La Uil Scuola ha fatto i conti. Con 180 milioni di euro (715 euro a precario) è possibile stabilizzare in tutti gli istituti scolastici del Paese 250 mila persone di cui almeno 1.300 docenti (900 in provincia di Potenza e 400 nel Materano) e circa 500 Ata precari lucani.
“Contratti stabili – commenta Luigi Veltri, segretario regionale Uil Scuola Rua – offrono possibilità concrete alle persone: dall’acquistare una casa al progettare stabilmente. Consentono di pensare al futuro. La stabilità economica porta indubbi benefici anche come stabilità contributiva, che si ripercuote anche sulla gestione previdenziale attuale e futura. La stabilizzazione, come d’altronde il rinnovo del contratto scuola, possono diventare volano di crescita per l’intera economia del Paese, per cui stabilizzare comporta un doppio vantaggio: il primo certezza di una scuola con il personale in servizio già dal primo di settembre e, poi, un’economia che trova un nuovo slancio dai precari della scuola che iniziano a vedere un possibile futuro ‘certo’.
“In questo anno scolastico – spiega il segretario nazionale Uil scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – abbiamo ridefinito un record: 250mila tra docenti e Ata, a scuola, con contratti a tempo determinato che fra qualche mese scadranno.
Mesi senza garanzie e poi la speranza di essere riassunti a settembre. Un meccanismo non più accettabile. Più di 50mila docenti potevano essere già assunti a settembre scorso se consideriamo che su 90mila posti disponibili per le assunzioni in ruolo più della metà sono rimasti senza insegnante”.
“La proposta della Uil scuola Rua è stata portata in tutte le sedi di confronto ed è arrivata sul tavolo del ministro. Sono soluzioni concrete che da un lato vanno incontro alla esigenza di coprire tutti i posti oggi disponibili e dall’altra danno una risposta definitiva agli alunni e al personale con esperienza, in alcuni casi anche decennale, che non ha la possibilità di una assunzione in ruolo”.
“Per i docenti – aggiunge il segretario regionale Uil Scuola Luigi Veltri – serve una fase straordinaria con lo scorrimento delle graduatorie delle supplenze già esistenti (quelle nelle quali sono presenti docenti abilitati e docenti specializzati sul sostegno).
Successivamente si può procedere con lo scorrimento delle fasce in cui sono presenti i docenti con almeno tre anni di servizio che, durante l’anno di formazione e prova, potrebbero svolgere anche un percorso per acquisire l’abilitazione. In questi anni abbiamo rilevato come il sistema ordinario delle assunzioni (che prevede l’assunzione per metà dei posti dei docenti vincitori di concorso e per l’altra metà dei docenti presenti nelle graduatorie ad esaurimento) sia stato fallimentare.
“È necessaria quindi una fase transitoria che ampli le possibilità di assunzione. Dare lavoro stabile e garantire la continuità didattica agli studenti sono i cavalli di battaglia di molte campagne elettorali”, conclude D’Aprile.