“Come italiani abbiamo il dovere di ricordare tutte le pagine tristi della nostra storia nella convinzione che non ci può essere un futuro comune tra i popoli se non all’insegna del riconoscimento reciproco, dell’amicizia, del superamento di qualsiasi barriera politica, culturale ed etnica e nella piena affermazione della libertà e della democrazia. La tragedia delle foibe è stata per troppo tempo e ingiustamente gettata nel dimenticatoio della storia, e sta a noi, quotidianamente, nelle scuole e nei luoghi di cultura, ricordarla con senso di rispetto e dovere”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese che, intervenendo in occasione del “Giorno del Ricordo”, in memoria dei martiri delle foibe e dei profughi giuliani, istriani e dalmati, lancia un monito: “La storia non ha vicende di serie A o serie B, e riguarda vincitori e vinti, oppressori e oppresse. La triste vicenda delle foibe è un martirio che ha scritto una pagina nera e triste della nostra identità nazionale, che non deve e non può essere ignorata o peggio ancora oscurata”. L’esponente regionale di Italia Viva ricorda poi il lavoro dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che istituì questa giornata per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe: “Ho ancora vivo il suo monito quando disse, ‘I ricordi ragionati prendano il posto dei rancori esasperati’. Questo è il senso di una giornata che deve essere raccontata e testimoniata in ogni aula, luogo di cultura e ambito storico”. “E’ un avvenimento – spiega ancora Polese – che riguarda i principi di dignità della persona, di rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dei diritti delle minoranze che sono il fondamento dell’Unione Europea e del nostro essere europeisti”. “La nostra Storia ci guarda ogni giorno – conclude il vice Presidente del consiglio regionale – perché ogni pagina scritta di essa merita attenzione, ricordo e soprattutto dignità e conoscenza”.
Feb 10