E’ andato in scena questa sera al teatro Guerrieri di Matera lo spettacolo “Eva e la Minestra del Paradiso”, riduzione teatrale dell’ultimo libro omonimo di Antonella Pagano, Armando Curcio Editore, un evento organizzato dall’associazione Gutta.
“Eva e la Minestra del Paradiso” si è rivelata una pièce con un messinscena intrigante, che intreccia musiche classiche e contemporanee, attori, attrici, personaggi reali e surreali, tamburi e pianoforte, effetti sonori, video, videografici e danzatori, tutti incarnati da artisti del territorio.
Antonella Pagano, residente da diversi anni nella capitale, ha raccontato il suo spettacolo presentato per la prima volta proprio nella sua città di origine: “E’ una pièce godibile che mi vede nelle vesti di me stessa, autrice, ed anche in quelle di Paolina, coprotagonistanarrante le speciali ricette che ho indagato negli anni.
La tessitura drammaturgica -in prosa poetica-cattura l’attore lucano Giuseppe Ranoia nelle vesti del nobile Venceslao Storm, il Capocomico che ha ereditato il teatro in cui si esibisce la Paolina e che Lui dirige nel rispetto della nobiltà dell’arte teatrale, della nobiltà della Lingua italiana e delle ascendenze blasonate inscritte nel suo albero genealogico.
Quindi la Sacerdotessa, Carla Latorre, altro intrigante personaggio che stigmatizza la ritualità del cibo nella storia, nella geografia e nella filosofia, anche religiosa.
Di fatto, il vero protagonista della storia è il cibo, vero, metaforico e simbolico. Cibo com’è stato preparato nelle ere, cibo realtà economica e antropologica di alto profilo in ispecie nella nostra nazione, cibo dei letterati, cibo dei riti e dei rituali, insomma cibo nell’originale gioco di ricette che fin nel nome hanno il che di teatrale e di intrigante, già presente nella scrittura”.
La musica neamplifica i significati e li decora. Al pianoforte Daniela Brandi, ai tamburi “I Locantori” con Rino e Piernicola Locantore. Il Demiurgo, colui che muove i fili del destino, è incarnato dal Maestro Scultore Antonio Contangelo Passione e trasporto dai danzatori di Materatango di Franco Aresta.
Ospiti d’onore Loredana Paolicelli al pianoforte, in “Farsi nuovi” e il Soprano Maria Maddalena Notaristefano nell’aria “Amar la vita è follia”.
Il simbolico rito di passaggio del testimone alla giovane generazione vede la giovanissima Adriana Cosmo con la sinossi dell’Opera, nel suo battesimo teatrale.
Nell’oggi iperererotizzato ed espoliato dell’eleganza il libro e la pièce puntano alla sublimità dell’Eros quale forza creatrice; la mia azione pedagogica, iniziata anni addietro nella dimora storica di Annarosa Bernardini con Januarius, continua oggi con Eva e la minestra del paradiso al Teatro Guerrieri insieme a tanti artisti di questa terra che non ha mai smesso di parlare al mondo”.
E al termine dello spettacolo una degustazione offerta da Slow Food Matera, rappresentata sul palco dal presidente Francesco Linzalone.
La fotogallery dello spettacolo (foto www.SassiLive.it)