L’ atteggiamento “schizofrenico” che sta assumendo l’Unione Europea sui vini – al punto da ipotizzare che sulle bottiglie di vino potrebbe divenire obbligatoria un’etichetta analoga a quella dei pacchetti di sigarette: “nuoce alla salute” – oltre alle prese di posizione delle associazioni agricole e dei produttori di vino e del Ministro Lollobrigida registra la scesa in campo di Alvaro De Anna (Pilota Green), promotore-organizzatore di “Vini da Terre estreme” e punto di riferimento di vignaioli e produttori italiani di vino di qualità. L’undicesima edizione di Vini da Terre Estreme in programma dal 25 al 27 marzo a Matera – la seconda a Matera dopo quella del 5-7 marzo 2022 – si carica dunque di nuovi significati.
La risposta forse più efficace alla “campagna” alimentata da settimane da ambienti dell’Ue – che contestualmente al “proibizionismo” ha autorizzato l’impiego della cosiddetta “farina da grilli” – viene dal Crea che è l’istituto di ricerca più autorevole in agricoltura. «Non c’è alcuna dose di alcol esente da rischio, questo deve essere ben chiaro a tutti – ha affermato la ricercatrice nutrizionista del Crea Laura Rossi – del resto questo lo abbiamo sempre detto e riportato nelle Linee guida su una sana alimentazione del Crea che sono state revisionate nel 2018. Quanto alle dosi ammesse nella dieta mediterranea, il famoso bicchiere al giorno, «sono delle concessioni da consumare durante i pasti e questo proprio per attenuare gli effetti di rischio. Certo c’è sempre stata un’accettabilità dovuta al fatto che un buon bicchiere coniuga piacere e socialità, ma bisogna essere consapevoli che il rischio non è zero».
Rimane il paradosso di come da un lato l’Unione europea sostenga il settore del vino con gli strumenti della Politica agricola comune, dall’altro manifesti l’intenzione di reprimerne lo sviluppo e la competitività su scala globale mettendo in discussione l’impianto degli aiuti legati alla promozione. Un settore da 3 milioni di posti di lavoro nella Ue che conta più di 3,2 milioni di ettari vitati e 2,5 milioni di aziende vitivinicole, le quali impiegano. L’Italia, che detiene il 20% del vigneto europeo, è il primo produttore ed esportatore mondiale di vino in volume di un settore che offre un enorme contributo socio-economico in favore delle aree rurali fragili del Paese.
In questo contesto i “vini da Terre Estreme”, quei vini coltivati in aree cosiddette estreme ( montagna, forti pendenze, terreni rocciosi, terrazzamenti, gradoni, sabbie, piccole isole) come le colline del Vulture e della Montagna Materana, con un nuovo potenziale da esprimere nei mercati italiani (regionali e locali) ed esteri, diventa perciò una tappa fondamentale a tutela dei “vignaioli” e del vino di qualità.
Alvaro De Anna (Pilota Green), che ha presentato a fine novembre scorso a Tokio, l’evento previsto a Matera il 26-27 marzo 2023, ne è convinto sostenitore. “Le tante pregevoli tradizioni locali, le infinite sfaccettature del territorio – dice De Anna – si riflettono anche nella preziosa varietà del nostro patrimonio enologico e, paradossalmente, i frutti migliori sembrano a volte nascere da territori solo in apparenza improvvidi o estremi. Parliamo di chi, eroicamente, dedica al vino e alla vigna energia e cuore, sudore e determinazione. Uomini e donne che hanno negli occhi e nelle mani una forza maiuscola, una sapienza antica, un coraggio da temerari. Che hanno saputo nel corso dei secoli interpetrare e domare la natura avversa tramandando tradizioni di famiglia e salvaguardando l’integrità del territorio. Perché ci vuole forza d’animo, tanta, per accudire vigne che crescono su terreni impervi, scomodi da raggiungere e lavorare, in alta quota o a strapiombo sul mare, su terrazze, su gradoni, su terreni sabbiosi, in piccole isole. Terre estreme, appunto. Terre che, proprio per la loro posizione, mantengono però inalterata la loro struttura naturale, il terroir, dove i vitigni autoctoni sono da sempre coltivati”.
Oltre 300 etichette eroiche saranno presenti, all’Hotel Alvino 1884 a Matera, nell’evento aperto ai professionisti del settore e a tutti gli appassionati. “Seguiteci – è l’invito di De Anna – sarà un viaggio appassionante e ricco di sensazioni per regalare nuovi piaceri al palato e scoprire il valore di uomini e donne che difendono con passione, orgoglio e testardaggine, un’eredità così preziosa, così unica a tutela del buon bicchiere di vino”.