Il sindaco di Picerno (Potenza), Giovanni Lettieri, è il candidato unico alla segreteria regionale della Basilicata del PD. Di seguito la nota inviata dai Giovani Democratici di Basilicata.
Prendiamo atto con rammarico che lo ‘spirito unitario’ di questo congresso regionale ha tenuto fuori una generazione intera, che da anni lavora con dignità ed orgoglio per il nostro partito, dagli organismi dirigenti.
Le alchimie e i calcoli di corrente hanno determinato che no, per i giovani non c’era spazio se non attraverso l’indicazione dei capi. ‘Poi, al massimo, verrete recuperati in quota dopo’, ci è stato detto. Ribadiamo un concetto semplice: noi non siamo da recuperare, siamo da includere nelle scelte, peraltro unitarie, che si compiono. Non siamo da accontentare, né interessati ad occupare ‘posti’.
Non siamo neanche l’ennesima corrente del PD, tant’è che abbiamo condiviso e caldeggiato il processo unitario. Unica via per mettere da parte antichi rancori e ripartire insieme.
In questo contesto meritavamo, per l’impegno indiscutibile profuso in questi anni, cittadinanza autonoma negli organismi dirigenti che, ad oggi, ci è stata negata.
La verità è che non poteva in alcun modo passare il principio per cui, in un congresso unitario, ci fosse spazio non per cento (sarebbe stato troppo!) ma per almeno una ragazza o un ragazzo che entrasse senza concessioni o permessi di alcuno nell’assemblea regionale del Partito Democratico di Basilicata.
Nella notte appena trascorsa, la classe dirigente del PD Basilicata ha prodotto l’ennesima restaurazione. E sarà compito del segretario, a cui va il nostro augurio di buon lavoro, togliersi di dosso questo dato di fatto.
Un errore grave a fronte della sacrosanta necessità della nostra comunità di rigenerarsi e innovarsi e confrontarsi su questioni e temi che riguardano, da vicino, la nostra generazione che è il futuro e il presente della nostra Terra. Bastava un atto di coraggio e generosità che facesse saltare rendite di posizione che hanno fatto tanto male a questa comunità democratica.
Siamo convinti che nella politica, come nella vita, sia necessario ogni giorno schierarsi sempre perché un partito è parte in un mondo fatto di parti. Ma ci risultano inaccettabili i tentativi di riproporre schemi atavici e ripiegamenti tattici appartenenti a tempi ormai remoti. C’era, anche questa volta, la possibilità di ribaltare le antiche strutture e far emergere un nuovo modello di organizzazione e partecipazione attiva e quindi di rappresentanza alla vita di questa comunità democratica. In cui far contare quello che vali e fai, piuttosto che l’incarico che hai occupato.
Le persone avvedute capiranno che questa non è solo la battaglia dei giovani. Va oltre e noi non ci fermeremo dinnanzi ad un congresso burocratico che nulla a che vedere con la Politica.
Come avevamo annunciato, noi non parteciperemo a questo congresso regionale. Speriamo di sbagliarci ma così non si può andare avanti ma solo tornare indietro.
La politica è altrove, noi vi aspettiamo li.