“Ho ritenuto di approfondire la tematica relativa al funzionamento dell’autovelox installato sulla S.S. N. 7 VAR/B di Potenza, a seguito del dibattito sviluppatosi sul tema nelle ultime settimane”. Così la presidente della Sesta Commissione consiliare permanente, Mary William, interviene a margine dell’ultima seduta dell’organo consiliare, nel corso della quale è stato ascoltato il vicario comandante della Polizia locale, Vincenzo Manzo.
“E’ bene ricordare come l’istallazione degli strumenti di rilevazione della velocità, – prosegue la presidente – sia in generale, sia nel caso specifico del capoluogo di regione, ha come finalità principale, non certamente quella di fare cassa, ma di garantire la sicurezza. Il progetto ‘Strade sicure’, ha preso il via nel 2017, ha visto nello specifico la fase ‘3’, apertasi il 31 gennaio 2019, disporre l’installazione dell’autovelox in località Varco d’Izzo, nel rispetto del decreto prefettizio previsto per le postazioni senza obbligo di contestazione immediata, nonché le diverse autorizzazioni rilasciate da Anas, al termine di un iter complesso. E’ inoltre necessario evidenziare che il limite dei 70 km/h è contemplato da un’ordinanza dell’Ente concessionario della strada, l’Anas appunto, con decorrenza 20 febbraio 2017. Nel documento si evidenzia che il tratto di S.S. N. 7 VAR/B di Potenza dal km 466+500 al km 468+300 “ricade in prossimità della città di Potenza e risulta interessato da consistente traffico locale; che lateralmente sono presenti edificazioni poste in adiacenza al piano viabile; che lungo la strada esistono intersezioni stradali e accessi privi di corsie di accelerazione e decelerazione”.
“A seguito dell’audizione del maggiore Manzo è emerso anche come dal 5 agosto 2022 si siano rilevate oltre cinquantamila violazioni nelle tre postazioni autovelox presenti sul territorio comunale, e come quella relativa a Varco d’Izzo, proprio nell’ottica della salvaguardia della pubblica incolumità, ribadisco primo intento di questa Amministrazione, sia segnalata già circa due chilometri prima del rilevatore.
Riguardo alla questione dell’omologazione dei dispositivi e sistemi di regolazione e controllo della circolazione stradale, il ministero delle Infrastrutture e trasporti, in una sua circolare dell’11 novembre 2020, parla di “equivalenza sostanziale tra le procedure di omologazione e quelle di approvazione”. Il tutto non deve essere confuso con le procedure di ‘taratura’ che avvengono annualmente a cura di un soggetto terzo certificato.
In merito, infine, alla sospensione temporanea del funzionamento dell’autovelox, dopo l’incidente verificatosi nella zona di Varco d’Izzo, la stessa è stata determinata da quanto imposto dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 2004, nel quale si sancisce che, in presenza di cantieri stradali non è possibile effettuare accertamenti di violazione ai limiti di velocità, in quanto non risulta univoco il limite stesso.
Tutti i proventi delle sanzioni elevate per violazione ai limiti di velocità – conclude la presidente William – hanno destinazione vincolata per il miglioramento delle infrastutture stradali e di conseguenza della sicurezza”.
Gen 16