Superbonus, Lettieri (Europa Verde): “La Destra dei bonus ai ricchi”. Di seguito la nota integrale inviata da Donato Lettieri, componente Direzione Nazionale Europa Verde
Il 16 Febbraio il Governo Meloni ha approvato un decreto che blocca la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutte le misure di miglioramento energetico delle abitazioni.
Auspichiamo ovviamente un ripensamento perché per far fronte alla direttiva Ue sulle case green (entro il 2033 classe minima D), agli impegni sulla neutralità carbonica (emissioni zero al 2050) sarà imprescindibile il meccanismo della cessione dei crediti“
L’attenzione mediatica è tutta concentrata sul “superbonus” ma i bonus interessati dallo stop sono anche il Bonus Casa, il Sisma Bonus, il Bonus Facciate e tutta un’altra serie di detrazioni per fotovoltaico, colonnine, barriere architettoniche e per la riduzione del rischio sismico sulle parti comuni dei condomini o nei comuni nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3.
Il Superbonus andava sicuramente migliorato perché era sbagliato il meccanismo di individuazione degli interventi trainanti, perché il meccanismo di copertura integrale delle spese al 100% (era facile prevederlo) ha creato distorsioni, perché il meccanismo premiava paradossalmente le abitazioni più “nuove” e difatti a fronte di una spesa enorme i 72 miliardi di euro ne hanno beneficiato solamente il 3% degli edifici residenziali italiani.
Il paradosso vero è che a difendere “populisticamente” il Superbonus c’era anche la Meloni. Che la Meloni abbia ormai la tessera del partito degli incoerenti non fa quasi più notizia, essendo così tante le cose su cui ha cambiato idea smentendo se stessa.
Il dramma vero è che invece di correggere le storture si decide di buttare con “l’acqua sporca anche il bambino”. Non solo perché il settore dell’edilizia in questi anni si era finalmente ripreso creando ricchezza ed occupazione. Per ogni miliardo di investimento si erano generati 3,5 miliardi di indotto, occupazione e consumi.
Il grave errore è che con questa incomprensibile decisione il Governo Meloni stronca definitivamente l’unica politica di intervento: – per la riqualificazione del patrimonio edilizio, -il raggiungimento degli obiettivi europei. E’ l’unico strumento che può permettere a migliaia di famiglie a basso reddito o che non hanno le condizioni economiche di riqualificare energeticamente la propria abitazione e ridurre i costi in bolletta. Inoltre, cosa non di poco conto, è l’unico modo per spingere le imprese a riconvertire in modo strutturale l’attività edilizia in ottica di rigenerazione urbana senza consumare nuovo suolo. Di fatto il superbonus e gli altri bonus vengono così destinati soltanto alle famiglie ricche quelle che possono permettersi investimenti da 40mila euro in su.
Ancora una volta assistiamo ad una destra che non dà nessuna risposta alle famiglie più in difficoltà, alla necessità di lottare contro le ingiustizie sociali, ma anzi destina le sempre più preziose risorse pubbliche ai soggetti più abbienti che meno ne avrebbero bisogno.
Il meccanismo della cessione dei crediti calibrato sugli incapienti e sui redditi medio bassi rappresenta senza dubbio un utile strumento per accorciare le distanze sociali e operare la giusta transizione ecologia, per raggiugere l’efficienza, l’autonomia e il risparmio energetico, in linea con le direttive europee necessarie in questo tempo di drammi cimatici. Allo stesso modo il meccanismo va difeso per le case popolari che più di altre necessitano di interventi di manutenzione energetica.
In tal senso si tratta di misure che consentono al modo ecologista e di sinistra di ritornare nelle periferie, nelle campagne, nei non luoghi, nelle stanze dei giovani sfiduciati e tornare a sporcarsi le mani di lavoro.
E’ però altrettanto vero che l’abbaglio della destra, costruito su messaggi di odio reciproco e sociale è il più grande inganno nel quale il ceto sociale più debole è caduto in questi anni.
E’ necessario riprendere il tempo dell’impegno e della lotta sociale, in ogni luogo e momento della vita di ciascuno di noi.