di rapporto tra le startup innovative sul totale di nuove società di capitali della provincia.
Un risultato lusinghiero, favorito anche dalla procedura semplificata messa in atto dalla Camera di commercio della Basilicata negli ultimi anni, prima che il Consiglio di Stato bocciasse la costituzione online e gratuita delle startup innovative dichiarando nulla la norma. Malgrado questo passo indietro dal punto di vista legislativo, la pandemia e le incertezze delle crisi in atto, l’innovazione sembra dunque crescere in regione.
E anche a livello femminile arrivano conferme, attraverso gli ultimi dati elaborati da InfoCamere per l’Osservatorio sull’imprenditorialità femminile di Unioncamere, segno di una crescente propensione delle donne a scommettere in proprio in settori imprenditoriali innovativi.
Negli ultimi tre anni (da settembre 2019 a settembre 2022) il totale delle startup al femminile è cresciuto (+8 unità) avanzando soprattutto nei servizi alle imprese. Il peso complessivo delle aziende innovative in rosa sul totale delle startup innovative a settembre 2022 è invece leggermente arretrato (23,7%) rispetto al settembre 2019 (24,8%), ma il tasso di femminilizzazione delle imprese lucane si mantiene elevato (oltre il 26%). Come mostrano i dati, al 30 settembre 2022 le startup innovative al femminile lucane si concentrano soprattutto sui servizi alle imprese (ben 31 sulle 37 complessive). Fa da contraltare lo zero nella casella “attività manifatturiere”, che invece costituisce un serbatoio robusto in molte altre regioni.