“Un nuovo volto per il teatro Stabile, l’unico teatro ‘storico’ lucano, e sarà un volto bellissimo”: queste le parole con le quali l’assessore alla Cultura Stefania D’Ottavio annuncia i lavori di riqualificazione dell’edificio di piazza Mario Pagano, che prenderanno il via il prossimo aprile e si concluderanno entro la fine del 2023, interventi per un importo complessivo di 700.000 euro. “Speriamo di restituire la struttura alla città anche prima della fine dell’anno, ma abbiamo ritenuto di aprire il cantiere al termine delle stagioni concertistiche, teatrali e di eventi, attualmente in corso di svolgimento, proprio per ridurre al minimo gli effetti che la chiusura del teatro avrà sull’organizzazione e sulla realizzazione di appuntamenti culturali nella nostra città” prosegue la D’Ottavio. “La parte importante del progetto – sottolinea il sindaco Mario Guarente – riguarderà l’abbattimento delle barriere architettoniche, con lavori che interesseranno l’accessibilità ai servizi igienici presenti ai diversi livelli, quella ad alcuni palchi che sarà ampliata e, più in generale, un miglioramento complessivo della fruibilità della struttura per le persone con disabilità, avvalendosi anche di piattaforma elevatrice e servoscala. L’intervento più cospicuo sarà quello con il quale si procederà al restauro e al ripristino di tutte le tappezzerie e i tessuti presenti nelle diverse sale, oltre al recupero delle preziose decorazioni. Riguardo poi alla tecnologia è stato prevista la dotazione, sia per la sala del ‘Ridotto’ sia il teatro stesso, di nuove attrezzature multimediali audio-video, che saranno messe a servizio della convegnistica e dell’organizzazione e realizzazione di spettacoli. Nuova veste anche per i camerini, che vedranno un sostanziale restyling, e non saranno dimenticate le facciate interessate a loro volta da lavori di riqualificazione. Insomma – conclude il Sindaco – un impegno rilevante che è stato reso possibile grazie ai fondi ITI Sviluppo Urbano Città di Potenza – PO FESR Basilicata 2014-2020, fondi che questa Amministrazione ha voluto fortemente e concretamente impiegare affinché l’intera comunità potentina potesse, in questo caso, vedere uno dei beni più rappresentativi della città e della regione tutta, restituito all’antico splendore”.
Gen 30