Stop dal Parlamento europeo alle auto benzina e diesel dal 2035, Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata e Fismic Confsal Potenza): “Prioritario garanti l’occupazione”. Di seguito la nota integrale.
“E’ stato definitivamente approvato l’accordo sul taglio delle emissioni di CO2. L’Europa ha deciso, in maniera inderogabile, la fine dei motori benzina e diesel al 2035.
Decisione che dovrà essere approvata in maniera formale dal Consiglio Europeo per poi essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’EU.
Sono previste anche due “tappe” 2025 e 2030, che impongono a vetture e van di ridurre l’emissione di CO2 del 15% nel 2025 e del 55% per le autovetture e del 50% per i van nel 2030.
Il problema reale di questa decisione è che, molto probabilmente, ci saranno ricadute catastrofiche in termini occupazionali. Dodici anni sono pochi se si pensa che bisognerà stravolgere tutto, autostrade, rifornimenti e un aumento notevole di energia rispetto a quella che oggi abbiamo a disposizione.
Va preso atto che, sull’Automotive è stato detto di tutto, forse troppo e con poca visione.
Una cosa, però, deve essere chiara, la “rivoluzione” green non può gravare sulle spalle dei lavoratori.
Siamo stati tra i primi ad annunciare che il motore elettrico avrebbe portato molte ore di lavoro in meno che, inevitabilmente, si sarebbero tradotte in esuberi.
L’ho abbiamo compreso facilmente perché un motore termico ha circa 850 pezzi, rispetto a un motore elettrico che ne ha solo 100 di pezzi. Abbiamo proposto di dare maggiore spazio al motore Euro 6 di ultima generazione e renderlo il traghettatore della transizione, essendo un motore a bassissime emissioni di CO2.
Oggi, dobbiamo prendere atto che la transizione, gestita da una cattiva politica, sta condannando il comparto dell’Automotive e che, le idee, assolutamente giuste, si scontrano con una cattiva programmazione.
Mi vengono in mente le parole dell’ex Ministro Cingolani “la transizione interseca giustizia sociale ed emergenza ambientale”, proprio per questo è necessario garantire l’occupazione in Basilicata, dove l’Automotive pesa per due terzi sull’export”.