Gli impatti della transizione ecologica, digitale e tecnologica, sono stati al centro dell’attivo dei delegati Fiom Cgil Basilicata delle aziende metalmeccaniche di Potenza, che si è svolto alla presenza della segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita e con la partecipazione del segretario provinciale Cgil Potenza, Emanuele De Nicola. I lavoratori e le lavoratrici hanno espresso “preoccupazioni” sugli effetti della transizione e sul peggioramento delle condizioni di lavoro, di salute, sicurezza, salario e occupazione.
“È fondamentale governare tali processi in atto – ha detto Calamita – con politiche programmatiche a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori prevedendo strumenti straordinari, nuovi ammortizzatori sociali, programmi formativi per cogliere nuove opportunità e nuove figure professionali, inoltre prevedere la riduzione di orario per superare il gap occupazionale inevitabile a fronte delle nuove organizzazioni delle produzioni nelle grandi e piccole imprese”.
La Fiom ritiene “fondamentale aprire un tavolo con la Regione per affrontare il tema delle crisi aziendali del settore industriale, che attanagliano le aziende del territorio di Potenza, aziende del tradizionale, con poche prospettive e piani industriali incerti, che temono un impatto negativo sulle produttività e sulle prospettive occupazionali. La crisi e l’ effetto di una guerra che va necessariamente fermata, l’aumento delle materie prime e dei carburanti, la mancanza dei componenti, sono le cause principali che mettono a dura prova la sostenibilità produttiva dei siti.
Bisogna impedire che le multinazionali e le piccole imprese si organizzino con la logica della riduzione dei costi, anziché competere con produzioni innovative e di qualità. La politica regionale in concerto con il sindacato – ha aggiunto Calamita – dovrà prevedere la definizione di programmi e interventi di investimento, per percorsi formativi per le lavoratrici e i lavoratori, prevedere nuovi ammortizzatori sociali e recuperare l’inflazione che ha impattato in modo consistente sul salario”.
La Fiom Cgil ritiene inoltre “fondamentale una stagione di contrattazione di secondo livello, per evitare il dumping contrattuale, per contrattare un Pdr che possa recuperare l’inflazione e il caro vita, che confermi la centralità delle lavoratrici e dei lavoratori e le loro competenze, per superare le forme di precarietà previste per legge, aprendo percorsi di stabilizzazione dei lavoratori con contratti precari e rivendicando i contratti a tempo indeterminato, per rivendicare inoltre piani industriali e investimenti per la tenuta occupazionale sul territorio. Per migliorare la contrattazione aziendale è fondamentale allargare la sindacalizzazione nelle fabbriche e creare una contrattazione omogenea su tutto il territorio”.
I delegati, unitamente alla segretaria regionale della Fiom Basilicata e al segretario provinciale della Cgil Potenza, ritengono infine “fondamentale mettere in atto tutte le iniziative sindacali, e manifestazioni sul territorio, per migliorare la qualità della vita e di lavoro delle persone, perché si apra una nuova stagione nel paese che metta al centro il tema della pace, contro la guerra, contro la manovra finanziaria che attacca in maniera netta il mondo del lavoro, i pensionati, il welfare e che favorisce gli evasori fiscali e i ricchi”.