Leonarda Bonomo, Consigliera Comunale di minoranza per la Cultura e Istruzione e il Gruppo Consiliare “Noi per Grassano” in una nota denunciano il mancato coinvolgimento da parte dell’Amministrazione Comunale di Grassano sulle questioni di pubblica utilità, a partire dalla vicenda che riguarda l’I.T.E. (Istituto Tecnico Economico), uno Istituto Superiore presente a Grassano. Di seguito la nota integrale.
La storia di Grassano degli ultimi cinquant’anni è imprescindibilmente legata alla storia dell’unica scuola superiore presente sul territorio comunale: tutti la conosciamo come la “Ragioneria”, inizialmente denominata con l’acronimo I.T.C. (Istituto Tecnico Commerciale) ed oggi I.T.E. (Istituto Tecnico Economico).
La denominazione non cambia la sostanza: da cinquant’anni questa scuola ha elargito professionalità e competenze, ha formato menti capaci di contribuire alla crescita del nostro comune e non solo, tutto questo dal lontano anno scolastico 1972/73.
All’indomani delle elezioni comunali, con il gruppo consiliare“Noi per Grassano” ed in prima persona, ho subito posto l’attenzione sulla scuola superiore a Grassano, in considerazione del fatto che la prima classe dell’I.T.E. non si è formata per le esigue iscrizioni.
Un fatto davvero grave, data l’importanza che la scuola riveste in ogni comunità, considerando che la simbiosi tra scuola e comunità crea un binomio unico in termini di opportunità e progettualità. Purtroppo tutto questo non è servito per attrarre iscrizioni.
Il gruppo consiliare “Noi per Grassano” si è attivato affinché tutto ciò non passasse inosservato. Si è fortemente voluto un incontro in cui fossero presenti tutte le parti interessate: scuola, amministrazione, consiglieri di maggioranza e minoranza, genitori. L’incontro si è tenuto nell’Aula Magna dell’Istituto “Carlo Levi” di Grassano il giorno 11 luglio 2022. Dallo stesso è emerso un vivace confronto sulle motivazioni che hanno portato alla mancata formazione della prima classe.
E’ stata sottolineata l’importanza di costruire alleanze con le famiglie e con il territorio, che non si limitino a rapporti fugaci, negli eventuali momenti più critici o dettati dall’emergenza, ma che facciano parte di un progetto chiaro, trasparente e condiviso.
Si è puntato sulla necessità di ampliare l’offerta formativa con nuovi indirizzi che diano unaopportunità di scelta a famiglie e studenti.
E’stata evidenziata una carenza di attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale (negli anni dal 2017 al 2022) nei confronti della scuola per quanto riguarda le strutture scolastiche,così come nelle iniziative di docenti e studenti.
Nel concreto la proposta più accreditata, condivisa dal Preside protempore presente all’incontro, è stata quella del Consigliere Raffaello Mangione con la promozione di un tavolo di concertazione (preside, docenti, amministrazione, genitori e rappresentanti di istituto) in cui si lavorasse,già da settembre, per scongiurare il pericolo di chiusura della nostra preziosa scuola.
Ad oggi nulla è stato condiviso con i consiglieri di minoranza, rappresentanti di una parte dei cittadini: il tavolo di concertazione non è mai stato promosso, le nostre proposte in merito alla cultura vengono fermamente disattese.
Il ruolo dell’opposizione si sostanzia in un servizio critico e propositivo e in costante impegno e dedizione tendente a migliorare, tramite sollecitazioni, l’attività amministrativa.
Questo, ad oggi, non ci è consentito.
Ed oggi veniamo a conoscenza di un incontro pubblico “Da I.T.C. a I.T.E. – 50 anni di storia della Ragioneria – “A servizio del territorio”organizzato dall’Amministrazione Comunale per il 25 Gennaio 2023, senza alcun coinvolgimento del gruppo consiliare di minoranza.
La “Ragioneria” bene comune di tutti i cittadini, ma oggetto di riflessione per pochi eletti.