Su alcuni organi di informazione del 17 gennaio 2023 sono apparsi dei comunicati con il seguente titolo “Mini depuratore, la Regione Basilicata verso il sì a Eni”. E’ tutto quanto già deciso?
Il titolo appare dare questa indicazione eppure Mediterraneo no triv si pone la domanda di come sia possibile dire che la Regione è orientata verso il si e lo dice giorno 17 gennaio 2023 quando, in realtà, il parere positivo non è stato ancora espresso e addirittura la conferenza di servizi è stata convocata per il giorno 25 gennaio.
Come fa, quindi, la stampa a dare una simile indicazione? Cosa sa al riguardo? Sono informazioni ricevute in tal senso dagli uffici amministrativi della Regione Basilicata?
Se il dubbio o meglio, la domanda sarà confermata, è possibile ipotizzare in un’indebita anticipazione dell’esito della conferenza?
Ricordiamo che solo in quella sede enti e istituzioni possono e debbono pronunciare il loro parere e sulla scorta di tali indicazioni gli uffici amministrativi possono decidere.
Questo accadimento ricorda molto da vicino quello che è accaduto quando l’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico a mezzo stampa e sempre qualche giorno della conferenza di servizi dello scorso luglio, esprimeva apprezzamenti e giudizi positivi sul progetto dell’Eni, progetto però ancora non approvato e per di più ancora sottoposto al vaglio della regione Basilicata.
Mediterraneo no triv ipotizzò all’epoca l’indebita ingerenza dell’assessore o, almeno, la pressione seppur potenziale così esercitata sugli uffici amministrativi che debbono poter agire lavorare in condizioni di assoluta terzietà e serenità.
Oggi la questione della pressione o delle anticipazioni si ripropone?
Un vecchio detto dice che domandare è legittimo e rispondere è un dovere.
Chiediamo quindi, come associazione, di chiarire e spiegare come si fa a dire, a diversi giorni dallo svolgimento della Conferenza di servizi, a dire ” Mini-depuratore, la Regione verso il si”.
La questione, e per gli argomenti trattati, è così seria che secondo Mediterraneo no triv la Conferenza di servizi dovrebbe essere rinviata ad altra data.
Intanto, e per l’ennesima volta Mediterraneo no triv ha chiesto di poter partecipare alla riunione del 25 gennaio 2023.
Se è vero che domandare è legittimo, consentire la partecipazione alle associazioni sarebbe atto di dimostrazione di apertura e di maggiore trasparenza.