Giovedì 9 febbraio 2023 alle ore 11 nella sede della Coldiretti a Potenza è in programma confronto operativo per promuovere la rete del lavoro agricolo di qualità in Basilicata. L’evento è organizzato da Coldiretti e Inps nell’ambito del Progetto Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al Centro-Sud. Di seguito i particolari.
Rafforzare la rete del lavoro agricolo di qualità attraverso la selezione di imprese che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, integrazione: è l’obiettivo di un primo incontro informativo che si terrà a Potenza.
L’incontro è promosso nell’ambito del progetto Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al Centro-Sud Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro giusto, che vede come capofila la Flai-Cgil e che si estende su 8 regioni del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna.
L’obiettivo è la realizzazione di interventi di integrazione socio-lavorativa per prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato in agricoltura.
ll progetto è approvato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche d’Integrazione all’interno dell’Avviso 1/2019, per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – OS2 Integrazione/Migrazione legale –ON2 Integrazione – e sul Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Nazionale “Inclusione” 2014-2020 Asse 3 – Priorità di Investimento 9i – Obiettivo Specifico 9.2.3 Sotto Azione III – Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo.
Il progetto è approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’interno dell’Avviso pubblico 1/2019 a valere sul PON “Inclusione” 2014-2020 per la realizzazione di interventi per la prevenzione e il contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo.
Una ventina di aziende intercettate da Coldiretti, provenienti da tutto il territorio regionale e da settori trasversali legati al mondo dell’agricoltura e della zootecnia, si confronteranno a Potenza con l’Inps.
”L’iniziativa del 9 febbraio dà seguito al protocollo firmato lo scorso 6 giugno con le associazioni datoriali agricole per mettere in campo tutte le azioni necessarie al fine di contrastare l’odiosa pratica del caporalato – spiega Vincenzo Pellegrino, neosegretario Flai Cgil. Come Flai riteniamo che la rete del lavoro agricolo di qualità sia uno strumento particolarmente importante al fine di garantire la regolarità dei rapporti di lavoro nelle nostre campagne. Pertanto accogliamo con molta soddisfazione il protagonismo dimostrato dall’INPS in questa azione di promozione della rete e la disponibilità di Coldiretti nel farsi promotrice del primo incontro informativo con le aziende. Il nostro auspicio è che anche altre associazioni datoriali possano seguirne l’esempio”.
“Aderendo a questo programma di protezione sociale – spiega la direttrice Benedetta Dito – l’INPS intende esercitare un ruolo attivo nella diffusione delle conoscenze sulle tutele previdenziali riservate ai lavoratori agricoli e alle aziende del settore. In tal modo si potrà favorire l’adesione delle imprese agricole alla rete del lavoro agricolo di qualità, già attiva in Basilicata nelle sue sezioni territoriali, per contribuire, collaborando con gli altri partner del progetto, allo sviluppo e alla valorizzazione del potenziale delle imprese locali, attraverso una produzione di qualità, per la crescita e il benessere dei nostri territori”.
“Con la Relaq, la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità si è avviato un percorso che tutela i lavoratori dallo sfruttamento e premia le imprese virtuose – spiega il direttore di Coldiretti Luca Celestino. L’organismo autonomo che è nato per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità e delle criticità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo certamente riuscirà a garantire le condizioni di trasparenza e legalità per contrastare un circolo vizioso che sottopaga il lavoro e il suo prodotto. Su un territorio che può offrire grandi opportunità di crescita e lavoro, come la Basilicata, va garantita la legalità per combattere fenomeni che non danno valore agli uomini e al proprio lavoro e gettano un’ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale, e al contrasto alle pratiche sleali. Con la ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ sarà possibile attuare un percorso di contrasto al fenomeno dello sfruttamento e dell’illegalità nel lavoro agricolo e avviare un percorso di semplificazione e di trasparenza per le aziende che riteniamo debba essere premiante nell’identificazione di condizioni di accesso privilegiate a bandi e misure di finanziamento pubblico e nei controlli e verifiche da parte delle autorità competenti”.