La Fiom Cgil Basilicata sarà presente con una larga delegazione di delegati Stellantis e indotto all’assemblea pubblica organizzata dalla Fiom Cgil nazionale domani 14 febbraio alle 9:30 davanti alla sede del Mimit per chiedere garanzie sul futuro. I delegati e tutto il direttivo della Fiom Cgil Basilicata della Stellantis di Melfi, riuniti alla presenza della segretaria generale regionale Giorgia Calamita per fare il punto della situazione generale dello stabilimento, hanno confermato la necessità di proseguire con le rivendicazioni che la Fiom Cgil Basilicata sta avanzando ormai da tempo, chiedendo l’apertura di un confronto con la direzione aziendale e con le istituzioni locali, ormai non più rinviabile. “Procedere con investimenti immediati perché l’area di Melfi concretizzi importanti prospettive future per lo stabilimento e per tutto l’indotto, la saturazione degli impianti produttivi e la tenuta occupazionale sono la priorità per la nostra organizzazione sindacale – afferma la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita – La strada della riduzione dei costi e dell’efficienza di Stellantis sta continuando tra riorganizzazione e insourcing delle produzioni, licenziamenti incentivati, demansionamenti tra gli impiegati e non ultimo l’invito dell’azienda al licenziamento per andare ad occupare posti vacanti di autista di tir.
Le ricadute sulle condizione di lavoro – precisa Calamita – sono negative: l’aumento dei carichi e dei ritmi di lavoro, la riduzione dei posizionati sulle linee di produzione, l’utilizzo massiccio e non distribuito equamente tra i lavoratori della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà creano incertezze occupazionali e salariali, accrescendo le preoccupazioni sul futuro della vita delle persone. A ciò si aggiunge la condizione di sicurezza e salute, considerata secondaria alla produzione: aumentano le richieste dell’azienda di flessibilità lavorativa mentre l’incuria degli impianti e dell’ambiente è ormai evidente, tanto che i delegati Fiom Stellantis di Melfi confermano la necessità di un intervento urgente da parte dell’ azienda su segnalazioni effettuate sulla sicurezza. La preoccupazione per le condizioni di precarietà salariale e occupazionale riguarda non solo Stellantis ma anche l’indotto, dove c’è la necessità dell’acquisizione delle nuove commesse per le produzione delle 4 auto elettriche a partire dal 2024, definite nell’accordo di giugno 2021”.
Fiom Cgil Basilicata chiede “risposte, diversamente – afferma Calamita – si procederà con azioni sindacali atte a informare organi competenti anche esterni per garantire il rispetto delle leggi e dei diritti ed evitare rischi ed eventuali infortuni”. La segretaria generale regionale Fiom Cgil Basilicata, congiuntamente a tutti i delegati, ritengono “che non sia accettabile il taglio ai salari e ai diritti esercitando il ricatto occupazionale nella fase di crisi che i lavoratori stanno subendo, se si pensa anche all’inflazione e al caro vita. Per governare la transizione – conclude Calamita – la Fiom Basilicata chiederà conto alla Regione del tavolo automotive che dovrà essere riattivato per dare risposte e dare centralità dell’occupazione in Basilicata”.