“La scelleratezza di amministratori di Tricarico, che con le loro dimissioni hanno fatto sciogliere in anticipo il consiglio comunale, non solo hanno arrecato danni alla stessa comunità, ma ad un intero comprensorio”. Con queste parole apre la sua riflessione il sindaco di Garaguso avvocato Francesco Auletta intervenendo sulla ricorrenza del centenario di Rocco Scotellaro. “Rocco Scotellaro, un sindaco che con il suo esempio oggi rappresenta, per noi amministratori , una guida per la costruzione del un rilancio del sud che passa proprio attraverso la determinazione di voler combattere per le proprie comunità. Un sindaco, un poeta, un intellettuale di origini umili, che è entrato nel vivo delle problematiche del sud del secondo dopoguerra. Un sindaco ed un uomo con una forte carica morale , profusa nella sua produzione letteraria e nell’impegno politico, che ha assunto il valore emblematico delle lotte per il riscatto del popolo, non solo tricaricese ma dell’intero meridione. Questa ricorrenza doveva rappresentare quell’unità straordinaria delle comunità nel solco del ricordo per farne tesoro, per attirare l’attenzione della Politica verso la risoluzione di quei problemi di un sud che ancora attende il giusto riscatto in termini di servizi, di qualità della vita, di infrastrutture , dove i diritti delle comunità sono ancora considerati favori. Avevamo, dopo circa 40 anni di interlocuzioni, raggiunto l’obbiettivo dell ‘Unione dei Comuni , affidando a Tricarico la gestione di questa nuova figura giuridica che potesse dare voce e forza ad un territorio, l’assenza del sindaco e di un’amministrazione ha rallentato non di poco questo processo fermo alla sua costituzione iniziale, ed io dico che questo nuovo soggetto giuridico-amministrativo oggi sarebbe stato determinante per organizzare attivamente questo centenario in una visione di comprensorio. Sono rammaricato per questa situazione aggravata dal fatto che anche l’APT, Ente affidatario dei contributi regionali, abbia scelto il Nord e precisamente la Lombardia il prossimo 12 febbraio alla BIT di Milano per annunciare il programma delle manifestazioni, senza aver prima coinvolto il territorio. Tutti attraverso giornali locali e nazionali parlano del “Nostro sindaco Rocco Scotellaro”, di Tricarico , delle sue amicizie con personaggi quali Carlo Levi, parlano di un territorio lucano e gli attori principali sono stati esclusi dall’essere partecipi di tale processo organizzativo. Un articolo di alcuni giorni fa del giornalista Paride Leporace fotografa bene tale situazione di attesa di partecipazione attiva del territorio evidenziando anche la volontà di alcuni quali , ad esempio l’onorevole Enzo Amendola , eletto in Basilicata, il quale ha sollecitato il Governo a dare risposte sulle intenzioni riguardo alle celebrazioni di Rocco Scotellaro, o della la stessa Deputazione Storia Patria che ha chiesto addirittura la costituzione di una Commissione che potesse occuparsi dello spessore culturale di Rocco Scotellaro. Una scelta infelice, a mio avviso, quella del non coinvolgimento dei territori, che Rocco Scotellaro non avrebbe approvato. In più occasioni mi sono permesso di segnalare i disagi di questa terra che non sono stati ascoltati. Non mi stancherò mai di fare, al passo con i tempi e con il ruolo che ricopro, battaglie , lotte e denunce su decisioni della politica che vengono prese nelle stanze del potere senza coinvolgere i nostri territori che meritano di essere protagonisti e artefici del proprio futuro. Bisogna superare i campanilismi che spesso continuano ad ingabbiarci e cominciare a pensare tutti insieme alle reali potenzialità strategiche dello Scalo di Grassano-Garaguso-Tricarico che è baricentrico nella nostra Regione ”.
Gen 31