L’operazione verità lanciata domenica scorsa da Buccico e le osservazioni fatte da Francesco Vespe in special modo quando dà una “lettura” a quanto accaduto negli ultimi due anni, impongono una riflessione ad ampio raggio su cos’è oggi la politica in questa città e quali progetti, quali idee Matera esprime (o esprimerà) per il futuro. Sono agli antipodi rispetto alla posizione politica del senatore Buccico, ma gli va riconosciuta una impostazione legalitaria e moraleggiante sinceramente sentita e, se non altro, condotta fin dove possibile con misure attuate concretamente.
Afferma, ed è certamente vero, che quando s’è accasato in Comune ha scoperto e rimosso situazioni di incredibile inefficienza e/o lassismo, gestioni border-line e via discorrendo: questa, sia consentito, non è politica, ma semplice buon senso, dovere minimo di comportamento e di interventi a cui però forse in tanti, amministratori ed affini, si sono e ci hanno disabituati negli ultimi anni. A Buccico va riconosciuto il merito d’averle affrontate e risolte nei limiti del possibile, ma il problema è un altro e cioè che queste cose c’erano prima e nessuno, nemmeno quelli che oggi si scandalizzano, risulta abbia mai chiesto a gran voce e con atti clamorosi un deciso cambio di rotta.
Il disgusto e la condanna di certi comportamenti avvengono solo dopo che sono resi pubblici per qualche motivo (inchieste mediatiche o giudiziarie etc.) ma mai quando si ripetono quotidianamente anche per lungo tempo, con un consenso largo e silenzioso, omissivamente condiscendente.
E questa reazione tardivamente sdegnata è trasversale perché non connota un elettorato di un dato colore politico. Riguarda tutti i cittadini, massa indistinta di abitanti della polis che chiedono una gestione seria della res publica o, in mancanza, la meno disastrosa e inefficiente possibile.
Ma non si può dimenticare che a Buccico la sua maggioranza (diciamo così) ha consentito tutto questo, quindi anche alcuni interventi oggettivamente seri ed urgenti, fino a quando non s’è scontrato con gli interessi economici veri e l’edilizia in particolare, che è il nerbo economico e sociale di una città.
E qui Vespe ha ragione quando gli imputa di non aver saputo mediare. E’ noto che la politica deve ricercare soluzioni e non pronunciare soltanto dei “NO”: la soluzione individuata, se non è al ribasso, è la migliore quando concilia aspettative e punti di vista diversi e contrapposti; la peggiore, e deteriore, se promuove l’interesse ed accontenta le volontà di uno o pochi personaggi.
Ecco, allora, il punto: Matera non ha oggi una vera classe dirigente in qualunque direzioni si getti lo sguardo. Il punto è che da una trentina d’anni l’economia si sta mangiando la politica, è cioè la prima a dettare l’agenda delle priorità alla seconda. Ciò è avvenuto a tutti i livelli: da quello internazionale (si pensi alla deregulation dei mercati finanziari con quello che ne è derivato) a quello nazionale fino all’ultimo dei comuni.
Credo perciò che oggi dobbiamo riconoscere che le Cassandre che prefiguravano un arretramento della politica (di qualunque politica) in favore degli interessi economici avessero ragione: si può fare più o meno quello che si vuole, dare l’esempio, “educare” un’opinione pubblica distratta, ma quando si toccano certi fili si muore.
Non è che a Matera le imprese edili devono scomparire o non si deve più costruire un pianerottolo: il problema, e Vespe ha centrato l’obiettivo, è cosa costruire, dove, secondo quali standard di vivibilità ed impatto ambientale e via discorrendo.
Ma per fare questo c’è bisogno di una classe politica e dirigente, tutta, che sia davvero culturalmente autonoma ed indipendente, al punto da imporre scelte d’interesse generale e non subire i diktat di qualcuno. Non basta dire no qua e là, brandire il bastone della legge contro ogni forma d’interesse economico e sociale: occorre dare un programma alla città, un’idea di futuro, su cui chiedere un consenso elettorale tale che sia espressione della volontà di imprimere un cambiamento di rotta generale e complessivo, a partire dagli interessi forti, quelli veri, e non dall’ultimo fannullone o dal tugurio abusivo dell’amico di quello che si è candidato con noi.
Eustachio Marcosano
Sono andato ad ascoltare il comizio di Nicolino Buccico per conoscere gli ultimi passaggi della sua amministrazione. Un’idea su quello che è successo al comune di Matera negli ultimi mesi me la sono fatta ed il comizio seguitissimo –la gente era raccolta anche fuori dal cinema comunale ad ascoltare – ha per certi versi confermato le mie congetture sulla fine della sua esperienza di sindaco. Per definirne i limiti occorre però capire come è maturata la sua vittoria alle ultime elezioni. Buccico andò al ballottaggio spuntandola per poche centinaia di voti su Acito. Quindi la sua vittoria si suppone dovuta primariamente a questa alleanza con quel grappolo indistinto di liste civiche etero diretto dal tycoon nostrano. La sua linea amministrativa invece è stata quella di un “Re Sole” che ha vinto al primo turno con consensi bulgari. Non ha invece compreso che doveva andare ad una mediazione con le richieste, gli interessi ed i valori dei quali erano portatori i suoi “scomodi” alleati. Certo doveva pretendere mediazioni nobili e non al ribasso ma sempre e comunque la sua linea amministrativa doveva essere condivisa dai suoi alleati. Invece così non è stato ed è andato avanti come un rullo compressore rispondendo più ad un’etica identitario-ideologica che a quell’etica della responsabilità che dovrebbe informare invece l’azione amministrativa e politica. Ma su questo poi torneremo.. Si badi bene che chi scrive condivide l’idea di Buccico che la politica debba anche essere educante; ma essa è anche ricerca di “compagnia” perchè da soli non si va da nessuna parte! Lui doveva dunque negoziare. Ma con chi ? Non certo con Acito. Alla fine Acito è rimasto solo (ma questo si sapeva). Acito in verità è stato un esperimento mediatico in stile Jocker (si vedano i film su Batman) del tycoon materano. Un esperimento mediatico fra l’altro ben riuscito anche per la densa sostanza di cui il personaggio è capace. L’etica della responsabilità avrebbe voluto che Nicolino si dovesse accordare con il Jocker insieme al quale modulare il percorso amministrativo della nostra città. Invece ha chiuso le porte ad un possibile organico accordo con questo ramo della maggioranza forse più per incompatibilità personali che per motivazioni politiche. Così non si fa!
Ma il nodo più grande però riguarda il rapporto che il Sindaco ha avuto con i portatori di interessi edilizi nella nostra città che hanno di fatto deturpato il tessuto urbanistico di Matera negli ultimi anni. Che bisognasse arginare l’urto della cooperazione edilizia che non è diventata altro qui in città che una forma di impresa a scopo di lucro tanto da far lievitare i prezzi delle case a Matera ai livelli di capitale europea, è fuori discussione. Che occorresse favorire l’edilizia sovvenzionata od agevolata a favore dei più bisognosi (circa 800 famiglie aspettano) è un altro punto sul quale ci troviamo completamente d’accordo. Tuttavia il rapporto della politica con gli interessi “privati” è nodo da affrontare in modo frontale. Negli ultimi anni abbiamo assistito a Matera come in Italia ad un assalto subito dalla politica ed dai partiti da parte di interessi economici “privatissimi” che hanno voluto auto-rappresentarsi a livello istituzionale evitando qualsiasi forma di mediazione. E’ questa una deriva ancora in atto che sta bruciando l’avvenire del nostro paese e della nostra città. La soluzione però non può essere quella di demonizzarli e/o di ricacciarli indietro. Questi interessi sono si una minaccia se tentano di auto-rappresentarsi; ma possono diventare al contrario un potente strumento per realizzare un programma se dalla politica sono educati e finalizzati per affermare il bene comune. Come si traduce questo per la nostra città ? Il problema non è quello di evitare che altre cubature e speculazioni edilizie si sommino ulteriormente. Se si costruiscono vuol dire che qualcuno compra. Il problema vero invece è quello che si sviluppi un’urbanistica di qualità che promuova un armonico e sereno fluire della vita della persona. Il guaio è che le vecchie amministrazioni hanno fatto costruire senza esigere in cambio (alla faccia dell’urbanistica contrattata!) qualità in favore dei cittadini, in termini di servizi, spazi verdi, centri di aggregazione sociale ecc. Se per inseguire il sacro fuoco moralizzatore contro prassi opache si blocca l’economia è chiaro che alla fine esplode il malcontento. Un’ultima considerazione va fatta circa la scarsa gratificazione dei gruppo di interessi che lo hanno sostenuto. Lui fa un discorso apparentemente “politically correct”. Una volta eletto divento sindaco dell’intera città! Quindi niente favori ai sostenitori prossimi (però ancora deve spiegarci la nomina ad assessore al bilancio di un carneade commercialista; oppure l’imposizione di un suo fidato collaboratore come candidato alla Provincia che non ha di certo brillato per incisività politica!). Vero verissimo. E’ però anche vero che con te porti a corredo un programma che esprime delle sensibilità e delle cose da fare intorno al quale durante la campagna elettorale hai coagulato degli interessi e dei gruppi che si sono candidati a realizzarlo con te. Ora è chiaro che se affidi a terzi il compito di realizzare il tuo programma (non parlo per altri ..parlo anche e soprattutto per trauma personale!) finisci per farti nemici alle tue spalle e senza che il tuo programma possa poi essere portato a compimento!
Ora è chiaro che con la tua uscita di scena da impetuoso eroe romantico capace di “beau gest “nobili quanto titanici, indisponibile ad accettare mediocri compromessi, hai messo nei guai il “Gatto” come tu chiami il popolo materano. Ora di grazia chi ci dovrà salvare dall’assalto dei “topi” pronti ad erodere il nostro territorio e le risorse pubbliche che stanno affilando i loro incisivi all’ombra delle carcasse che sono i partiti del centro-sinistra ? Comprendi caro Nicolino che se rispondessi ad un etica della responsabilità la via della tua ricandidatura, dopo gli opportuni correttivi che ho sommessamente suggerito, sarebbe obbligata per continuare a mantenere accesa la speranza in questa città.
Francesco Vespe
L’ analisi di Vespe mi trova completamente daccordo come se l’ avessi scritta io.
Buccico ha vinto le elezioni perchè ha fatto accordi con Acito e Di Maggio i cui punti in comune erano praticamente zero.
A livello Nazionale l’ esperienza Prodi è molto simile, accordi di potere con idee politiche lontane tra di loro non fanno mai governare.
Dal primo giorni di consiglio comunale questa giunta aveva il problema del 21° voto, fino a quando il tutto è scoppiato.
Io non accetto discorsi di serietà, onestà e quant’altro. Quando si è accordato con Di Maggio, Buccico si è dimostrato un quaquaraqua, tradendo innanzitutto il voto che i cittadini gli avevano concesso la prima volta.
Caro Buccico la politica è una cosa seria fatta da ideali e idee, non si possono calpestare per poter elemosinare voti e poi governare.
ma c ste di.sveglia!!ma come si fa a dire che buccico ha vinto grazie all apparentamento con le civike??da quale mondo?!buccico ha perso la prima tornata xk si votavano i consiglieri,i voti di favore,che ovviamente sono in maggioranza a sinistra.ma la gente era stanca della sinistra e quando si è votato il sindaco c è stata la vittoria netta.non le vostre stupidaggini.solo buccico puo far rialzare matera.sinistroidi,vi è bruciata la sconfitta e??vergogna!tanto ora tornerete a mangiare tranquilli
La vittoria di Buccico è stata salutare perchè una città governata per 60 anni dal centrosinistra aveva portato una miriade di mangioni che manco tutte le sedie del comune erano sufficienti per accontentare tutti e questo a portato il centrosinistra a candidare ben 4 sindaci di rifondazione comunista,italia dei valori,le liste civiche e il rimanente centrosinistra.Bene se sommiamo i voti dei quattro candidati sindaci arriviamo al 70% e se andavano uniti al primo turno il centrosinistra avrebbe vinto e il centrodestra come al solito non ha superato il 30%.Poi Buccico se ne era dette di ogni con Di Maggio e Acito al primo turno per poi miseramente allearsi.
Per riuscire a vincere creando una colalizione senza fondamenta e progetto ma unita solo dalla possibilità di governare.Poi Bucccico o ci è o ci fa quando Angelino votatato con il centrosinistra ha appoggiato il sindaco facendo il salto della barricata andava bene perchè quel voto gli consentiva di governare,quando Angelino è tornato sui suoi passi ed invece alcuni della maggioranza si sono dimessi o andati all’opposizione non andava bene e la politica caro Buccico.Infine basta votare questi vecchi personaggi della politica,Buccico sono dcenni che è al comune,vogliamo giovani che non siano al servizio di nessun potere forte ma al servizio dei cittadini.
Se il centrodestra che vuole governare Matera è quello che governa da sempre la Sicilia o che per cicrca 60 anni ininterrotti a governato la Puglia,Calabria e Campania che solamente negli ultimi 4 anni Puglia e Calabria e 8 la Campania sono governate dal centrosinistra,spero proprio di no perchè il CD ha portato queste regioni sotto tutti i profili al disastro dal lavoro,alla delinquenza,alle infrastrtture,sanità,istruzione,accordi politi-delinquenziali,per lo meno la Basilicata pur avendo tante difficoltà non risolte dai governi del CS ma possiamo almeno vantarci di essere una regione con il piùbasso tasso ddlinquenziale d’Italia ed è un onore.
Chi ti parla male fa parte dei lecchini del padroncino e sono tanti perchè li vedo tutte le mattine Buccico non mollare sei l’unico che li puo dare fastidio
Ti sei smascherato
Sei un lecchino della Società Fc Matera nonchè del Padroncino….ahahahahahah
Ciao a tutti, non vivo più a matera da 10 anni ma mi sento materano al 100%. Durante questi anni sono stato “promotore” della materanità nei confronti di amici colleghi e conoscenti.
Tutti conoscono matera è associano il nome ai sassi ma associare la città solo ai sassi non rende giustizia a tutto quello che matera è o potrebbe diventare perchè sono convinto che si potrebbe fare di più. Per quanto riguarda l’operato di buccico visto dall’esterno non ha avuto quell’efficacia che mi aspettavo all’inizio dato il suo indiscusso “blasone” in quanto nella mente delle persone matera è sempre la stessa:
“i sassi”
Che la politica sia un’altra cosa, posso essere d’accordo ma mi sento di dire che date le esperienze politiche a livello nazionale e regionale sostenere dei politici con i paraocchi e a spada tratta solo perchè appartengono ad uno schieramento piuttosto che all’altro non ci porterà da nessuna parte. Buccico non ha cambiato le sorti di una città che ha tutte le carte in regola per farlo alla grande questo è il mio pensiero. Se è stato ostacolato ha mollato la presa troppo in fretta. Avrei preferito andasse avanti e affrontasse le problematiche piuttosto che mollare. Ma se ha preferito tirarsi indietro avrà avuto le sue buone ragioni dettate forse dalla sua sicurezza economica e politica.
Tosto sindaco,Deruvo vice :X
X nesta
mi dispiace contraddirti,ma Buccico
ha mollato perchè oramai non c’era
più nulla da fare (per intenderci mancavano i numeri per andare avanti).
Sono un convinto sostenitore di Buccico e ho sempre detto con coerenza personale e non politica, che se Buccico si fosse candidato a sx lo avrei votato comunque.
Ma signori miei credete davvero che esistato politici leali di dx o di sx
……. forse pochi anzi pochissimi …
talmente rari da farne “eccezione” che conferma la regola.
Da che mondo e mondo chiunque ha una poltrona per troppo tempo “inizia a marcire” sia di dx e sia di sx.
Per questo motivo molte poltrone (direttore di banca o di aziende importanti) cambiano dopo appena 2 o 3 anni……. lo hanno capito anche i muri,non capisco perchè, quando andiamo a votare facciamo finta di non capire……..
Facciamo finire di fare pulizia a Nicolino…..
poi magari fra 5 anni cambiamo di nuovo !!!!!!! (sperando di trovare un degno candidato)………..