Dopo le inchieste di Henry John Woodcock la città di Potenza si fa pubblicità (negativa) in tutto il mondo anche per il calcio sporco del presidente Giuseppe Postiglione e dei suoi fedeli collaboratori che hanno favorito in questi mesi il suo modo vergognoso comportamento in merito a tutte i reati contestati. Dalle scommesse sulle partite truccate alla violenza nei confronti dei giocatori avversari come quella riservata al Gallipoli.
LO SCANDALO DELLE SCOMMESSE SULLE PARTITE TRUCCATE
In giornata, a distanza di quarantotto ore dagli arresti sono scattati gli interrogatori per Giuseppe Postiglione, padrone del Potenza calcio, e gli altri otto “personaggi” coinvolti nell’ambito dell’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Oltre a Postiglione (tra l’altro colpito da una recente inibizione sancitagli dalla Giustizia Sportiva per avere falsificato la firma del suo ex allenatore, Carmine Gautieri, sulle quietanze liberatorie per attestarne l’avvenuto pagamento dell’ingaggio necessario ad iscriversi al torneo) sono in stato di reclusione: Pasquale Giuzio (vice presidente del club), Antonio Cossidente (già condannato per associazione mafiosa nel processo “Basilischi”), Aldo Fanizzi, Alessandro e Michele Scavone, Luca Evangelisti, Cesare Montesano e Ettore Todaro.
In giornata, presso il Tribunale di Potenza, sono stati ascoltati tutti. Ai fini della giustizia sportiva il procuratore federale Palazzi è già in possesso degli atti della Procura potentina. In proposito preminente risulta il ruolo di Luca Evangelisti, che nelle intercettazioni viene denominato “Capa di bomba”. L’attuale dirigente del Vasto, che consegnò 150 mila euro per agevolare la vittoria della Salernitana in a Potenza nel torneo di C1 2007-08 (Postiglione ottenne l’esclusione dalla squadra di tre giocatori inamovibili mandando su tutte le furie il tecnico Arleo, che si dimise), potrebbe svelare il nome di chi gli fornì la cospicua cifra che servì a rendere più agevole la promozione in B dei campani con quel blitz nello stadio Viviani. In pratica, potrebbe indicare i mandanti della combine, anche perché non reggerebbe l’ipotesi (già insinuatasi dopo l’arresto) d’una vendetta dello stesso Evangelisti che, ad inizio torneo 2007-2008, era stato esonerato dall’incarico di d.s. del Taranto (squadra anch’essa in corsa per la promozione).
Le indagini del comando provinciale dei Carabinieri di Potenza del Colonnello Pagano, e coordinate dal Capitano Milone, non sono finite, ma proseguono sul filone della frode sportiva e in stretto collegamento con la Procura Federale di Palazzi. Non a caso gli inquirenti hanno ascoltato l’attuale tecnico del Potenza, Eziolino Capuano (ingaggiato in estate, esonerato alcune gare fa per poi essere richiamato dallo stesso Postiglione), che ha ammesso di sospettare ancora la possibilità che Postiglione tramasse per pilotare il risultato delle gare sulle quali scommettere a colpo sicuro. Entrano, quindi, nel mirino anche partite del torneo di Prima Divisione in corso (tra le osservate speciali parrebbe quella del Potenza con il Real Marcianise).
Per quanto riguarda le partite del campionato precedente, la stagione di C1 2008-2009, la procura di Potenza sospetta che gli indagati abbiano incassato circa 400mila euro attraverso delle scommesse clandestine su otto incontri truccati. Le partite in questione sarebbero Perugia-Potenza; Arezzo-Massese; Taranto-Sangiovannese; Ravenna-Lecce; Gallipoli-Crotone; Pescara-Pistoiese; Massese-Taranto; Sanbenedettese-Potenza. Sotto la lente d’ingrandimento anche Taranto-Spal. Accanto all’illecito sportivo si affianca la “gestione mafiosa della società sportiva”, accusa mossa dal giudice Rocco Pavese ed esplicitata in 130 pagine. Appalti truccati, usura, gestione illegale dei videopoker e collusioni con la politica per aggiudicarsi fondi europei necessari per la costruzione del nuovo stadio del Potenza: erano queste le principali attività illecite del boss Antonio Cossidente, personaggio di primo piano del clan lucano dei Basilischi. Organizzazione criminale nata nel 1994 a Potenza, estese la sua influenza in tutta la regione Basilicata. Nel 1999 furono catturare tutti i maggior esponenti del clan, ma i Basilischi hanno mantenuto la propria influenza nelle zone del materano, la Val d’Agri e del melfese, attraverso la protezione della n’drangheta.
Al vaglio degli inquirenti c’è anche Potenza-Gallipoli (gara che il Potenza doveva vincere per forza in modo da ottenere la permanenza in serie C1). Denunciati l’episodio degli spogliatoi del Viviani che sarebbe stato sporcato prima dell’inizio della gara dal vice soprintendente della Polizia di Stato Marino Ianni, presente allo stadio in qualità di dirigente accompagnatore del Potenza Calcio, il danneggiamento nella notte tra il 5 e il 6 aprile dell’autobus che aveva trasportato la squadra a Potenza e l’aggressione ai giocatori salentini in albergo. La gara terminò 3-2 per il Potenza. L’associazione a delinquere finalizzata alle frodi nelle competizioni sportive, messa su dal presidente del Potenza Giuseppe Postiglione, aveva l’obiettivo di minacciare dirigenti e calciatori per determinare l’andamento di alcune partite della serie B e della Lega Pro.
APPALTO PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO STADIO DEL POTENZA CALCIO.
Ultimo capitolo riguarda la connivenza con la politica ed il reperimento di fondi per la costruzione del nuovo impianto sportivo della società potentina. Il consigliere regionale in quota Popolari uniti Luigi Scaglione sarebbe stato il collettore tra il clan mafioso dei Basilischi e l’ente deputato all’assegnazione degli appalti pubblici e lo sblocco dei fondi europei per il nuovo stadio.
Il Potenza calcio, alla luce dell’inchiesta, rischia ora la radiazione.
ARLEO COME ORONZO CANA’, POSTIGLIONE COME IL PRESIDENTE BORLOTTI…
nteressante anche le dichiarazioni dell’ex tecnico del Potenza Pasquale Arleo in merito alla gara Potenza-Salernitana venduta da Postiglione per 150 mila euro dopo aver imposto al tecnico l’esclusione di tre titolari: “Andai via per onestà intellettuale, non potevo assolutamente scendere a compromessi, schierando una formazione non decisa da me, ma da altri, passo per il capro espiatorio di una vicenda complicata, quando poi non ho fatto altro che difendere il mio ruolo di allenatore e la dignità della mia persona. Era assurda l’esclusione di De Cesare, Cuomo e Cammarota, che in quel momento tra l’altro attraversavano un momento di forma eccezionale. Proprio non riuscivo a farmene una ragione seppur Postiglione continuava a dire che li voleva fuori perché erano di Salerno. Semplicemente illogico, e dopo il mio allontanamento, ho dovuto sostenere anche grosse spese legali per difendermi non so da cosa”. Ritornando alla viglia di quel Potenza-Salernitana, Arleo, l’aveva capito ancor prima che il presidente, la mattina del 20 aprile, si fiondasse in albergo per depennare dalla lista dei convocati De Cesare, Cuomo e Cammarota,”L’intera settimana fu travagliata.-continua il tecnico- La tensione si tagliava a fette tra voci che si rincorrevano e destabilizzavano l’armonia del gruppo alla vigilia di una sfida determinante per la nostra salvezza. Fiutai fin dal martedì che qualcosa non andava ed a poche ore dall’inizio della gara ne ebbi la conferma». Probabilmente Arleo sarà convocato da Palazzi quando la Procura Federale riaprirà il fascicolo di Potenza-Salernitana e non farà altro che confermare il suo rapporto conflittuale con Postiglione”. Arleo mi ricorda in questo episodio Oronzò Canà nel film “L’allenatore nel pallone” interpretato da Lino Banfi. In questo caso il presidente Borlotti chiedeva a Canà di perdere la partita per garantire la retrocessione della Longobarda dalla massima serie, nel caso di Arleo invece bisognava perdere perchè così vinceva solo Postiglione.
Ma chi è Giuseppe Postiglione? Figlio dell’editore potentino Bonaventura Postiglione, titolare di Radio Potenza Centrale e Telecento e già protagonista a Matera in occasione di un paio di comizi affollatissimi in piazza Vittorio Veneto per le regionali 2002 grazie alla presenza dei candidati materani Giuseppe Paradiso e Girolamo Lacertosa, nell’inchiesta in corso viene definito dai magistrati “una mente diabolica e astuta”. A soli 27 anni, il più giovane patron di una squadra di calcio italiana sale alla ribalta della cronaca calcistica italiana come il primo presidente ad aver introdotto in questo sport il “terzo tempo”, che solitamente viene celebrato al termine delle partite di rugby. Nulla a che vedere con le minacce che Postiglione avrebbe rivolto al Gallipoli, per aggiudicarsi una partita a tavolino. Le intimidazioni sarebbero state rivolte anche a vari giocatori e dirigenti. Al portiere della Juve Stabia sono arrivati due sms nei quali il presidente del Potenza concordava con l’estremo difensore i soldi da ricavare grazie ad una scommessa clandestina. Le minacce erano rivolte anche all’ex direttore sportivo del Potenza, Rocco Quaratino, in seguito alle quali fu costretto a rassegnare le dimissioni. La strategia del clan mafioso agiva in collaborazione con il vertice della società lucana. Eventuali proteste dei tifosi venivano stroncate sul nascere dall’organizzazione criminale.
L’INCHIESTA E’ PARTITA DALLE CONFIDENZE AI MAGISTRATI DI ANTONIO LOPIANO E ANTONIO DE ANGELIS.
Entrambi sono stati estromessi dalle manovre del presunto clan guidato da Postiglione e così hanno rilasciato queste testimonianze che riportiamo in basso.
Dichiarazioni di Antonio Lopiano.
I rese da Lopiano Antonio: ( … ) omissis ( … ) però io purtroppo essendo tesserato Potenza
Calcio non potevo entrare nell’agenzia ( … ) omissis (…) allora questo che andava a scommettere
comunque era sempre il signor De Angelis, io aspettavo con il presidente fuori. Lui entrava, poi quando andavamo a prenderei soldi, le vincite,entrava sempre il signor De Angelis, noi aspettavamo ovviamente fuori. L’unica persona che purtroppo non era tesserato con il Potenza calcio era De Angelis, quindi … e lui comunque poteva fare le scommesseperché farle(…) omissis(…) diciamo nelmomento incui ho lasciato il settore giovanile di cui facevo parte, continuamente, tutte le domeniche faceva scommesse (…) omissis ( … ) ma … gli ultimi due mesi che io … cioè gli ultimi due mesi del campionato(…) omissis (…) diciamo da maggio/giugno fino alla fine del campionato ( … ) omissis ( …) si, giocava tanto! Investiva tanto, soldi dati in mano a De Angelis, 5.000,00 – 10.000,00 – 15.000,00 … investiva! Biglietti fatti in varie agenzie perché in un’agenzia sola non potevanofarle, a Giulianova…Alba…Snai…e via dicendo, tutte
queste giocate fatte in varie agenzie ( …) omissis ( …) a Potenza sì, però a Potenza le ha fatte De Angelis la
prima volta non ero presente, poi la seconda volta comunque siamo andati, a casa sua ci ha fatto giocare una scommessa sulla partita …. Atalanta contro Livorno, ci ha fatto giocare 5.000,00 ( cinquemila/00 ) eurosul Livornohaperso( …) omissis (…) lui cifaceva
testa a questa persona. Tanto è vero che comunqueparlava con “capa di bomba”, ha comprato tre/quattro telefoni con tre/quattro schede diverse che le buttava pur di parlare con……. Messaggi con “capa di bomba”, poi si incontravano, noi
facevamo sempre come autisti ( …) omissis ( … ) questa era la persona che comunque gli dava indicazioni e partite. Addirittura siamo andati una volta a Ravenna, Ravenna lui chiama a Ravenna, ci fa fare gli accrediti in tribuna centrale per Postiglione, De Angelis ed io, partita Ravenna contro Lecce, scommessa sul Lecce, Lecce vincente, lui lo hapreso( …) omissis ( …), una volta sola è andatamale, questapartita con la … comunque ( inc. ) la Sambenedettese con laMassese, là non lo ha preso il biglietto ed in più il Livorno con l’Atalanta, ci ha dato a noi 5.000,00 ( cinquemila/00 ) euro, siamo andati a casa a prendere 5.000,00 euro ( … ) omissis (…) se ricordo
bene comunque la partita Livorno contro Atalanta, comunque ci sono state delle indagini sopra, hanno squalificato anche tutti i giocatori, proprio per questa partita che stiamo parlando, comunque qualcosa realmente c’era ( …) omissis ( …)
Dichiarazioni di Antonio, detto Tonino, De Angelis
( … ) omissis (…) comincia a chiedermi di accompagnarlo a Roma …. in varie città …Salerno, insomma si intensifica un po’ il rapporto d’amicizia, e qui …… e insieme anche al signor Lopiano eravamo un trio insomma, che stavamo sempre insieme, stavamo sempre insieme, insomma, sta per finire il campionato, mancano, quattro, cinque giornate, lui lo sache io …. sono un …. a me piace giocarle
al … al calcio … calcio relativamente … ( … ) omissis ( … ) tutto quanto lui sapeva di questa …de, del fattocheio poi capissitantodiscommesse, perché voglio dire, … si affidava molto sul fatto che io capissi di
calcio, sul fatto che potessi entrare nelleagenzie scommesse,perché lui come presidente ( … ) omissis ( … )
praticamente non poteva entrare. E’ comincia a…a chiedermi, se, quanto lopagano ilPotenza, che…quanto è quotata quella squadra, insomma, mi comincia a … insomma a tastare un po’ il polso per vedere, insomma, come reagissi alla cosa, ho detto, ma sì, è comincia a farmi le prime proposte per fare qualchescommessa(…) omissis ( .. ) io gliele faccio tranquillamente, gliele faccio tranquillamente,
che per altro io, benissimo potevo entrare, poi, capivo che il modo di, di pormi, appunto la, la, la richiesta, nascondeva un sottile ricatto, cioè l’imbarazzo mio era quello, dice ma si, perché gli devo dire di no, ho il lavoro, ho mio figlio nel Potenza Calcio, capisce che voglio dire? ( … ) omissis ( … ) stavo facendo una cosa a lui, per piacere, per … non potevo dirgli di
no, e di là ho cominciato a fare le …. le prime scommesse, e si partiva in continuazione, si andava a Roma, si andava a Giulianova, si andava a Metaponto, incontri che lui faceva con dirigenti calcistici, chiaramente io a questi incontri non assistevo in prima persona
ai loro discorsi, rimanevo in macchina, rimanevo in macchina e…, però capivo! E’ ovvio che il senso dei loro incontri, io il concetto
l’avevo ben chiaro in mente, anche perché poi lui, dopo in macchina mi raccontava tutto, man mano si…. si confidava sempre di più con
me, tra l’altro io ero l’autore di quello che… dovevamo fare le scommesse (…) omissis (…)e quindi… abbiamo cominciato a fare ste
scommesse. Siamo partiti per … per Giulianova, dove avevano l’albergo in occasione della partita Sambenedettese contro Potenza, e in quell’occasione, noi partivamo sempre due, tre giorni prima perché dovevamo fare, dovevamo fare ste scommesse ( … ) omissis ( …. ) lei deve sapere che un’agenzia di scommesse ha la facoltà di non farti giocare necessariamente la cifra che tu vuoi, allora che si
faceva ( …. ) omissis quindi si scommetteva 1000 euro là, 2000 euro là ( …. ) omissis io mò delle fotocopie, che riguardavano una unica agenzia di Alba Adriatica.
IL COMMENTO SULL’INCHIESTA CHE HA TRAVOLTO IL POTENZA DI POSTIGLIONE DEL PRESIDENTE DELLA LEGA PRO MARIO MACALLI.
Il presidente della Lega Pro Mario Macalli, ha esternato con forza tutto il suo malumore per quanto sta accadendo nel capoluogo lucano. Il terremoto giudiziario che ha colpito il Potenza, formazione di Prima Divisione, e coinvolto altre otto società dello stesso campionato (Ie indagini si stanno sempre più allargando e arricchendosi di ulteriori tasselli) ha creato grande rammarico e imbarazzo negli ambienti della Lega. «Ma sia chiaro – ha attaccato il presidente Macalli – che il calcio italiano anche ai nostri livelli è al 99,99 per cento un calcio pulito. Su novanta squadra che partecipano ai nostri tornei al momento solo sei o sette sono quelle attualmente attenzionate dalla giustizia ordinaria e sportiva». Tra queste c’è il Potenza che sembra essere la più coinvolta dopo l’arresto del Presidente Postiglione. «La situazione sembra molto grave – ha sottolineato Macalli – almeno da quanto si legge sui giornali o si sente dagli altri mezzi di comunicazione. Lasciamo fare alla giustizia il suo corso. L’augurio è che i magistrati possano lavorare con serenità e tutti i colpevoli puniti in modo esemplare. Non si può pensare di sporcare il mondo del calcio e sperare di rimanere impuniti sia sotto l’aspetto della giustizia ordinaria che in quella sportiva». Macalli non vuole siano fatti sconti «chi ha sbagliato deve pagare». Su Potenza-Salernitana, match chiave di questa nuova inchiesta il presidente ha una sua idea precisa. «Se avessero punito i colpevoli al momento giusto (Macalli si riferisce al processo che ha assolto la Salernitana e sanzionato con tre punti di penalizzazione il Potenza, ndr) probabilmente oggi non staremo a parlare di queste cose. Ho grande fiducia nel lavoro della Procura Federale e in Stefano Palazzi. Sono convinto che già in passato aveva fatto un ottimo lavoro, facendo emergere situazioni di estrema gravità che qualcuno poi non haconcretizzato con la giusta punizione. Dispiace per i tifosi ma nel calcio esistono delle regole che non possono essere disattese».
RADIATELI
UN SALUTO A TUTTI I LETTORI DI SASSILIVE! A QUESTO ARTICOLO ANDREBBE AGGIUNTA QUESTA FANTASTICA CRONOLOGIA:
anni novanta: la mitica era di D’Onofrio con vari scandali di fatture false e partite vendute terminati con il fallimento del Potenza S.C.
Dieci anni dopo dopo D’Onofrio tornerà nella società rossoblù come se nulla fosse.
anni duemila: la mitica era di Bardi con tanto di sconfitte a Villa D’Agri e Locorotondo e interminabili contestazioni. Bardi, avvocato potentino, finirà qualche anno dopo sulle prime pagine dei giornali per il primo di una serie di scandali che porterà la città alle cronache nazionali. Mitico lo striscione dei Viking [i]Bardi è Mangiafuoco e voi i burattini[/i].
2002-03: Entrambe le squadre del “capoluogo” ai play-out. L’FC Potenza si salva tra le polemiche contro l’Ariano Irpino. Nella gara di ritorno i giocatori campani vengono aggrediti prima,durante e dopo la partita e i rossoblù ribaltano la sconfitta dell’andata.
L’ASC inizialmente qualificato per i play-off viene penalizzato per illecito sportivo e disputa i play-out contro l’Ostuni.
2003-04: La stagione del vergognoso cambio di squadra. Dopo aver accusato noi di essere passati dalla Polisportiva di Tafuni al Materasassi di Ripoli (tralasciando vigliaccamente il fatto che la prima si trovava in SERIE D e la seconda in PRIMA CATEGORIA), i cugini di montagna passano dal retrocesso FC Potenza all’ASC, squadra contro cui gufavano fino a pochi mesi prima. Tutti i gruppi della Curva Ovest tranne uno si vendono alla nuova società pur di fare la C2.
Per mascherare l’infamia si inventano una grottesca “fusione” ma in realtà l’FC Potenza disputa regolarmente il campionato di Prima Categoria.
2004-05: squalifica del campo dopo la partita contro il Melfi. Dicono sempre di essere superiori ai melfitani ma poi quando li vedono non resistono dal combinare guai.
2007-08: partita venduta ai rivali della Salernitana.
2009-10: probabile radiazione grazie al gangster cicciobello-Postiglione.
[size=medium]AH, QUESTI POTENTINI… SE NON CI FOSSERO ANDREBBERO INVENTATI!!![/size] :woohoo:
Tu sei giovane ed hai citato gli episodi degli ultimi 15 anni, ma anche andando indietro nel tempo i cuginastri non hanno mai brillato per DIGNITA’ SPORTIVA, ne cito solo alcuni a casaccio.
1. Derby dell’83-84, 1-0 per noi sul campo (gol di Apuzzo?), sceneggiata di D’Astoli con una monetina e vittoria a tavolino per loro.
2. Serie D 87-88, ripescati in C2 dopo aver terminato il campionato al QUINTO (o sesto?) posto… (passava solo la prima e non esistevano play-off)
3. Campionato di C2 91-92, numerose partite accomodate, chiedete pure agli amici di Trani come il Potenza vinse quel campionato proprio ai danni del Trani.
4. Spareggio salvezza Potenza-Casarano, meglio tacere per rispetto ai defunti…
E’ questione di STILE…
Per curiosità, chi sarebbero i defunti?
Per correttezza visto che hai citato lo spareggio di Foggia, ora dovresti dirci cosa successe.
Noi poveri ventiseienni vorremmo saperlo!
😆 😆 😆 😆
P.s.
aggiungerei lo striscione, accompagnato da cori “Tafuni Sindaco” quando la polisportiva giocò quell’infamante stagione di serie D con la juniores, visto che loro negano di avere goduto delle nostre disgrazie, quando in realtà non è così.
io spero che se esita una giustizia sportiva il potenza calcio deve “pagare”(potentììì nn fraindendete questa parola all’uso vostro)!!!!che schifo!!!!Macalli nn deve pensare due volte a radiarli!!!POTENZA DA VERGOGNA REGIONALE A VERGOGNA NAZIONALE!!!cmq un grazie va al redattore di sassilive MICHELE CAPOLUPO PER AVERCI DATO QUESTO GRANDE SITO,DOVE POSSIAMO CONFRONTARCI CON LE NOSTRE IDEOLOGIE,ANCORA GRAZIE REDATTORE!! B)
ke goduria se veniamo ripescati proprio a scapito dei potentini,ke goduria sarà vedere il tg3 e sentire ke parlano prima di noi,poi del melfi e poi del potenza…
In questi commenti si fa un po’ di confusione tra POTENTINI o POTENZA e DIRIGENTI DELLA SQUADRA DEL POTENZA.
Non credo che i potentini e potenza tutta siano dei delinquenti truffaldini.
Penso invece che i nostri cuginetti dalla “GIUSTISSIMA” cresta alta sono stati fregati da qualche furbastro.
Anche Matera ha subito radiazioni e retrocessioni e non mi sono per niente vergognato perche’ da sportivo non c’entravo niente con il marcio.
Nutro un divertimento/godimento sfrenato nel vedere i cugini PERDERE SUL CAMPO, ESSERE RETROCESSI PER VIA DI SCONFITTE SUL CAMPO e non grazie al colpo di spugna di un giudice che pulisce via il marcio….
Chi spera nella radiazione … mah … non ho parole.
Spero solo di ritrovarceli nella nostra serie, qualunque essa sia. Non vedo l’ora di leggere i loro accademici striscioni.
Cia’
x quanto mi riguarda abbatterei con una gru quella specie di stadio ke hanno e oltre a sperare in una radiazione,spero in una squalifica di diverse anni.. (anke x sempre) nella partecipare a campionati professionistici! Roba ke x vedere na partita devono venire a vedersela qui e magari essere costretti a colpi di cinghiate nei denti a tifare matera! 😀
E chi si ricorda di quello spareggio tra Pro Matera e Invicta Potenza al XXI Settembre (credo fosse il 1987)?Nell’occasione, non so perchè, noi eravamo in curva ed eravamo tutti rossoneri (i colori del ProMatera) e loro in gradinata (non dimenticherò mai quell’idiota con la parrucca gialla da pagliaccio). Bè, vincemmo sul campo, ma perdemmo a a tavolino perchè il portiere potentino Stenta stramazzò al suolo dopo che un petardo lanciato dalla curva era scoppiato ad almeno due metri da lui…
MA SIETE IMPAZZITI? continuate a chiamarli “cugini”, cuginetti”, cuginastri!!!.Se non la smettete vedro come fare per farvi cambiare la cittadinanza a tutti.Io, per fortuna, SONO MATERANOOOO, ed i miei cugini, lo ripeto sono gente perbene! Quelli, i…come si chiamano potentini?…sono solo delle “cose inanimate senza senso! Ma o cacchio, :woohoo: ..che succedde?..ma….nooo ancora .. :0 mi sta tornando ancora…..porca put….sto godendo di nuovoooo.. 😆 .sono giorni…aiuto chiamate un dottoreeeeee…. :woohoo: .godo in continuazioneeee….una incontinenza di orgasmi antipotentiniiiiiiiiiiii……godooooooooooooooooooo 😀 😀 😀
sunday se noi eravamo nella posizione in cui si trovano i cugini impotenzini sicuramente nn avrebbero speso le parole che hai scritto tu,quindi nn fatevi problemi inutili.il “problema” di noi materani è l’essere troppo buoni nei confronti di chi rema contro questa città….basta,anche se la colpa nn è dei tifosi cog/lions sono contentissimo lo stesso!!!gli impotenzini nn contano nulla,sono il marcio di questa regione e basta!!!!come godoooooooooo!!!!
POTENZINI
DA VERGOGNA REGIONALE A VERGOGNA NAZIONALE!!!E VOI SARESTE UN CAPOLUOGO?????Ma va……… :X
L’allenatore del Casarano era praticamente già l’allenatore del Potenza dell’anno successivo… e ho detto tutto…
Intanto hanno gioito, eccome se hanno gioito, delle loro numerose vittorie sporche, ed è giusto che restituiscano tutto il maltolto e ripartano da dove sarebbero ripartiti se avessero giocato pulito.
Quanto alla radiazione, no spero anch’io che li mettano nella nostra stessa categoria (quindi che li retrocedano in C2… :whistle: )
No drunkard, lo spareggio (per la promozione in interregionale) fu a Trani e vinse l’EdilPotenza 1-0 (la famosa partita dei culi da fuori…), quella era la gara di ritorno di campionato (sempre dello stesso anno, 1987) ed alla fine fu confermato il risultato sul campo (1-0 per il Pro Matera) anche se tentarono in tutti i modi pure lì di fare i furbi, ma quella volta non ci riuscirono (la cosa era troppo sporca persino per loro…).
Poi onestamente detto tra noi quella fu secondo me una brutta pagina proprio per noi, che seguimmo con tanto di striscione i colori rossoneri del Pro Matera solo perchè giocava contro l’Edil Potenza invece di seguire il Matera che lottava per salvarsi in C2. E’ vero che era una ghiotta occasione per rivedere i potentini a Matera dopo anni di loro “diserzione”, e che tra l’altro pensavano di poter spadroneggiare solo perchè giocavano contro la seconda squadra di Matera (li misero pure in gradinata…), ma la propria squadra non si dovrebbe abbandonarla MAI e per nessuna ragione…
Va bè, il nome lo dico io: era la buonanima di Marcello Pasquino, uno dei più grandi allenatori visti a Matera. Però, però…ci tradì: il famoso aeroplanino nel derby a Potenza non si può dimenticare! L’anno dopo però gli servimmo il conto: venne a Matera con il Castrovillari, andammo in svantaggio ma poi vincemmo per 2-1 con goal decisivo di Luca Landonio (che gran giocatore, come ci servirebbe ora uno così…) e tutta la grAdinata a mimare l’aeroplano e a cantare “FAI L’AEROPLANO, PASQUINO FAI L’AEROPLANO!”
Grazie per le precisazioni Furia, in realtà mi aspettavo una tua risposta. E’ passato tanto tempo da allora e i ricordi erano un pò sfumati. Però che bella quella strana domenica in curva, per giunta tappezzata di rossonero. Quella cinquantina di montanari se la videro brutta e tornarono a casa molto tardi quel giorno…
Avevo immaginato che quell’allenatore c’entrasse in qualche modo, ma non sapevo che prima del pz avesse allenato il casarano, d’altronde dovevo immaginarlo visto che Bruno il portiere quando tornò a Matera proveniva proprio da quella squadra.
Va beh … il tuo e’ il solito commento qualunquista di chi pensa che a potenza sono tutti cretini e sono il marcio della regione (per fortuna ti sbagli!)
… e di chi guarda sempre l’orticello dell’altro perche’ (ed e’ la verita’) e’ sempre piu’ verde. Ce ne dobbiamo fare una ragione, stiamo qui a ragionare perche’ per anni abbiamo mangiato peperoncino con le conseguenti bruciature anali … e ora ci prendiamo la nostra rivincita (peccato non e’ sul campo).
Ha ragione Furia quando dice che la societa’ sportiva ha sbagliato e deve pagare. Sportivamente non capisco la nostra gioia. La capisco solo dal punto di vista delle bruciature di cui sopra… e speriamo ce li mettano nella nostra serie….
bye
Già, lo spareggio di Trani! Io non c’ero quel giorno ma ricordo bene cosa successe. Ai montanari era stata data la gradinata, ai nostri la tribuna. Ma vi rimasero dietro fino all’ingresso in campo dei giocatori e mentre già dall’altra parte si levava il coro “DOVE SONO GLI ULTRA'” entrarono tutti insieme in tribuna e, come ha ricordato Furia, mostrarono il sedere ai potentini di fronte, che intanto si erano ammutoliti. Ah che bei tempi quelli!
sunday,allora nn hai capito nulla!!!!!vabbè ognuno la pensa come vuole.