La situazione di emergenza idrica che si è determinata a Senise, i numerosi dissesti lungo la SP 4 che collega la Valle del Mercure con la A2 con nuove frane nel territorio di Rotonda, lo smottamento provocato a Francavilla dall’allagamento causato dal torrente San Nicola, i diffusi dissesti segnalati nel territorio di Viggianello e a Castelluccio Inferiore sono la conferma della fragilità dell’area sud della provincia di Potenza che necessita di interventi di emergenza da coordinare attraverso un tavolo tecnico con la presenza di Regione, Provincia, Comuni interessati, Anas e Acquedotto Lucano. Lo afferma la consigliere della Provincia di Potenza Giovanna Di Sanzo. In particolare a Senise nonostante l’impegno di Aql ed Amministrazione Comunale per garantire l’approvvigionamento idrico ai cittadini – aggiunge – non può che preoccupare la previsione dei tempi (almeno tre settimane) per portare a termine quella che i tecnici definiscono soluzione definitiva. Non si sottovalutino le esigenze delle attività commerciali e produttive già penalizzate e delle scuole che hanno dovuto interrompere le lezioni. Diventa perciò necessario uno sforzo maggiore da parte di tutti gli enti istituzionali e pubblici che hanno competenze anche attraversi organi e strutture nazionali dei Ministeri interessati e della Protezione Civile Nazionale per non lasciare soli i sindaci a fronteggiare la straordinaria situazione. Ma dopo questi nuovi eventi calamitosi – dice Di Sanzo – non dobbiamo più “riconcorrere” le emergenze e avviare la definizione di un piano straordinario per quest’area della regione particolarmente vulnerabile. I fondi del Pnrr e della nuova programmazione europea 2023-2027 sono la nuova opportunità per reperire i finanziamenti necessari.