Consigliere comunale Pasquale Doria (Matera Civica): “Ambienti al freddo e al gelo al Comune di Matera. Ma non tutti però”. Di seguito la nota integrale.
“Il gas sale alle stelle. O Dio del cielo, torneremo nelle grotte al freddo e al gelo?”.
Si parodiava una tradizionale canzone di Natale nei corridoi del Municipio. Sono mesi, ormai, che si registrano malfunzionamenti al sistema di riscaldamento. Ma a macchia di leopardo. Nel senso che in alcune zone l’impianto risponde, invece, in altre, costringe i dipendenti a lavorare in tenuta montano/invernale, tra giubbotti da sci, classici paltò e panni di calda lana.
I più intraprendenti si sono dotati di mini impianti di riscaldamento domestici, leggi stufette. Le portano da casa ma, in questo modo, viene meno il discorso sulla sicurezza normato secondo precise direttive nei luoghi pubblici. Si registra, tuttavia, una palese disparità di trattamento, tra chi lavora al caldo e chi deve fare i conti con i rigori della stagione fredda. Cosa che provoca istintivi malumori, al punto da accendere i riflettori della cronaca.
Agli spifferi dovuti alla mancata manutenzione degli infissi, in alcuni casi pericolosamente fatiscenti, si aggiunge il discorso sull’ammodernamento della sede municipale. La scorsa estate si è staccato un frammento di cemento che è precipitato al suolo. Per fortuna, non ha causato chissà quali danni. In ogni caso, è normale sfidare la sorte?
La sede di via Moro non è antica, per quanto ha superato la soglia dei quattro decenni di vita. Una sistematina, sempre in chiave di sicurezza e di tutela della pubblica incolumità, non appartiene certamente al mondo delle pretese esagerate, quanto alle sensate azioni proprie di chi, preferendo la prevenzione, predilige la prudenza e cerca di evitare in tutti modi possibili la navigazione a vista.