La Fit Cisl Basilicata annuncia lo sciopero dei lavoratori del servizio di raccolta rifiuti a Salandra per la giornata del prossimo 16 marzo con presidio davanti alla Prefettura di Matera. Di seguito la nota integrale.
Incommentabile è il comportamento del Sindaco di Salandra che non si presenta neanche ad una convocazione del Prefetto di Matera, lasciando i suoi concittadini e tutti i lavoratori del Sub ambito 3 senza stipendio.
Una vertenza che ormai è diventata lapalissiana, piena di non verità, raggiri e mala Amministrazione, è bene sapere che il Comune di Salandra si ritrova ad essere capofila nella gestione dei rifiuti di tutto il Sub Ambito 3 che Comprende i Comuni di Salandra, Accettura, San Mauro Forte, Garaguso, Calciano, Oliveto Lucano, e da capofila incassa i corrispettivi dagli altri 5 Comuni, corrispettivi che dovrebbe versare alla Società gestrice del Servizio, ma questo non accade nella totale indifferenza di tutte e 6 Amministrazioni Comunali.
Eppure i lavoratori addetti alla raccolta sono anche cittadini di quei Comuni, e non comprendiamo come possano i Sindaci rimanere inermi all’abuso fatto dal Sindaco di Salandra a danno di lavoratori che guadagnano circa 700€/Mese, e sfiderei chiunque ma sopratutto il Sindaco di Salandra a percepire in continuo ritardo lo stipendio, senza avere gravi ricadute familiari.
In queste ore stiamo segnalando alla Procura della Repubblica i fatti che stanno interessando l’appalto in oggetto, cosi da accertare le eventuali responsabilità di chi dovrebbe Amministrare da buon padre di famiglia, ma che invece si rende irraggiungibile presino dalla massima carica istituzionale della Provincia, ovvero il Prefetto.
Il 16 Marzo 2023 faremo un primo sciopero di 4 ore sotto la Prefettura di Matera dalle ore 8.00 cosi da far sentire a tutti il grido di dolore di queste numerose famiglie, e ci scusiamo anticipatamente con i cittadini dei 6 comuni per i disagi che si verranno a creare.
La nostra Segreteria, sarà sempre al fianco dei lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti, che continuamente si ritrovano a dover combattere enti che vorrebbero far cassa sulla loro pelle, ma che non hanno fatto bene i conti con la nostra caparbietà e attaccamento ai diritti dei lavoratori.
Il sindaco di Gargauso Francesco Auletta risponde alla Fit Cisl sulla questione mancati pagamenti spettanze operai Progettambiente
“ E’ riduttivo scrivere: nella totale indifferenza di tutte e sei le amministrazioni senza prima verificare quello che si dice”. Questo il pensiero del sindaco Francesco Auletta in risposta ad un comunicato stampa della Fit Cisl a firma del segretario Sebastiano Colucci riguardo alla vertenza dei lavoratori di Progetto Ambiente dei comuni dove il Comune di Salandra è capofila . La vertenza riguarda i lavoratori che da alcuni mesi non percepiscono le spettanze e a riguardo Auletta afferma “ Non è certo mia intenzione polemizzare con il sindacato, ma per giustizia di cronaca e, nell’utilizzo dei termini esatti è necessario fare chiarezza se insieme si vuole raggiungere l’obiettivo comune, cioè la difesa dei diritti e la tutela della cosa pubblica. Leggere la parola indifferenti sulla stampa con valore di accusa generica rispetto ad uno stato di inerzia dei sindaci o, peggio ancora ipotizzare una complicità, mette fuori binario l’eccellente lavoro che svolge il sindacato quotidianamente in ogni settore per la difesa della categoria dei lavoratori. Sono ben lieto di ospitare la Fit- Cisl nel comune del quale io sono rappresentate per far visionare tutta la documentazione istituzionale prodotta non solo nei confronti dell’Ente capofila mettendo in risalto le negatività della gestione, ma anche le inadempienze della ditta appaltatrice, per poi proseguire fino ad una serie di segnalazioni anche agli organi di controllo superiore, quali sua eccellenza il Prefetto di Matera. Il comune di Garaguso o attraverso il suo sindaco o nella figura del vicesindaco, ha sempre partecipato alle convocazioni delle riunioni indette dalla Prefettura, non vedo dunque dove la Fit Cisl ha riscontrato l’indifferenza. Entrando nei dettagli, dalla Pec del Comune di Garaguso è partita la prima segnalazione circa il debito di 1.300.000 vantato da Progetto Ambiente al quale il comune capofila non ha fatto nessuna opposizione, anzi ha fatto decadere i termini, rendendolo esecutivo. Gli operai dei rispettivi comuni lo sanno che non possono certo pretendere dal proprio sindaco e chiedere al comune capofila così come avvenuto fino ad oggi. Da Garaguso è sempre partita la proposta di dare la possibilità ad ogni singolo comune di pagare i propri concittadini che operano con questa azienda, ma a questa proposta devono poi corrispondere gli atti consequenziali, le applicazioni del contratto, noi effettuiamo regolarmente i pagamenti al comune capofila così come prevede il contratto e diversamente non possiamo fare altro se non ottemperare alle regole amministrative. Il sindacato invece che agire frettolosamente in giudizi sull’operato degli altri, a mio avviso poteva trovare in noi sindaci un alleato forte tanto da poter chiedere insieme alla Regione Basilicata di intervenire in un cambio di gestione dal momento che l’attuale comune capofila sta incontrando e dimostrando incapacità e illegalità nella gestione , atteso che non pagare i lavoratori nonostante tutti gli altri comuni mensilmente versano la propria quota è un reato. ”.