Consigliere regionale Braia: “Ufficio Energia da riorganizzare con circa 500 progetti impianti energia rinnovabile per circa 4 GW da processare. Mozione Italia Viva-Renew Europe per task force”. Di seguito la nota integrale.
“Assessore Latronico, gli imprenditori attendono risposte dal 2019, cosa aspetta a rafforzare con una task force? Si continua a parlare di idrogeno, si afferma ovunque di aver messo la Basilicata al centro del processo di transizione energetica addirittura nazionale e, intanto, gli uffici del Dipartimento Ambiente, Energia che sono preposti alle istruttorie per le rinnovabili, non hanno personale e neanche un sistema informativo per la gestione delle centinaia di pratiche in attesa di essere valutate.
La nostra proposta, come Italia Viva – Renew Europe, è quella di quintuplicare immediatamente il personale delle strutture che lavorano le pratiche, anche in via temporanea per almeno 2 anni consecutivi, e di selezionare per un congruo periodo di tempo con avvisi pubblici tecnici, professionisti, dirigenti nelle variar forme contrattuali di rapporto di lavoro e/o prestazione professionale. Una tale task force, da costruire anche coinvolgendo gli Ordini Professionali, è urgente e necessaria, non si può più procrastinare, per smaltire l’accumulo di arretrato che rischia di vanificare tutto lo sforzo che le imprese private stanno facendo, per utilizzare le opportunità disponibilità. Lo chiede anche la comunità europea di saper cogliere gli investimenti per aiutare la transizione energetica e uscire il prima possibile dall’uso del fossile. Presenteremo una mozione con tale obiettivo.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
“Serpeggia tanto malumore tra le oltre 500 società – prosegue Braia – con il coinvolgimento di migliaia di persone, imprenditori, aziende locali, professionisti, tecnici e cittadini che gravitano direttamente o indirettamente attorno al settore. Si attende da anni l’apertura di una conferenza di servizio, l’avvio di una istruttoria autorizzativa o, semplicemente, di avere un protocollo di avvenuto deposito degli atti. Le ditte interessate, dopo aver atteso tempi indefiniti che in alcuni casi superano i 3 anni, non hanno alternativa che rivolgersi alla TAR, dopo tutto è un diritto avere un esito alle pratiche. Al danno segue la beffa. E’ paradossale, si accumulano ritardi e ricorsi e la Regione Basilicata è attualmente incapace, ad oggi, di reagire a questa inefficienza organizzativa che non è più possibile giustificare. La Regione, inoltre, risulta sistematicamente soccombente nei gradi di giudizio, con gravi danni diretti e indiretti per le amministrazioni e per le comunità. Sono anni che denunciamo, sempre, inascoltati. Non si vede all’orizzonte nessuna azione messa in campo tra le tante promesse annunciate e mai realizzate.
Tra meno di un mese, anche il Dirigente ad interim Canio Sileo, a capo di una squadra di appena 7 unità (alcuni part-time) rischia di abbandonare il campo, con le conseguenze nefaste per il settore. Rischiano di saltare le 50 conferenze di servizio aperte negli ultimi mesi, tutte per procedimenti complessi da concludersi nel più breve tempo possibile.
E’ proprio in questa fase di rilancio delle politiche energetiche regionali che gli uffici dovrebbero essere potenziati per rispondere alle esigenze attuali, considerando che sono ancora minimali rispetto al potenziale che si sta per sprigionare anche in Basilicata. Auspichiamo che partano finalmente le comunità energetiche, ci sono le risorse del PNRR da spendere, e tutti gli incentivi regionali che dovranno sostenere nella transizione imprese e famiglie. Oltre a quanto già messo in essere dai governi nazionali e regionali.
Presentando la nostra mozione intendiamo – conclude il Consigliere Luca Braia – ancora una volta, indirizzare e impegnare la Giunta ed il Presidente Bardi in questa che riteniamo essere la direzione giusta, prendendo atto che persiste l’inadeguatezza della maggioranza di centro destra a pensarne una propria, come dimostrato negli ultimi 4 anni.”