I Consiglieri comunali de La Basilicata Possibile al Comune di Potenza Giuseppe Biscaglia, Francesco Giuzio e Valerio Tramutoli in una nota denunciano i gravi ritardi nell’avanzamento dell’agenda di sviluppo urbano della città di Potenza. Di seguito la nota integrale.
L’ITI / l’Agenda di sviluppo urbano della città di Potenza 2014-2020, vale a dire lo strumento più importante per “ripensare” e “rigenerare” la città con finanziamenti provenienti dai programmi europei, procede molto, ma molto lentamente nella sua attuazione!
Guardiamo con attenzione i dati, davvero preoccupanti, aggiornati al 31/10/2022.
Sono riportati così come emergono dalla piattaforma OpenCoesione del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – piattaforma che monitora costantemente le diverse fasi della progettazione e della realizzazione concreta dei diversi progetti a livello nazionale.
L’Amministrazione comunale di Potenza ha ricevuto finanziamenti europei sul ciclo della programmazione 2014-2020 pari a € 43.766.723,26 (cfr. le schede 6 – 37).
Ciascuna delle 29 schede indica il nome del progetto, l’ambito dell’intervento, la sua localizzazione sulla mappa della città, l’importo del progetto e lo stato di avanzamento della spesa, che al momento è pari complessivamente a € 7.344.893,72, vale a dire al 16,79% del totale degli investimenti.
11 progetti – alla data del 31/10/2022 – hanno uno stato di avanzamento pari a 0;
12 progetti sono sotto il 50%;
Solo 6 sopra il 50%.
Progettazioni lente, bandi di idee e concorsi aperti a giovani professionisti pari a zero, con l’utilizzo – invece – della procedura al massimo ribasso, coinvolgimento attivo dei cittadini manco a parlarne, cantieri non aperti, servizi non forniti alle persone più deboli, fragili e vulnerabili.
In altri termini, c’è una ricchezza di saperi, competenze, professionalità, risorse economiche che potrebbe “circolare”, e che rimane, invece, quasi completamente “bloccata”, non rispondendo ai bisogni e ai desideri di una comunità.
La data di scadenza per la rendicontazione dei progetti è fissata al 31 dicembre 2023. E molti importanti progetti, a quella data, non saranno conclusi. I finanziamenti non andranno, però, perduti. Infatti, esiste un Programma Operativo Complementare (POC), che a latere del programma finanziato con i fondi europei, e utilizzando quote di cofinanziamento nazionale, funzionerà come una sorta di “salvagente” di tutti quei progetti che alla data del 31 dicembre 2023 non saranno stati rendicontati.
Questa procedura non esonera l’attuale Amministrazione dalla responsabilità di non aver trovato le forme e le modalità giuste ed efficaci per accelerare i processi.
“Potenza Open Data / Flussi finanziari e progetti ITI 2014/2020”, che come Gruppo consiliare de La Basilicata Possibile al Comune di Potenza, abbiamo attivato è un piccolo strumento di monitoraggio dei progetti e del loro stato di avanzamento.
Vuole essere, innanzitutto, uno strumento al servizio dei cittadini, immediatamente accessibile e facile da utilizzare. Si metteranno a disposizione “dati aperti,” che consentiranno di seguire – come una sorta di diario di bordo – le fasi e i tempi di attuazione dei diversi progetti finanziati.
Nello stesso tempo, riteniamo che possa diventare anche uno strumento di valutazione delle scelte che le Amministrazioni hanno fatto negli anni, della qualità dei progetti realizzati e/o in via di realizzazione, e se essi – alla fine – rispondano realmente ai bisogni e ai desideri diffusi della comunità.
Lo strumento – come dicevamo – è aperto. Basta andare sul sito de “la Basilicata Possibile” www.basilicatapossibile.it e aprire la sezione “agenda sviluppo urbano” (o cliccando sul link https://basilicatapossibile.it/agenda-sviluppo-urbano/ ).
I cittadini, oltre a inviare eventuali altre informazioni sui singoli progetti pubblicati, potranno anche inviare suggerimenti e valutazioni, che saranno pubblicati sul sito de La Basilicata Possibile.
Infine, potrà diventare anche uno strumento aggiornato per giornalisti e ricercatori “che troveranno dati utili per le loro inchieste e analisi”.