E’ giunta al termine l’iniziativa che ha visto coinvolto l’IIS Pentasuglia e gli Istituti Comprensivi Bramante, Enrico Fermi, Giovanni Pascoli, e Torraca, tutti della città di Matera.
In equipe, docenti del Pentasuglia e delle scuole secondarie di primo grado, hanno tenuto lezioni ai ragazzi delle terze classi in procinto di iscriversi alla scuola secondaria di secondo grado.
Le lezioni si sono svolte sia nelle sedi degli Istituti comprensivi sia nei diversi laboratori disciplinari dell’Istituto Pentasuglia.
L’iniziativa ha riscosso l’unanime consenso dei ragazzi che attivamente e con interesse hanno seguito le lezioni sia teoriche che laboratoriali. Gli incontri si sono conclusi con un Context che ha mostrato la qualità delle competenze tecniche e scientifiche acquisite dalle ragazze e dai ragazzi.
Perché l’iniziativa?
Scienze, Tecnologia, Informatica e Matematica, in breve STEM, è la combinazione delle discipline che sono porta d’accesso alle professioni del futuro,dunque,fulcro per la formazione e la realizzazione professionale delle ragazze e dei ragazzi nei campi più innovativi delle moderne tecnologie emergenti.
L’acronimo STEM è stato coniato dalla National Academies of Science, Engineering, and Medicinequando, nel report Rising Above the Gathering Storm – Dominare la tempesta in arrivo -, denunciava il basso livello di conoscenze che caratterizzava gli studenti statunitensi rispetto alle materie strettamente legate all’innovazione e allo sviluppo economico del Paese.
Le ragazze e le STEM
Per retaggio culturale il mondo STEM si configura come uno spazio maschile. La società e la scuola tendono ad indirizzare le donne a professioni più “standard” e antiche ma, le ragazze, quando si avvicinano alle STEM, sono formidabili. Basti citareFabiola Gianotti laureata in fisica e direttrice generale del CERN di Ginevra, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, o Samantha Cristoforetti astronauta dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea ecomandante della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.
Nonostante ciò, deludenti sono le statistiche pubblicate da Microsoft, dall’ISTAT e dall’UNESCO riferite alle ragazze con competenze STEM. E’ necessario correggere il fatto perché, come in qualsiasi altro ambito, anche nel mondo della scienza e della tecnologia c’è senz’altro posto per le ragazze.
L’Unione Europea e le STEM
L’U.E. rileva lo stesso problema mentre il nostro Paese non è tra quelli emergenti.Dunque, fondi vengono stanziati per colmare il divario, si pensi al programma Next Generation E.U. e all’Italiano PNRR. La trasformazione tecnologica che sta investendo il nostro Paese e l’intera Europaè epocale. Esso dà vita a nuove professioni, completamente diverse dalle tradizionali e fornisce ai giovani la possibilità di carriera grazie alle conoscenze in Scienze, Tecnologia, Informatica e Matematica.
Un percorso di formazione in ambito STEM presenta un ventaglio ampissimo di possibili sbocchi occupazionali. Ben il 90% di tali professionisti trova un’occupazione del tutto soddisfacente e gratificate entro pochi mesi dal conseguimento del titolo di studio, se non addirittura prima del suo conseguimento.
Perché una carriera STEM?
Nel mondo digitale, il fabbisogno di tecnici di alto profilo aumenta esponenzialmentema i laureati STEM continuano a essere una minoranza. Nel nostro Paese sono il 24,5%, che scende al misero 15% se si considerano le sole laureate. Ne consegue la difficoltà che le imprese hanno nel trovare professionisti capaci di innovazione high Tech. Avere competenze STEM, sviluppa soft skill quali pensiero analitico, problem solving, team working, creatività e pensiero divergente,indispensabili per lavorare in ambienti high-tech e generare sia nuove idee sia nuove tecnologie per creare reddito e benessere.
L’apprendimento STEM comincia sin da piccoli
Si diceva che il nostro Paese sta affrontando epocali sfide tecnologiche che per essere vinte hanno bisogno di giovani con competenze STEM. Occorre dunque che tali competenze diventino, da subito, bagaglio di tutti senza distinzione di sesso. Il passo è fondamentale, così occorre cominciare sin da piccoli. Ecco perché la necessità dell’iniziativa.Proporre,alle soglie dell’adolescenza, anche con il gioco, l’approccio alle discipline di Scienze, Tecnologia, Informatica e Matematica sviluppa abilità logiche,curiosità e intelligenza creativa preludio di futuri professionisti nei settori ad alta tecnologia.