“L’intenzione della Regione di procedere all’acquisto dei crediti fiscali delle banche derivanti dai bonus edilizi, ci fa senza dubbio esclamare meglio tardi che mai.” Lo dichiarano i consiglieri regionali Roberto Cifarelli (Pd) e Marcello Pittella (Azione), ricordando l’analoga proposta inviata al governo regionale e mai accolta.
“Nel 2020 – spiegano – presentammo una mozione in Consiglio regionale per discutere una proposta analoga che riguardava il coinvolgimento delle compagnie petrolifere nell’acquisizione dei crediti. Scrivemmo poi a Bardi una lettera formale dopo aver condiviso con le organizzazioni imprenditoriali (Confindustria, Confapi, CNA, Confartigianato, Legacoop e Confcooperative di Basilicata, Agci, Confimi, Anci) gli ordini professionali e l’Abi. Non abbiamo ricevuto mai alcun cenno.
Ora siamo felici – continuano – di scoprire che questa ipotesi possa diventare una realtà, sebbene spiace rilevare l’enfasi con la quale alcune organizzazioni imprenditoriali commentino l’iniziativa, al cospetto del silenzio mantenuto da tre anni or sono.
Ci sentiamo – concludono i consiglieri- di rilanciare su tre punti. Il primo riguarda la misura per le imprese, ossia la cessione dei crediti della regione Basilicata alle banche che attraverso una giusta contrattazione potranno far scontare alle imprese i crediti non più al 95% medio; la quota percentuale rimasta a disposizione della Regione potrebbe essere a disposizione per allungare il periodo, in altri termini, fare in modo che in Basilicata il periodo di attuazione dell’ecobonus sia prolungato nel tempo con indubbi benefici.
La seconda riguarda le famiglie, ed è volta ad impedire che a beneficiare degli ecobonus siano solo i nuclei abbienti. Andrebbe dunque stabilita una modalità di concessione sulla base dei redditi familiari e consentire se non obbligare, attraverso un adeguato coinvolgimento di tutti gli enti e soggetti che operano nel settore delle abitazioni, ATER ed altri al fine di poter garantire un percorso privilegiato per le famiglie titolari di alloggi popolari o comunque non di pregio. La finanziabilità di questa misura varrà sulla quota in percentuale che la Regione rimane titolare nei confronti delle Banche;
Ed infine, rinnoviamo la proposta di chiedere ad Eni e Total di cedere il proprio credito di imposta a favore degli investimenti che i privati, imprese cittadini lucani, hanno la possibilità di effettuare grazie agli sgravi previsti dall’Ecobonus e dal Sismabonus. Chissà – concludono Cifarelli e Pittella – sè questa volta saremo ascoltati per tempo.”