Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl chiedono al Prefetto di Potenza di convocare gli ambiti per dare una risposta al personale precario da anni. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Richiesta convocazione ai sensi dell’ art. 2 comma secondo della Legge 146/1990 come modificato dalla Legge 83/2000;
Con la presente Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono l’attivazione della procedura di conciliazione prevista dall’art. 2, comma secondo, della Legge 146/90, così come modificato dalla Legge 83/2000 in relazione al concreto rischio di perdite di numerosi posti di lavoro nonché dei contributi previsti ai fini della stabilizzazione a tempo indeterminato di Assistenti Sociali e di varie figure negli ambiti territoriali della provincia di Potenza. Ad oggi, dopo numerose sollecitazioni di convocazione, nulla si è mosso e solo in un ambito, quello del Vulture alto Bradano, e specificatamente al comune di Rapolla, sono state avviate tutte le procedure ricognitive, ma a tutt’oggi ancora non si procede a dare attuazione alle stabilizzazioni.Tali assunzioni sono in deroga ai vincoli di contenimento di spesa del personale, non intaccando, così, la capacità assunzionale dei piani dei fabbisogni e le risorse con cui finanziare tali assunzioni sono relative a due diversi fondi distribuiti ai comuni, ovvero quota parte del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, fondo strutturale soggetto a programmazione triennale, e quota parte del fondo di solidarietà comunale finalizzata al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali, anch’esso strutturale. Risorse ingenti e derivanti da finanziamenti, ripetiamo, strutturali che sono destinati esclusivamente al potenziamento del servizio sociale attraverso stabilizzazioni del personale precario, nuove assunzioni, miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza del personale.In un contesto normativo favorevole, è necessario la volontà politica di accedere a questi finanziamenti per avere servizi sociali comunali di qualità, stabili e con personale stabile. Inoltre, si fa presente che, entro la data del 28/02/2023 i vari comuni capofila dovranno comunicare i dati al Ministero per avere i contributi per le assunzioni a tempo indeterminato; se non ,lo fanno perderanno il relativo contributo che ammonta a 40.000€ annuo per ogni assunto a tempo indeterminato in numero eccedente il rapporto di 1 a 6500 abitanti e di 20.000 euro annui per ogni assunto in numero eccedente da 1 a 5000 abitanti fino al raggiungimento del rapporto da 1 a 4000.A queste risorse si potrà accedere anche attraverso la stabilizzazione del personale che ha maturato i requisiti, ovvero i 36 mesi a tempo determinato. Le scriventi OO.SS, nel preannunciare lo stato di agitazione del personale degli ambiti, nonché ulteriori iniziative di protesta che metteremo in campo nei prossimi giorni ,chiede un intervento urgentissimo a sua Eccellenza il Prefetto, al fine di convocare tutte le parti in causa, compreso i sindaci dei Comuni capofila per avviare le misure di conciliazione previste dall’articolo, 2 comma 2, ex legge 146/1990 e 83/2000.