Se ne parla sempre di più: la diffusione degli e-sport non fa che crescere. Gli electronic sport stanno ponendosi come un’alternativa agli sport tradizionali, lasciando intendere ai più disfattisti, ma non solo, che presto o tardi finiranno per soppiantare definitivamente le attività sportive più classiche. Quel che al momento si può affermare con sicurezza è che il pubblico degli e-sport cresce con tanta costanza che i nuovi siti scommesse AAMS (ora ADM) cominciano a integrare la possibilità di allargare i propri orizzonti a questa forma innovativa di competizione, e che il giro di denaro che interessa le gare più in vista comincia a essere segnato da cifre da capogiro.
Che cosa sono gli e-sport?
Vale la pena iniziare a studiare il fenomeno degli e-sport partendo da una loro definizione: per e-sport si intendono gli electronic sport, nati come videogiochi che, adattatisi al multiplayer, fanno da sfondo a competizioni sempre più agguerrite, con in palio montepremi imponenti, davanti a un pubblico sempre più nutrito.
Ovviamente, il riferimento al videogame può sembrare riduttivo, perché non tutti i videogiochi si prestano a diventare e-sport. Tra le competizioni di spicco, certamente alcune ricalcano le tradizionali gare sportive: è il caso dei tornei di FIFA e PES, videogame nati come simulazioni calcistiche che hanno fatto la storia delle principali console e che hanno rivoluzionato il loro settore di appartenenza.
Altri e-sport invece sono caratterizzati da una componente strategica e bellicosa più marcata: è questo il caso dei FPS, o First Person Shooting. In breve, gli sparatutto in prima persona, con titoli del calibro di Call of Duty in testa, e la sua versione Warzone che si distingue nella nicchia dei battle royale. In questi casi, in squadra o in solitaria, il giocatore è chiamato a sopravvivere il più a lungo possibile, aggredendo gli altri player con le armi a propria disposizione.
Chiudono questa panoramica sugli e-sport i MOBA, Multiplayer Online Battle Arena, con League of Legends leader indiscusso dell’ambito in questione, e i CCG, ossia i giochi di carte collezionabili, con MTG Arena che spicca come adattamento online del gioco di maggior successo nel settore, Magic: The Gathering.
Le ragioni del successo degli e-sport
Se si cerca di capire come mai gli e-sport stiano godendo di un successo tanto coinvolgente, le ragioni vanno certamente ricercate in alcune tendenze della società digitalizzata contemporanea. La possibilità di sfruttare i principali social network per seguire i propri player preferiti è un elemento da non sottovalutare, specialmente se si considera il successo e la capillarità delle dirette streaming, che permettono di seguire le competizioni in tempo reale.
Il grado di interazione diretta garantito dai moderni social network porta a un coinvolgimento maggiore nel pubblico, che tra l’altro spesso si confronta direttamente con gli e-sport, senza la mediazione di società sportive e club, come quelli che caratterizzano le competizioni sportive tradizionali di qualsiasi livello. Certo è, allo stesso tempo, che sport ed e-sport prevedono una preparazione diversa: il ché va a sfatare uno dei luoghi comuni che, a scapito degli sport elettronici, vorrebbe che per giocare a questi ultimi non siano necessari allenamenti di alcun tipo.
Quali sono le differenze tra sport ed e-sport?
Data la premessa che, per poter partecipare alle competizioni e-sportive di maggior livello, siano necessarie esperienza e preparazione non indifferenti, che non possono essere raggiunte soltanto mediante alcune partite occasionali a una console, altre differenze tra sport tradizionali ed e-sport sono evidenti.
In primo luogo, lo scenario di gioco cambia radicalmente, passando da campi da gioco ad arene multiplayer che non prevedono nemmeno la presenza dei giocatori nello stesso spazio fisico. Lo stesso può dirsi del pubblico, che può assistere alle competizioni da qualsiasi luogo, grazie a una connessione internet e al sistema delle dirette streaming sui principali social network, dai più classici a quelli esplicitamente dedicati alle competizioni e-sportive.
Guardando invece al tipo di allenamenti e di preparazione necessari alle pratiche sportive, gli e-sport non si rivelano meno rigorosi delle attività agonistiche classiche: di certo, i riflessi coinvolti, così come i muscoli e i movimenti necessari sono diversi, ma ciò non esclude che la corteccia motoria sia egualmente chiamata a svolgere il proprio ruolo in entrambi i casi. Per quanto gli sport classici possano sembrare più faticosi e intensi, nulla esclude che anche gli e-sport richiedano allenamento costante e una preparazione di alto livello, specialmente se il player è chiamato a partecipare a gare di alto livello.
Il tutto, senza considerare ovviamente la preparazione psicologica necessaria a sostenere la pressione data dalla vastità del pubblico collegato, dall’importanza delle gare maggiori e dai montepremi in palio. In conclusione, per quanto possano spiccare differenze evidenti e analogie più sottili, è difficile dire quali elementi finiranno per prevalere e dunque se l’idea di sport digitale finirà per soppiantare o meno gli sport classici.