“Nella tarda serata del 16 Febbraio 2023 arriva la legge del Consiglio dei ministri: le pubbliche amministrazioni non possono acquistare i bonus. Proprio poche ore prima la Regione Basilicata, nella persona del presidente Vito Bardi, dichiarava che aveva avviato una serie di incontri con i principali protagonisti per la cessione dei crediti edilizi”. Lo dichiara la dirigente regionale di Italia Viva Basilicata, Ilenia Magaldi che sottolinea: “Ci troviamo di fronte ad un clamoroso quanto inatteso, blocco delle cessioni dei crediti derivanti dai bonus edilizi e degli sconti in fattura. A decidere questa drastica misura, è stato il Governo con l’approvazione di un decreto nel Consiglio dei Ministri che si è tenuto nel pomeriggio del 16 febbraio 2023. Si tratta del Dl 16 febbraio 2023, numero 11 che è stato prontamente pubblicato nella G.U. della stessa giornata del 16 febbraio e che è entrato in vigore il 17 febbraio 2023. Il blocco, che ha l’intento di salvaguardare i conti pubblici gravati da questa onerosa misura varrà solo per le opzioni future e cioè quelle a partire dal 17 febbraio. Per quanto riguarda, invece, il passato, resta tutto confermato, mentre, per i lavori in essere è prevista una disciplina specifica”. E ancora aggiunge Magaldi: “Cosa e come intende procedere ora la regione Basilicata? Probabilmente l’unica strada percorribile è quella di mettere allo stesso tavolo tutti i grandi player economici della Basilicata e cercare di trovare una soluzione, certamente diversa dalla cessione dei crediti, per aiutare i tanti professionisti e le tante imprese lucane che sono in forte affanno. Un’ altra considerazione importante da fare: l’agenda 2030 ed il PNRR hanno degli obiettivi in transizione energetica che non possono certamente essere abbandonati: tutto in contraddizione con quanto vara il governo Meloni, almeno per l’efficientamento energetico degli edifici. Siamo certi che i cittadini, quasi da soli, avranno forza economica per affrontare tutti gli interventi edilizi necessari?”. Magaldi continua: “Ma poi, per la Basilicata, nello specifico, sorge spontanea una riflessione: quali sono stati i dati di analisi per definire la somma dei quasi 900 milioni di euro di bonus edilizi sui cassetti fiscali? Significa che in Basilicata sono stati già fatti lavori per questa cifra? O i 900 milioni comprendono anche crediti già ceduti? E quindi i fondi bloccati sarebbero molti in meno?”. E ancora domanda la dirigente di IV: “Ammesso che la Regione abbia un piano b, come si deciderà su chi deve essere aiutato? Le imprese e i professionisti lucani che hanno operato su cantieri in Basilicata o basterà avere sede legale in Basilicata e quindi potrà avere una mano anche chi ha effettuato lavori fuori regione? O, di contro, imprese e professionisti di altre regioni che hanno lavorato su strutture lucane?”. Ilenia Magaldi quindi aggiunge: “Questo, ad esempio, non è mai stato chiaro. Come non è altrettanto chiaro il fatto che a trovarsi in difficoltà non siano solo le imprese, ma anche tutti gli addetti agli interventi in edilizia: i liberi professionisti e le società di professionisti”. Per tutti questi motivi, spiega Magaldi, “Italia Viva ha intenzione di essere parte attiva per trovare una soluzione: avevamo iniziato interlocuzioni con il Governo regionale che, ad ora, però, dovrà decisamente cambiare strada. Porteremo in Consiglio questi dubbi e ci mettiamo da subito al lavoro per proporre soluzioni alternative. Certo è che con Polese e Braia siamo al servizio e al fianco del mondo edilizio che, con l’ultima notizia del CdM, rischia davvero il collasso. “Al netto di tutte le notizie, intuizioni ed idee che si possono avere, è necessario rendersi conto della realtà e che se fallisce il mondo edilizio, si blocca l’economia di tutto il Paese. Una gestione sbagliata in passato, da parte dello stesso Stato, non può certamente distruggere un intero settore. Ora è tempo di sedersi ad un tavolo e, con coscienza e competenza, noi siamo pronti a dare un contributo costruttivo negli interessi dei lucani”, conclude Ilenia Magaldi