“L’iniziativa del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con la quale si chiede al governo nazionale di prevedere all’interno del prossimo decreto semplificazioni collegato al Pnrr, un beneficio per i territori che dovranno agevolare l’installazione – con procedure per l’appunto semplificate – di impianti da fonti rinnovabili è un’iniziativa politica e legislativa che punta a difendere il territorio”. E’ quanto fa sapere l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Cosimo Latronico. “Il paradosso della Basilicata – e del Sud – è che in questi anni le regioni meridionali hanno avviato la transizione energetica, hanno prodotto energia rinnovabile per tutto il Paese, senza però ricevere in cambio benefici tangibili sui territori che ospitavano pale eoliche, pannelli fotovoltaici, eccetera. Con l’ulteriore paradosso che le energie rinnovabili producono meno posti di lavoro rispetto a quelle fossili, essendo meno ‘labor intensive’. Un fatto che non è stato affrontato e che spesso viene sottaciuto quando si parla di transizione energetica. Si parla spesso di difendere gli interessi del Sud – continua Latronico – ma a volte sembra più uno slogan facile da convegno che una capacità concreta: con la lettera al ministro Pichetto Fratin, che conosco da tanti anni, apprezzandone da sempre la sensibilità e la competenza, e con la presentazione di un emendamento in sede di conferenza Stato – Regioni, la Basilicata tutela i propri interessi e quelli delle altre regioni del Sud. Non si tratta di una richiesta ‘contro’ le rinnovabili. Ben venga l’energia pulita, la transizione energetica e ogni iniziativa in tal senso, anche considerando gli effetti del conflitto in Ucraina. E’ necessario, però, coinvolgere la popolazione in questa strategia, dando loro dimostrazione tangibile dei benefici che si possono ottenere dalle ‘rinnovabili’. È quello che abbiamo fatto con il ‘gas gratis a tutti i lucani’ e il bando per i non metanizzati, con le risorse derivanti dalle compensazioni ambientali legate alle attività di estrazione degli idrocarburi. Vogliamo adottare il medesimo approccio sull’acqua e sull’energia elettrica, vogliamo aiutare le famiglie lucane ed estendere i benefici alle imprese, anche dati i cambiamenti europei sui cosiddetti ‘aiuti di Stato’. Il Presidente Giorgia Meloni – aggiunge l’assessore regionale – giustamente vuole far diventare il Sud Italia un ‘hub’ energetico: è una strategia per il Mezzogiorno come non se ne vedevano da decenni. Finalmente, oserei dire. Con la nostra iniziativa politica, a sostegno della quale abbiamo chiesto supporto e coinvolgimento ai parlamentari Lucani sempre attenti e sensibili su questi temi, siamo certi che il governo Meloni troverà il modo di coinvolgere i territori in questa strategia a vantaggio del Mezzogiorno. Già un grande meridionalista come don Luigi Sturzo tuonava contro il centralismo in favore di una sempre maggiore responsabilizzazione dei territori e delle autonomie locali. La collaborazione tra enti locali e governi nazionali va nella direzione dell’unità nazionale ed è un interesse preciso delle regioni meridionali. Noi rivendichiamo – in un’ottica di leale collaborazione istituzionale – che le risorse prodotte sul territorio diano benefici anche al territorio. Un’idea semplice – conclude Latronico – ma sempre di difficile attuazione”.
Feb 12