“Come Organizzazione Sindacale rappresentativa sul piano nazionale del Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria dobbiamo prendere atto, nostro malgrado, che a tre mesi dalla nomina quale Ministro della Giustizia il dott. Carlo Nordio ancora non conosce, o forse ignora del tutto, che le donne e gli uomini preposti alla sua diretta tutela fanno parte di un Corpo di Polizia dello Stato denominato ‘Corpo di Polizia penitenziaria’ i cui appartenenti, al pari delle Forze dell’ordine, sono Agenti e Ufficiali di Polizia Giudiziaria, Agenti e sostituti Ufficiali di Pubblica Sicurezza e persino Agenti di Polizia Stradale”. E’ quanto si legge in una nota dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) a firma del segretario generale Leo Beneduci.
“Purtroppo, non per la prima volta – prosegue il sindacalista – ci è capitato di ascoltare il Ministro NORDIO riferirsi ai Poliziotti Penitenziari con termini quali “guardie penitenziarie” o “guardie carcerarie” che, oltre che impropri ed inadeguati, purtroppo seguono la falsa riga dei facili ed irrisori luoghi comuni voluti da chi dimentica che l’attribuzione della qualità di “Polizia” è frutto di immani sacrifici al servizio della Collettività resi nei decenni anche a prezzo della vita come i martiri del Corpo per mano della criminalità organizzata e politica dovrebbero invece rammentare.”.
“Addirittura, nell’ultimo intervento in Parlamento del Guardasigilli – indica ancora il leader dell’O.S.A.P.P. – la Polizia Penitenziaria (definita ‘guardie carcerarie’) risulta in completo e marginale secondo piano rispetto ai detenuti, di cui vanno sempre rispettati i diritti umani e fondamentali, ma che in questo momento sono tutt’altro che il soggetto ‘debole e dimenticato’ della disastrosa, oltreché eccessivamente onerosa, gestione del sistema penitenziario del Paese”
“Auspichiamo quindi che oltre ad un necessario ripensamento rispetto alla denominazione ed alle attribuzioni del Corpo – conclude Beneduci – il Guardasigilli Nordio offra alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria condizioni di considerazione e di rispetto del ruolo e della dignità troppo spesso dimenticati, anche attraverso la riorganizzazione delle dotazioni ed il potenziamento delle professionalità possedute”.
Condivido totalmente ogni singola parola espressa dal Segretario Leo Beneduci nei confronti dell,’attuale ministro della Giustizia.