A seguito dell’ultima mareggiata che ha colpito Maratea si registra un intervento di Manuel Chiappetta di Imprese di pesca Maratea, Biagio Salerno di Consorzio Turistico Maratea e Vincenzo Papaleo di Comitato Cittadino Castrocucco. Di seguito il testo integrale.
Se Maratea rimane indietro, rimane indietro la Basilicata, appello delle parti sociali alla Politica Regionale..
Non abbiamo investimenti per il turismo da anni, quale visione ha la Regione per il modello turistico di Maratea ? Qualcuno ci dia ascolto, sembra di parlare al vento.
Il tema della sicurezza degli ultimi giorni pone la questione della programmazione economica per la perla del Tirreno, nessuno si concentra sugli investimenti strutturali per il nostro territorio, da tempo non si ha più una visione sul futuro della nostra economia.
Costruire e sostenere il modello turistico di un territorio significa massimo ascolto della voce degli imprenditori, massima attenzione per le vocazioni sociali economiche delle comunità e soprattutto volontà politica per la crescita.
Come può la Regione Basilicata parlare di sviluppo turistico se Maratea non ha le stesse attenzioni di Matera? Come può la politica Regionale non programmare sinergicamente la difesa e lo sviluppo delle aree costiere ioniche e tirreniche?
Chiappetta: Il porto di Maratea è l’unica infrastruttura costiera Statale della Basilicata, la competenza gestionale è completamente Regionale, la manutenzione ordinaria e la programmazione degli interventi strutturali sono demandati, per legge, alla Regione. Nonostante questo viviamo il più totale disinteresse, le difese strutturali dei moli principali sono ormai insufficienti, le strutture ricettive diportistiche sono al collasso, l’incertezza in materia di concessioni demaniali dei pontili ha determinato il totale disinteresse, dei concessionari attuali, verso gli investimenti. Urge un tavolo di programmazione degli interventi di somma urgenza e la presa d’atto politica che è ormai il tempo per la creazione dell’ “Ente Porto di Maratea”.
Salerno: è impossibile fare turismo in questo modo, non abbiamo più strumenti per supportare i nostri investimenti, abbiamo bisogno di ascolto. I nostri sacrifici non bastano, le istituzioni devono ascoltarci e programmare insieme a noi gli investimenti per lo sviluppo turistico. Nessuno può pensare di improvvisarsi il nostro è un settore particolare, dove nulla viene mietuto se non opportunamente coltivato. Basta un attimo e decenni di investimenti vengono vanificati, nel panorama turistico Regionale dobbiamo tornare centrali. Bardi deve ascoltare la voce degli imprenditori, priorità assoluta va data agli investimenti per ripristinare la viabilità ordinaria, immediatamente un piano di rilancio di promozione turistica che contrasti la crisi che si sta prefigurando all’orizzonte.
Papaleo: la frazione di Castrocucco ha sempre subito la distanza con Maratea, ora però la sopravvivenza stessa del rapporto con le comunità delle altre frazioni è a rischio, abbiamo ascoltato solo promesse ora abbiamo bisogno di certezze, lo stato di calamità naturale deve diventare realtà, l’abitato di Castrocucco non può vivere tra ordinanze di sgombero e pericolo alluvione, subito lo stanziamento delle risorse economiche speciali per il ripristino della viabilità della SS18 e per la messa in sicurezza del costone e del monte Serra.