Dopo un’attesa lunga oltre dieci anni è stata inaugurata questa mattina la nuova Scuola Bramante a Matera: il primo edificio della Bramante fu dichiarato inagibile per criticità strutturali e fu chiuso dal sindaco Adduce ad agosto 2012. In mattinata le chiavi del nuovo plesso scolastico costruito sullo stesso suolo sono state consegnate dal sindaco Domenico Bennardi alla dirigente scolastica Magda Berloco. La cerimonia si è svolta nell’anfiteatro della scuola: sono intervenuti gli assessori comunali Sante Lomurno, Valeria Piscopiello, Tiziana D’Oppido e Michelangelo Ferrara, il presidente del Consiglio Comunale di Matera, Antonio Materdomini, il dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale, Rosaria Cancelliere, don Donato Di Cuia, parroco della chiesa San Paolo e Monsignor Pino Caiazzo, che ha benedetto la struttura scolastica. L’evento è stato celebrato anche con dei brani musicali eseguiti dall’orchestra della scuola, diretta dal professore Schiuma.
Il nuovo edificio, completamente all’avanguardia per spazi ed impiantistica è già nella disponibilità della dirigenza, che è già pronta per il trasferimento delle classi di scuola primaria e dell’infanzia.
Dopo aver completato l’arredamento delle aule e della palestra la scuola sarà fruibile probabilmente in primavera.
I lavori, costo 3 milioni e 450 mila euro, sono stati realizzati dall’impresa edile genovese BRC con il finanziamento del Piano Nazionale delle Città e il Comune di Matera.
La scuola, dotata di isolamento termico e acustico e di un sistema di videosorveglianza, è ad alta efficienza energetica con un impianto avanzato e innovativo, improntato alle attuali esigenze didattiche e organizzative (archivi, laboratorio multimediale, sala musica, palestra, mensa, spazi esterni e interni adatti allo svolgimento di eventi musicali, incontri, spazi a verde con frutteti e orti didattici). La struttura e gli impianti, dotati di impianto fotovoltaico per riscaldamento e produzione di acqua calda, sono stati predisposti per un futuro
Con una superficie interna di tremila metri quadrati che potranno ospitare 370 persone, l’impresa BRC ha realizzato la scuola con una struttura portante mista in cemento armato, legno e acciaio rispondente ai moderni requisiti di sicurezza strutturale e antisismica.
Gli spazi del plesso scolastico sono adeguati ai parametri imposti dall’emergenza pandemica Covid 19.
Michele Capolupo
Di seguito report integrale, scheda storica e composizione funzionale dell’edificio che ospita la scuola Bramante.
L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Bennardi, ha scritto la parola fine alla decennale tribolata vicenda della ricostruzione della scuola di via Bramante (rione Platani), dopo l’inagibilità, lo sgombero e l’abbattimento disposto nel lontano 2012. Stamane nel piccolo anfiteatro della scuola, si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna delle chiavi da parte del sindaco alla dirigente Magda Berloco, dopo il taglio del nastro, la benedizione dell’arcivescovo monsignor Pino Caiazzo e il benvenuto degli alunni dell’indirizzo musicale, che hanno intonato “L’inno alla gioia” di Beethoven con una grande maestria. La cerimonia di consegna è stata preceduta da una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche la funzionaria dell’ufficio scolastico regionale, Rosaria Cancelliere, l’assessore alle Opere pubbliche Sante Lomurno e il direttore dei lavori, il dirigente comunale Emanuele Lamacchia Acito. Entro un mese si ultimeranno gli adempimenti tecnici, mentre ad aprile la dirigente ha garantito il trasferimento delle scolaresche nel nuovo plesso; un tempo necessario, a predisporre le misure di sicurezza e il trasferimento di persone e cose di questo importante istituto scolastico della città. Nel suo discorso, il sindaco ha tracciato una storia di questa complicata ricostruzione, evidenziando l’apporto fattivo della sua amministrazione alla revisione funzionale del progetto originario: “Con questa cerimonia, chiudiamo la lunga e complessa vicenda della ricostruzione di questo importante plesso scolastico, entrata subito tra le priorità della mia amministrazione comunale. -ha detto Bennardi- La mia amministrazione si è occupata dell’intervento analizzandone aspetti tecnici e funzionali; tale fondamentale attività, è stata svolta sino al compimento dei lavori dagli assessori alle Opere pubbliche Corti e Lomurno, e in primis da me che, in corso d’opera, ho chiesto una rielaborazione progettuale per accrescere e potenziare la valenza della nuova struttura scolastica in termini di sicurezza, sostenibilità e offerta formativa riguardo all’educazione ambientale. Quindi ho voluto che si migliorasse la qualità dell’aria in tutte le aule e gli ambienti di lavoro, garantendo spazi per approfondire i temi ambientali e la protezione dell’edificio dalle intrusioni. Ancora abbiamo voluto l’ottimizzazione dell’impianto di climatizzazione mediante un sistema di monitoraggio e gestione, che ne regoli adeguatamente il funzionamento, per garantire in ogni ambiente la sussistenza di valori ideali dei parametri di salubrità e di confort dell’aria interna; utilizzo dell’impianto geotermico anche nella stagione calda, in modo da ottenere un limitato raffrescamento degli ambienti (effetto cantina) tramite la circolazione nei pannelli radianti a pavimento dell’acqua risalente dalle sonde geotermiche; potenziamento delle opere a verde e di sistemazione esterna, in modo da consentire la fruizione degli ampi spazi esterni sia per la didattica che per la trattazione delle tematiche ambientali, prevedendo altresì a carico dell’appaltatore un periodo di mantenimento di tali opere che permetta, in un’ottica di sostenibilità e sussidiarietà, il graduale avvicendamento nella cura del verde di altri soggetti della società civile e/o dei beneficiari della infrastruttura scolastica. Internamente le colorazioni adottate sono naturali e rilassanti: il verde salvia per le pavimentazioni in linoleum, il sabbia chiaro ed il bianco per le pareti delle aule e di tutti gli spazi di relazione; solo per le tre aule della scuola dell’infanzia si è adottata una colorazione più accesa e caratterizzata creando un’aula azzurra, una gialla e una rossa. I principali materiali impiegati per gli elementi strutturali, architettonici e le finiture sono il legno lamellare, il cemento armato, l’acciaio, il vetro, il cartongesso accoppiato e coibentato, il linoleum, il gres, le lamiere metalliche grecate e coibentate. Tutto improntato al risparmio ed all’ottimizzazione energetica, oltre che al bassissimo impatto sull’ambiente. Tutti principi che vorremmo sposassero in pieno anche gli studenti -ha concluso il sindaco- che sono la generazione futura, a cui oggi consegniamo davvero una perla architettonica e funzionale. Questo è anche il vero riscatto dell’ufficio Opere pubbliche del Comune, che ha profuso un grande impegno in quest’opera”. Lomurno ha ringraziato tutti e ripercorso le tappe faticose di un cammino decennale, sul quale hanno pesato tante situazioni contingenti e persino internazionali (la pandemia e la guerra in Ucraina). Lamacchia Acito ha elogiato il ruolo dell’amministrazione comunale, ma anche la professionalità della ditta appaltatrice, la “Brc” di Genova, per un appalto di poco superiore a 5 milioni di euro, che si è tradotto nell’alta dotazione tecnologica degli impianti (riscaldamento/raffrescamento geotermico, impianto fotovoltaico e persino sensori elettronici anti allagamento, oltre alla gestione di alcuni impianti da remoto e il sistema d’illuminazione full led). “Un edificio scolastico all’avanguardia -ha detto Lamacchia Acito- con un impianto di riscaldamento geotermico che ad oggi nessuna scuola del sud Italia possiede. Per fare questa scuola si è speso 1.540 euro a metro quadro, abbiamo paragonato l’intervento a uno analogo in tutto e per tutto di Parabiago nel Milanese, dove la spesa a metro quadro è stata di ben 2.800 euro. Il tutto richiederà una manutenzione attenta e competente, che sarà la nostra prossima sfida. Certamente il gestore (la dirigente scolastica ndr) non sarà lasciato solo”. Fra meno di due mesi, insomma, nel nuovo plesso di via Bramante saranno subito trasferiti circa 150 alunni, ovvero due sezioni di scuola per l’infanzia e sette della Primaria.
SCHEDA STORICA DELLA SCUOLA BRAMANTE
Quella della scuola “Bramante” è una storia tribolata è complessa, iniziata il lontano 3 agosto 2012, quando dopo l’esito negativo della valutazione di vulnerabilità sismica, l’edificio scolastico fu dichiarato inagibile e sgomberato. Due anni dopo, nel luglio 2014, la Giunta comunale approvò il progetto preliminare per la demolizione e ricostruzione del plesso, che avrebbe comportato un investimento di poco superiore a 5 milioni sul finanziamento “Piano Nazionale delle città”, con 740.000 euro a carico del Comune. Trascorsero altri lunghi 3 anni, e nel settembre 2017 fu stipulato il contratto d’appalto tra l’amministrazione comunale e la prima ditta aggiudicataria, che nel gennaio 2020 dichiarò fallimento. Questa volta, però, non si è perso tempo, perché nel maggio 2020 i lavori furono affidati agli stessi patti e condizioni alla ditta “Brc” di Genova, risultata seconda in graduatoria nella gara d’appalto precedentemente espletata. Nel giugno 2020 i lavori furono consegnati e ripresi, per concludersi nell’ottobre 2022 fino alla conclusione di oggi. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Bennardi, ha chiesto una rielaborazione progettuale dell’intervento, per valorizzare maggiormente la valenza della struttura in termini di sicurezza (impianto del sistema di videosorveglianza e anti intrusione), oltre che la sostenibilità (impiego di materiali eco) e l’offerta formativa in termini di educazione ambientale (orto, frutteto e spazi verdi per attività a tema).
LA COMPOSIZIONE FUNZIONALE DELL’EDIFICIO
La distribuzione degli spazi nella nuova scuola Bramante, è anche frutto di un intenso confronto con la dirigenza e il Corpo docenti, finalizzato a raccogliere concrete e utili indicazioni che potessero ottimizzare la nuova struttura scolastica, conformandola alle effettive e attuali esigenze didattiche ed organizzative. Così si decise, ad esempio, in accordo con la dirigenza, di adibire ad archivio un’aula al piano terra; a laboratorio multimediale l’aula del primo piano (già destinata a biblioteca) ed a sala per la musica l’aula contigua; allestire negli spazi esterni degli appezzamenti di terreno per la creazione di orti e frutteti didattici nonché di un piazzale pavimentato per lo svolgimento di eventi musicali, culturali e didattici; collocare un impianto di videosorveglianza esterno per la sicurezza.
Questo nuovo plesso, quindi, è composto da 4 distinti corpi di fabbrica:
Scuola per l’infanzia, tre sezioni disposte a piano terra con coperture lignee e pareti ampiamente vetrate, 690 mq. di superfici coperte.
Scuola primaria, disposta su due livelli (piano terra e primo piano) con aule, laboratori ed uffici amministrativi, con anche un piccolo spazio aperto (teatrino) per rappresentazioni dotato di tribunette lignee per complessivi 1.710 mq di superfici coperte.
Palestra e biblioteca, costituita da un ampio volume a pianta rettangolare con copertura lignea a vista con all’interno una sorta di zona soppalcata che accoglie l’aula multimediale e l’aula della musica, 545 mq di superfici coperte.
La Mensa, composta da un ampio vano monopiano completamente delimitato esternamente da superfici vetrate, 255 mq. di superfici coperte. La comunicazione fisica e funzionale tra i quattro corpi di fabbrica è attuata da una sorta di portico-atrio consistente in un corpo di fabbrica centrale e baricentrico ove sono collocati anche i due accessi esterni al plesso scolastico per complessivi 150 mq di superfici coperte.
Ampi spazi destinati a verde, dove sono presenti 2 aiuole destinate ad orti didattici, un frutteto, un labirinto, un campetto di minibasket ed un ampio piazzale rettangolare per piccole manifestazioni outdoor, per complessivi 2.550 mq di superfici scoperte.
La fotogallery dell’inaugurazione della nuova scuola Bramante di Matera (foto www.SassiLive.it)